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Tassa sui concorsi scuola nella Legge di Bilancio 2018

venerdì 20 ottobre 2017, di Simone Micocci

Nuova tassa sui concorsi per la scuola a partire dal 2018: è la manovra finanziaria a prevederlo.

È stata diffusa la prima bozza del testo della Legge di Bilancio 2018, contenente diverse misure per l’istruzione.

Tra le novità per la scuola c’è lo stanziamento di risorse per l’aumento di stipendio per i dirigenti scolastici e gli insegnanti, ma anche la proroga del bonus 18enni.

Ma non sono le uniche novità, poiché dalla lettura del testo della Legge di Bilancio ci rendiamo conto di come il Governo abbia deciso di rendere strutturale la tassa di 10€ necessaria per partecipare ai concorsi scuola.

La tassa di 10 euro nel concorso a cattedra 2016

La tassa di 10 euro non è nuova per i concorsi per l’accesso al ruolo di insegnanti: questa era prevista già dall’ultimo concorso a cattedra, quando ai candidati è stato chiesto un contributo ai fini dei diritti di segreteria.

Nonostante non si tratti di chissà quale importo, allora non mancarono le polemiche da parte degli aspiranti docenti, i quali avevano già speso più di 2mila euro per conseguire l’abilitazione all’insegnamento necessaria ai fini della partecipazione al concorso.

Anche una tassa di 1€ sarebbe bastata per scatenare gli animi dei precari in rivolta contro la decisione del MIUR di non consentire loro l’iscrizione alle Graduatorie ad Esaurimento, vincolando l’accesso al ruolo al superamento di un concorso pubblico.

Le polemiche di allora, però, non sono servite per far cambiare idea al MIUR in merito alla tassa sui concorsi della scuola, tant’è che questo ha deciso di estenderla a tutte le selezioni future.

Tassa di 10 euro per tutti i concorsi scuola

È la Legge di Bilancio 2018 a prevedere l’estensione della tassa di 10 euro a tutte le selezioni di personale nell’ambito dell’istruzione pubblica.

Nella bozza della Legge di Bilancio 2018, infatti, si legge che:

“Per la partecipazione ai concorsi pubblici per titoli ed esami di cui all’articolo 400 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dal comma 113 del presente articolo, e’ dovuto un diritto di segreteria il cui ammontare è stabilito nei relativi bandi”.

Non si tratta ancora di una novità ufficiale - dal momento che bisogna attendere la verifica da parte della Ragioneria di Stato - ma non ci dovrebbero essere cambiamenti.

La tassa di segreteria quindi ci sarà anche per i prossimi concorsi che verranno banditi nel 2018 ai quali potranno partecipare tutti coloro che sognano di lavorare nella scuola.

La tassa sarà prevista per il concorso riservato agli abilitati, ma anche per la selezione di Dirigenti Scolastici - per il quale il regolamento è uscito in Gazzetta Ufficiale - e per DSGA.

Una decisione che comunque non dovrebbe far discutere, dal momento che la tassa per i diritti di segreteria è prevista per la maggior parte dei concorsi pubblici.

Nel suddetto articolo quindi non è precisato l’importo della tassa sui diritti di segreteria, il quale potrà variare a seconda del bando. Generalmente comunque non si dovrebbero superare i 10€, lo stesso importo richiesto per l’ultimo concorso a cattedra.

Ricordiamo che il pagamento di questa tassa sarà obbligatorio ai fini della partecipazione al concorso e chiunque non allegherà la ricevuta alla domanda di iscrizione verrà escluso a priori. Prima di concludere bisogna specificare che la tassa non è vincolata all’esito del concorso: insomma il contributo non verrà restituito in alcun caso.

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