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Riunione BCE: QE fino a settembre 2018 ad un ritmo di €30 miliardi

giovedì 26 ottobre 2017, di C. G.

BREAKING - Il Quantitative Easing è stato esteso fino a settembre 2018 ad un ritmo di 30 miliardi di euro al mese. Clicca qui per leggere il contenuto della conferenza stampa in 9 semplici punti

La riunione BCE si terrà tra meno di due ore e, nel corso della settimana quasi conclusa, le previsioni degli analisti hanno tentato di anticipare le mosse del Comitato.

Il Quantitative Easing e il tapering saranno i protagonisti dell’odierna riunione, ma soprattutto dell’odierna conferenza stampa di Mario Draghi, che inizierà alle ore 14:30, quarantacinque minuti dopo la pubblicazione del dato sui tassi di interesse, disponibile in streaming al seguente link.

La riunione BCE di ottobre può essere facilmente considerata uno degli eventi più attesi dell’anno: tra meno di due mesi il QE terminerà il suo mandato naturale e i membri del Comitato di politica monetaria dovranno decidere il suo futuro.

Nel corso dell’ultimo meeting il presidente Draghi aveva parlato di discussioni su QE e tapering ancora agli esordi, e aveva rimandato le discussioni “in autunno”. Nella riunione BCE di oggi, giovedì 26 ottobre, il Comitato farà luce sul futuro del programma di stimolo, o almeno dovrebbe, secondo le previsioni degli analisti.

Stando a quanto emerso dalle ultime minute BCE, il Comitato avrebbe preso in considerazione due ipotesi:

  • QE più piccolo per più mesi
  • QE più grande per meno mesi

Da chi ha previsto un QE a 25 miliardi per 9 mesi, fino alle ultime previsioni di Bloomberg, cosa aspettarsi dalla riunione BCE di ottobre e dalla conferenza stampa di Mario Draghi oggi? Il Quantitative Easing sarà quasi certamente esteso, ma bisognerà capire per quanto a lungo e a quale ritmo. I tassi di interesse, invece, dovrebbero rimanere fermi fino al 2018.

Le previsioni sul tapering

Stando a quanto previsto dalla maggior parte degli analisti, nella riunione BCE di ottobre, e in sede di conferenza stampa, Mario Draghi annuncerà la riduzione di quel QE nato 3 anni fa. Secondo un sondaggio condotto da Bloomberg su 57 economisti, il Quantitative Easing sarà oggi esteso per altri 9 mesi ad un ritmo mensile di 30 miliardi di euro, contro i 60 attuali.

Dello stesso avviso (9 mesi a 30 miliardi), sia Frederik Ducrozet di Pictet Wealth Management, sia Andrew Bosomworth di Pimco; le previsioni di quest’ultimo sull’odierna riunione BCE hanno anche parlato di un aumento del tasso sui depositi a metà 2019.

Anche secondo le stime di Morgan Stanley la conferenza stampa di Draghi oggi annuncerà un QE esteso per 9 mesi a 30 miliardi, ma in questo caso, dicono gli analisti, la data di fine del programma sarà ben specificata.

Diverse, invece, le previsioni sul tapering di Societe Generale, secondo cui il programma di acquisto sarà sì esteso per altri 9 mesi, ma ad un ritmo mensile di 25 miliardi di euro. Tra l’altro SocGen ha rivisto al ribasso le attese iniziali a 40 miliardi/mese.

A parlare del Quantitative Easing e a formulare previsioni sulla riunione BCE di ottobre è stato anche François Villeroy de Galhau, presidente della banca centrale di Francia, secondo cui oggi sarà il giorno decisivo e la conferenza stampa di Mario Draghi annuncerà la riduzione dello stimolo.

Ad esprimersi sul tapering, anche Lasse Holboell Nielsen di Goldman Sachs, secondo cui il QE sarà esteso per altri 12 mesi e i tassi inizieranno a salire nel primo semestre del 2019.

Per Simon Wells della HSBC, infine, la riunione BCE di oggi estenderà lo stimolo per altri 6 mesi ma ad un ritmo di 40 miliardi.

Forward guidance e tassi di interesse

Se la maggior parte delle previsioni degli esperti ha riguardato il Quantitative Easing, i tassi di interesse sono stati quasi totalmente ignorati alla vigilia del meeting. Questo perché sono quasi tutti concordi nel ritenere che il processo di rialzo del costo del denaro partirà soltanto nel 2018 e in conferenza stampa Mario Draghi si limiterà a parlare di tassi bassi ancora a lungo.

Non solo tapering e Quantitative Easing, ma anche forward guidance nel mirino degli investitori. Le parole utilizzate da Draghi in conferenza stampa, più precisamente nel comunicato di apertura saranno attentamente monitorate in quanto racchiuderanno in poche righe l’sito della riunione BCE.

“I tassi si manterranno ai livelli attuali ben oltre l’orizzonte degli acquisti di asset netti”.

È con queste parole che in genere il presidente annuncia le proprie decisioni di politica monetaria e, con tutta probabilità, anche la riunione di oggi si aprirà con tale forward guidance. Ovviamente, più in là il QE sarà esteso, più si ridurranno le probabilità di un rialzo dei tassi di interesse.

Tassi fermi e Quantitative Easing in vita per altri 6-9 mesi: le previsioni degli analisti sulla riunione BCE di ottobre non hanno dubbi. Occhi puntati sulla banca centrale dell’Eurozona, l’odierna conferenza di Mario Draghi potrebbe riservare ottime sorprese.

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