3 motivi per non lasciare i risparmi sul conto corrente

Simone Micocci

04/07/2017

05/04/2018 - 11:53

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Tenere i risparmi sul conto corrente è una scelta sicura, ma è anche conveniente? Ecco 3 motivi per cui conviene stare alla larga dal conto corrente se si vogliono far fruttare i propri risparmi.

3 motivi per non lasciare i risparmi sul conto corrente

Tenere i risparmi sul conto corrente è una scelta conveniente?

Secondo l’ultima “Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie” condotta da Centro Einaudi e Intesa Sanpaolo, il 66% degli italiani tiene più del 10% delle proprie ricchezze su conto corrente. Per il 20%, invece, il risparmio presente nel conto corrente equivale al 100% della propria ricchezza finanziaria liquida.

Questa indagine conferma la propensione degli italiani per la liquidità piuttosto che per l’investimento. Un popolo di risparmiatori convinti del fatto che tenere i soldi nel conto corrente sia una scelta economica e - soprattutto - sicura.

Eppure tenere i risparmi sul conto corrente - sia bancario che postale - non è così conveniente come si crede. Ci sono almeno tre motivi, di cui molti risparmiatori non sono a conoscenza, per cui sarebbe meglio investire o spendere subito i propri risparmi piuttosto che depositarli sul conto corrente; vediamo quali sono.

1) Rendimento vicino allo zero e inferiore dell’inflazione

Ad oggi la scelta di tenere la maggior parte della propria liquidità sul conto corrente non è molto conveniente. Il primo motivo riguarda il rendimento, il quale ormai è prossimo allo zero e inferiore all’inflazione.

In pratica significa che i risparmi hanno un rendimento negativo poiché caratterizzati da una perdita del potere di acquisto. Di conseguenza, tra un anno riuscirete a comprare meno beni rispetto a quanto avreste fatto oggi con la somma risparmiata.

Prendiamo come esempio una persona che vuole acquistare in contanti un’auto di un costo pari a 17mila euro, ma preferisce aspettare e depositare la liquidità in un conto corrente.

Tra un anno con l’inflazione al +1,42% (inflazione media dell’Italia nel 2017) la stessa auto costerà circa 240 euro in più, ma i nostri risparmi - complice un rendimento inferiore all’inflazione - non saranno sufficienti per coprire l’aumento di prezzo.

Ecco perché acquistare oggi è più conveniente rispetto al risparmiare per un domani.

2) Conti correnti gratuiti? Solo in alcuni casi

Tenere i propri risparmi in un conto corrente è una scelta economica, ma non sempre è così. Solamente i conti con meno di 5.000 euro di liquidità, infatti, godono di un trattamento fiscale di favore, poiché sono esonerati dal pagamento dell’imposta di bollo.

Per chi ha una giacenza annua superiore ai 5.000 euro, invece, l’imposta di bollo fissa annua è pari a circa 34,2 euro, con il peso fiscale che diminuisce all’aumentare del capitale presente sul conto.

Se sul conto ci sono appena 5.000 euro l’imposta di bollo rappresenta il 7 per mille del capitale, mentre in caso ce ne fossero 10.000 questa sarebbe il 3,5 per mille.

Insomma, chi detiene poco più di 5.000 euro sul conto si trova a pagare di più rispetto a quanto previsto dalla tanto discussa patrimoniale del Governo Amato introdotta nel 1992.

È per questo motivo che per gli importi contenuti leggermente superiori alla soglia dei 5.000€ il conto corrente non è uno strumento conveniente, specialmente se confrontato con gli altri mezzi finanziari dove l’imposta di bollo si calcola in maniera proporzionale del 2 per mille.

3) Perché risparmiare quando si può investire?

L’ultimo motivo per cui tenere i risparmi sul conto corrente è rappresentato dal costo opportunità; infatti, se invece di risparmiare la stessa somma fosse stata investita avrebbe fruttato molto di più.

Basta pensare che dal 2011 chi ha investito in un titolo di Stato italiano (un BTp decennale) ha guadagnato il 40% in più rispetto all’investimento iniziale grazie a cedole e aumento del prezzo.

Eppure dalla stessa data il numero di italiani che ha scelto di depositare il 100% della propria liquidità sul conto corrente è persino raddoppiato, a conferma che l’investimento anche se offre una rendita più elevata non attrae i risparmiatori.

Quando il conto corrente è conveniente?

Con questi tre motivi non vogliamo consigliarvi di lasciar perdere completamente il conto corrente e di investire tutti i vostri risparmi.

Quello che ci preme sottolineare è che conviene mettere sul conto corrente solamente la liquidità necessaria per coprire le spese mensili, senza eccedere dalla soglia dei 5.000 euro per la quale altrimenti bisognerebbe pagare dei costi inutili ai fini del servizio.

Per i vostri risparmi consigliamo quindi dei metodi più convenienti e - soprattutto - efficienti rispetto al conto corrente che ha un rendimento che non lo rende più appetibile.

Per tutte le informazioni su come fare per sfruttare al meglio i vostri risparmi vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata - Come gestire i risparmi nel modo migliore.

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