Rottamazione quater cartelle: come sapere se si riuscirà a pagare prima e seconda rata

Patrizia Del Pidio

3 Luglio 2023 - 09:57

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Per definire la rottamazione bisogna pagare la prima rata di ottobre, ma potrebbe essere troppo alta: come sapere da subito se si riuscirà a pagare?

Rottamazione quater cartelle: come sapere se si riuscirà a pagare prima e seconda rata

La rottamazione delle cartelle esattoriali, sicuramente, offre più vantaggi che svantaggi permettendo di pagare debiti senza il gravame di interessi, sanzioni e aggio. Ma non sempre si prende in considerazione lo svantaggio principale della definizione agevolata delle cartelle esattoriali, che oltre al rigido piano di rateazione, è rappresentato dalle prime due rate con scadenza, rispettivamente:

  • il 31 ottobre 2023;
  • il 30 novembre 2023.

Ora che la scadenza per la presentazione delle istanze è passata, ai contribuenti che hanno scelto di aderire non resta che attendere la risposta dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbe arrivare entro il 30 settembre con gli importi da corrispondere. Ma il problema principale è rappresentato dai primi due pagamenti.

Queste due prime rate, infatti, avranno ognuna un importo pari al 10% del debito totale da corrispondere con la rottamazione e in presenza di debiti elevati si potrebbe trattare di somme molto alte a distanza molto ravvicinata.La prima rata, con scadenza il 31 ottobre 2023, tra l’altro, perfeziona la rottamazione stessa e senza il pagamento della stessa, praticamente, la definizione agevolata decade.

L’articolo 46 della Legge di bilancio 2023 ha introdotto la definizione agevolata 2023 delle cartelle esattoriali. Questo fornisce ai contribuenti con carichi pendenti affidati agli agenti di riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022 l’agevolazione di pagare gli stessi senza dover versare interessi, sanzioni e somme a titolo di aggio. Di fatto, uno sconto importante sul debito totale perché si potrà procedere al pagamento delle cartelle esattoriali versando soltanto la quota capitale maturata a cui aggiungere i diritti di notifica e le spese procedurali.

Le scadenze della rottamazione 2023

La presentazione della domanda di adesione alla rottamazione delle cartelle 2023 doveva essere effettuata entro il 30 giugno 2023 ed entro il 30 settembre l’Agenzia delle Entrate Riscossione comunicherà al contribuente l’importo del debito. Perché il debito, a scelta del contribuente, potrà essere saldato in un’unica soluzione o in un massimo di 18 rate trimestrali da corrispondere in 5 anni.

Entro il 30 settembre, quindi, l’Agenzia delle Entrate Riscossione comunicherà al contribuente l’importo del debito totale, l’importo delle singole rate e la scadenza delle stesse.

Ma va precisato che prima e seconda rata andranno saldate rispettivamente entro il 31 ottobre e 30 novembre 2023. E che il l’importo per queste due prime rate sarà pari al 10% delle somme totali dovute, mentre per le restanti rate l’importo sarà di pari importo, per la residua somma.
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A quanto ammontano la prima e la seconda rata?

Senza attendere l’esito dell’Agenzia delle Entrate Riscossioni, che arriverà solo fra circa due mesi, è facile fare un calcolo di quello che potrebbe essere l’importo della prima rata. Basta guardare il prospetto informativo che, oltre all’elenco delle cartelle che rientrano nella definizione agevolata fornisce anche il costo di ognuna. Per sapere l’importo della rata da pagare a ottobre e novembre basta sommare tutti i debiti e calcolare il 10%.

Ovviamente se il debito è esiguo non ci saranno problemi a sostenere il pagamento della prima rata, visto che ad oggi mancano ancora circa 4 mesi alla scadenza. Ma se si inizia a parlare di debiti importanti la rata potrebbe abbondantemente superare il migliaio di euro e potrebbe diventare un problema sostenere il pagamento se non si arriva preparati alla data di scadenza. Perché bisogna anche considerare che la distanza di scadenza tra la prima e la seconda rata è soltanto di un mese, visto che le proroghe hanno fatto slittare la decorrenza della prima rata da luglio a ottobre lasciando inalterata la scadenza della seconda rata a novembre.

Meglio quindi, iniziare a farsi i calcoli prima, senza attendere il 30 settembre, data in cui l’AdER comunicherebbe gli importi da pagare con le singole rate. Perché poi resterebbe solo 1 mese di tempo per reperire la somma necessaria. Ricordando, tra le altre cose che se non si riesce a pagare la prima rata in tempo (e la tolleranza è solo di 5 giorni dalla scadenza) la rottamazione decade.

Meglio iniziare a pensare al pagamento della Rottamazione

Ovviamente ognuno è a conoscenza dei debiti che ha accumulato e di quanto la rottamazione 2023 possa essere conveniente o meno. Ma la prima e la seconda rata potrebbero essere davvero molto pesanti da sostenere, soprattutto per gli importi molto elevati che potrebbero comportare.

Il consiglio, in questo caso, è quello di iniziare a mettere via già da subito quello che potrebbe servire a raggiungere la somma in questione per arrivare preparati, almeno in parte, alla data del 31 ottobre e, successivamente, a quella del 30 novembre. Superato questo scoglio la seguente rateazione non può che essere in discesa.

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