Ponte sullo Stretto, Salvini esulta: lo stratagemma per le coperture in manovra

Alessandro Cipolla

16/10/2023

16/10/2023 - 16:08

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Salvini ha annunciato che nella legge di Bilancio 2024 ci sarà l’intera copertura, 12 miliardi, del Ponte sullo Stretto di Messina: ecco come farà il governo a finanziare l’opera.

Ponte sullo Stretto, Salvini esulta: lo stratagemma per le coperture in manovra

Il ponte sullo Stretto di Messina è nella legge di Bilancio 2024. L’annuncio è stato dato da Matteo Salvini, con il ministro delle Infrastrutture che non è voluto mancare alla conferenza che ha seguito l’approvazione della manovra da parte del Consiglio dei ministri.

Dopo settimane di chiacchiere a vuoto e di ragionamenti di vari analisti - ha spiegato un raggiante Salvini -, posso dire che c’è la copertura per il collegamento stabile dalla Sicilia, all’Italia e all’Europa”.

Matteo Salvini poi ha voluto sottolineare come “c’è l’intera copertura per 12 miliardi, ora avremo interlocuzioni con la Bei, però si parte”. Qualche settimana fa il ministro e vicepremier si è spinto ad affermare che “il cronoprogramma sta seguendo tutte le tappe previste, quindi l’impegno di aprire i cantieri sulle due sponde entro l’estate 2024, è un impegno che in questo momento siamo assolutamente in grado di mantenere”.

Per mantenere la promessa però servivano le coperture da inserire nella legge di Bilancio 2024, una manovra complessivamente da quasi 24 miliardi che la premier Giorgia Meloni ha definito “seria e realistica”.

Sui 24 miliardi totali della legge di Bilancio, quasi la metà di conseguenza sarà assorbita dal ponte sullo Stretto di Messina? Assolutamente no, visto che il governo è ricorso a un piccolo stratagemma nella manovra con la sponda anche della Regione Sicilia.

Ponte sullo Stretto di Messina: come il governo ha trovato le coperture

Matteo Salvini dopo essere stato attaccato per i suoi annunci in merito al ponte sullo Stretto di Messina, si è voluto togliere qualche proverbiale sassolino dalla scarpa durante la conferenza stampa “carta canta, ora qualcuno si dovrà scusare”.

Il meccanismo con cui sono state stanziate le coperture necessarie per il ponte sullo Stretto di Messina nella legge di Bilancio 2024 - ben 12 miliardi - è stato spiegato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Come tutte le opere pubbliche - ha sottolineato Giorgetti -, il Ponte è finanziato per l’intero ammontare, che sono 12 miliardi nella proiezione pluriennale. Sono stanziati nell’orizzonte temporale dei primi tre anni le prime tre quote a salire. La collocazione temporale risente della tempistica, che prevediamo realisticamente si possano dispiegare: sono prevalentemente concentrate nel 2025 e 2026”.

In contemporanea con il Consiglio dei ministri, anche la Regione Sicilia ha approvato un investimento da 1,2 miliardi per l’opera: “L’investimento consentirà alla Sicilia di compartecipare con una quota del 10 per cento, alla costruzione dell’infrastruttura che collegherà l’Isola alla Calabria”.

Soldi questi che la Sicilia ha stanziato “con un miliardo di euro provenienti da risorse della nuova programmazione del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027, e con ulteriori 200 milioni frutto di economie relative a risorse nazionali per il ciclo 2014-2020 non ancora spese”.

Adesso che i finanziamenti ci sarebbero, l’ultimo ostacolo da superare prima dell’apertura dei cantieri sarebbe quello della burocrazia: nei prossimi mesi infatti serviranno le valutazioni positive in merito all’impatto ambientale e poi quello generale sull’intero progetto esecutivo.

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