TIM, l’ipotesi di consolidamento Telco fa salire il titolo. Comprare o vendere?

Claudia Cervi

19/12/2023

19/12/2023 - 09:18

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Occhi puntati su Telecom Italia che corre a Piazza Affari dopo la proposta di Iliad a Vodafone per una integrazione delle attività italiane. Ecco fino a dove può salire il titolo.

TIM, l’ipotesi di consolidamento Telco fa salire il titolo. Comprare o vendere?

TIM, l’ipotesi di consolidamento Telco fa salire il titolo. Molti si stanno domandando se sia il momento giusto per comprare o vendere il titolo di Piazza Affari, in crescita per il quarto giorno consecutivo (+1%).

La proposta lanciata da Iliad a Vodafone Italia di integrare le attività italiane ha scatenato un’onda positiva per TIM. L’ipotesi di creazione di una nuova società con entrambi i gruppi che detengono il 50% ha riacceso il risiko nel settore delle telecomunicazioni, mettendo TIM in una posizione chiave nel processo di fusione della rete. Questo sviluppo ha spinto i titoli di TIM al rialzo del 4,24% a 0,28 euro.

Il mercato italiano delle telecomunicazioni è notoriamente tra i meno redditizi in Europa, con una competizione serrata sui prezzi e una rigorosa regolamentazione. Gli analisti del settore prevedevano da tempo un periodo di fusioni e la proposta di Iliad sembra aver avviato questo processo.

Il contesto italiano vede la presenza di operatori come TIM, Vodafone, Fastweb, Windtre e Iliad, tutti con infrastrutture, mentre gli operatori virtuali sono numerosi sia nel mobile che nel fisso. La proposta di fusione sta portando a una ristrutturazione del settore, con implicazioni anche per TIM, che deve affrontare la cessione della propria infrastruttura di rete per ridurre l’indebitamento.

Ecco i dettagli dell’offerta.
I francesi di Iliad hanno proposto 8,5 miliardi di euro per la fusione con Vodafone Italia, di cui 6,5 miliardi in contanti e 2 miliardi come finanziamento soci. Questo annuncio è stato accolto positivamente non solo da Vodafone, ma anche dagli analisti del settore delle telecomunicazioni, che vedono implicazioni positive per il consolidamento nel mobile in Italia e in Europa.

Tuttavia, occorre ricordare che Telecom Italia si trova coinvolta in uno scontro legale con Vivendi, che ha contestato la legittimità della delibera di cessione di NetCo. Vivendi sostiene che la cessione comporti una modifica dell’oggetto sociale di Telecom Italia e richieda una convocazione di assemblea straordinaria. La causa, secondo gli analisti di Equita SIM, si prospetta lunga e oltre il closing dell’operazione NetCo.

Nonostante la contestazione legale, Telecom Italia ha segnalato che le attività per il closing della cessione di NetCo proseguono senza ritardi. Equita SIM ha commentato la notizia come molto positiva, rimuovendo uno dei principali rischi residui sull’operazione NetCo, in attesa dell’approvazione delle autorità antitrust e dell’autorizzazione Golden Power.

TIM: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Dopo tre sedute consecutive di rialzo, TIM ha aperto le negoziazioni di oggi in crescita dell’1%, raggiungendo i massimi del 16 ottobre a 0,2840 euro. Una vittoria su questo riferimento creerebbe un varco ai compratori che avrebbero spazio fino a target a 0,2920 e 0,30 euro. I target successivi del movimento si posizionano a 0,3140 e 0,3260 euro, massimi allineati di marzo e settembre. Sul fronte dei supporti, solo eventuali discese sotto area 0,2730 potrebbero compromettere i recenti risultati positivi, anticipando cali verso 0,2690 e 0,2490.

Grafico settimanale azioni Telecom Italia Grafico settimanale azioni Telecom Italia Fonte Teletrader

Per operare long su TIM potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD0LVD4. Il certificato ha come sottostante TIM e presenta una barriera distante attualmente il 21,40%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HC5F2E3, avente una barriera distante il 23,42% e come sottostante TIM.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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