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Sondaggi politici: la Lega è il nuovo primo partito, il centrodestra vincerebbe le elezioni
martedì 19 giugno 2018, di
La Lega al momento sarebbe il nuovo primo partito del paese, scavalcando un Movimento 5 Stelle in difficoltà e trascinando abbondantemente il centrodestra unito oltre la fatidica soglia del 40% che, con il Rosatellum, dovrebbe garantire una maggioranza di governo.
Questo è il dato per certi versi shock emerso dal sondaggio politico realizzato dall’istituto Swg per conto del Tg La7: il partito di Matteo Salvini avrebbe guadagnato stando all’indagine oltre dieci punti percentuali in questi mesi trascorsi dalle elezioni del 4 marzo.
Boom Lega nel sondaggio
Come ogni lunedì, puntuale l’istituto Swg ha realizzato un sondaggio politico all’interno del Tg La7 di Enrico Mentana, intervistando a campione 1.500 italiani nel periodo compreso tra il 13 e il 18 giugno.
Il sondaggio quindi ha risentito sia della polemica legata ai migranti, con il caso della nave Aquarius e le tensioni con gli altri paesi dell’Unione, che della vicenda dell’arresto dell’imprenditore Luca Parnasi nell’inchiesta sulla costruzione del nuovo stadio della Roma.
Il responso sembrerebbe essere chiaro: nonostante la nascita del governo Conte il Movimento 5 Stelle viene dato in continuo calo, tanto che una Lega data in grande forma avrebbe superato i pentastellati diventando così il nuovo primo partito.
In ripresa anche gli altri altri partiti del centrodestra, Forza Italia e Fratelli d’Italia, con la coalizione unita che viene stimata al 42,5% senza contare poi l’apporto dei centristi di Noi con l’Italia.
Segnali di risveglio anche da parte del Partito Democratico che punta ora a fare bene nei ballottaggi delle elezioni amministrative in programma domenica prossima, anche se per i dem sarà difficile risalire la china finché non verrà fatta chiarezza in merito a chi dovrà guidare il partito in questa sorta di rifondazione.
A sinistra infine vengono dati in flessione nel sondaggio sia Liberi e Uguali che Potere al Popolo, con entrambi gli schieramenti che se si tornasse al voto rimarrebbero fuori dal Parlamento in quanto sotto la soglia di sbarramento del 3%.
La crisi dei 5 Stelle
In queste prime settimane del governo Conte, ancora de facto immobile visto che le commissioni non sono partite, il Movimento 5 Stelle leggendo i sondaggi starebbe patendo tutta una serie di fattori.
Da un lato c’è una parte del loro elettorato che ancora non digerisce l’alleanza di governo con la Lega di Salvini, tutti voti questi che al momento più che intercettati dal centrosinistra sembrerebbero essere destinati a finire nel calderone del non voto.
C’è poi il fatto che i 5 Stelle senza dubbio stanno subendo il protagonismo di Matteo Salvini, che con la sua linea dura contro i migranti sta rosicchiando consensi proprio nel bacino elettorale dei grillini.
Questo sorpasso evidenziato da Swg potrebbe avere forti ripercussioni anche sulle scelte del governo: il Movimento anche se ha più parlamentari rispetto alla Lega non è al momento in una posizione di forza rispetto al carroccio.
Salvini quindi può giocare a puntare i piedi ogni volta che vuole, visto che gli basterebbe sbandierare una possibile crisi di governo per ammorbidire le posizioni degli alleati pentastellati.
Siamo però solo all’inizio per quanto riguarda questo nuovo esecutivo con l’elettorato italiano, visti i grandi scostamenti delle ultime settimane, che nonostante il recente voto politico si conferma essere sempre molto indeciso e volatile.