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Oro: prezzo in salita grazie alla debolezza del dollaro
giovedì 12 ottobre 2017, di
Prosegue la salita della quotazione dell’oro, che dopo aver raggiunto 1260,80$, ha iniziato un trend rialzista che lo ha portato fino a 1297$, vicino alla resistenza posta a 1300$. Il vero test per la conferma del suo trend crescente è collocato a 1310$, mentre verso il basso attenzione al supporto a 1283$.
L’oro ha giovato della debolezza del dollaro, che ha perso contro tutte le sue rivali. L’indice dell’andamento del dollaro ha segnato una performance diametralmente opposta a quella dell’oro.
Prezzo oro: la salita si sta arrestando?
Il rally dell’oro è iniziato venerdì 6 ottobre e non si è ancora arrestato. Aveva toccato quota 1260$, minimo da due mesi, per poi arrivare nel giro di pochi giorni a 1297$, valore corrente nel momento in cui si scrive, polverizzando tutte le resistenze che aveva incontrato.
La salita per proseguire necessita di un ulteriore test a 1300$, ma la conferma di un trend crescente la si avrà col superamento del valore di 1310$.
Dopo di che avrebbe terreno per raggiungere vette più alte come 1324$ e 1335$.
Sul lato ribassista il supporto da tenere d’occhio è collocato a 1283$, superato questo l’oro potrebbe proseguire la sua discesa andando a ritoccare il suo precedente minimo (1260$) e in caso di rottura di quest’ultimo potrebbe puntare a 1250$.
Ricapitolando abbiamo le seguenti resistenze e supporti:
Resistenze: 1300$ - 1310$ - 1324$ - 1335$
Supporti: 1284$ - 1260$ - 1250$
La debolezza del dollaro è la forza dell’oro
Il dollaro ha mostrato segni di evidente debolezza nell’ultimo periodo perdendo terreno su quasi tutti i suoi cambi. Dall’immagine possiamo notare come l’andamento dell’indice del dollaro sia diametralmente opposto a quello dell’oro.
L’indice del dollaro mostra la media dell’andamento del dollaro contro un paniere di 6 valute. Molti analisti lo reputano fondamentale per le loro previsioni contro l’euro, essendo la sua più diretta rivale, e sulle materie prime, in quanto esse vengono valutate direttamente in dollari (tra cui l’oro).
Dai verbali della Fed è emerso che entro la fine del 2017 i tassi di interesse dovrebbero aumentare, questo provocherà un deprezzamento delle materie prime.
Più in generale la quotazione dell’oro soffrirà in caso di apprezzamento delle più importanti valute, come dollaro, euro e sterlina. Le banche centrali dietro queste monete hanno programmato una politica monetaria più aggressiva nei prossimi tempi o entro il 2018, in tal caso potrebbe esserci la possibilità di una perdita di valore dell’oro.

