Scoperta una nuova emozione. Si chiama Kama Muta (e ci fa piangere di gioia)

P. F.

19 Luglio 2025 - 14:35

Degli studi hanno rivelato l’esistenza di una nuova emozione universale che ci fa sentire vicini agli altri. Si chiama Kama Muta.

Scoperta una nuova emozione. Si chiama Kama Muta (e ci fa piangere di gioia)

In molti possono raccontare che, almeno una volta nella vita, hanno provato un’emozione particolarmente intensa durante la visione un film, partecipando a un evento particolarmente felice (come il matrimonio di una persona a cui vogliamo bene), o ancora, assistendo a un atto di gentilezza genuino.

Ma come si descrive una sensazione del genere?

Non è gioia, tristezza o malinconia: questa sensazione si chiama Kama Muta, un termine coniato dall’antropologo e psicologo statunitense Alan Fiske per descrivere un tipo particolare di commozione che nasce dalla connessione con gli altri.

Che cos’è il Kama Muta?

Kama Muta è un termine sanscrito che significa “commosso dall’amore”. È considerata come un misto tra commozione e felicità e si può manifestare con segni fisici ben riconoscibili, tra cui pelle d’oca, improvviso calore al petto, lacrime agli occhi e nodo alla gola.

Un’emozione che non si limita solo a situazioni realistiche, ma può essere provata anche guardando un film, leggendo un libro, ascoltando una canzone, o assistendo a un discorso toccante.

La definizione di Kama Muta è nata da una riflessione di Alan Fiske avvenuta circa dieci anni fa, mentre lo psicologo si trovava in un viaggio di lavoro insieme a dei colleghi. Durante la conversazione, uno dei collaboratori di Fiske ha raccontato un episodio interessante. L’uomo sosteneva che, durante la visione di un film insieme alla figlia di sette anni, provò un’emozione molto intensa che, tuttavia, non poteva essere definita tristezza.

Questa tipologia di sensazione, impossibile da ricondurre ai tradizionali modelli psicologici, spinse Fiske e il suo team a chiedersi se fosse possibile l’esistenza di un’emozione nuova, distinta, che incarnasse le caratteristiche descritte dal suo collega.

Lo psicologo decise così di coinvolgere i suoi studenti in una ricerca più approfondita, dove si rese conto che, fino a quel momento, la psicologia aveva generalmente associato le lacrime alle emozioni negative, e, in particolar modo, alla tristezza. Fiske iniziò così a sviluppare un’ipotesi volta a provare l’esistenza di un’altra emozione, in questo caso positiva, che fosse legata a un senso di profonda connessione con gli altri esseri umani.

I risultati dello studio sul Kama Muta

Partendo da questi presupposti, è stato avviato un sondaggio su larga scala in 19 Paesi a cui hanno partecipato migliaia di persone. Durante l’indagine, i ricercatori hanno chiesto ai volontari di raccontare un episodio della loro vita che li avesse fatti piangere in modo positivo.

La risposta alla fine dell’indagine è stata univoca: tutti i volontari hanno ammesso di aver provato il Kama Muta almeno una volta nella loro vita. Dalla ricerca, è emerso anche che questa “nuova” sensazione è universale. Non importa la provenienza, il ceto sociale o l’età, tutti sono capaci di sperimentare il Kama Muta.

La funzione evolutiva del Kama Muta

Il Kama Muta ha un ruolo importante anche nella costruzione dei legami sociali. Secondo i ricercatori, questa emozione ha una funzione evolutiva ed è capace di rafforzare la coesione dei gruppi e promuovere comportamenti prosociali.

Chi prova il Kama Muta è spinto più facilmente ad agire con gentilezza, a dire grazie, a consolare, ad abbracciare e ad aiutare il prossimo, poiché il valore più importante che ci insegna questa emozione è quello dell’importanza di prendersi cura degli altri.

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