Mps: è tonfo dopo l’approvazione dell’aumento di capitale

Violetta Silvestri

16 Settembre 2022 - 10:52

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Banca Monte dei Paschi di Siena in primo piano dopo l’approvazione dell’aumento di capitale: il titolo affonda nelle negoziazioni di oggi, perdendo oltre il 5%.

Mps: è tonfo dopo l’approvazione dell’aumento di capitale

Azioni Mps in profondo rosso: il titolo crolla del 5,07% alle ore 10.22 circa, sulla scia dell’approvazione dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro da parte dell’assemblea degli azionisti nel giorno 15 settembre.

Non sono state rese note nei dettagli le modalità con le quali verrà operata la ricapitalizzazione, con la promessa di comunicare maggiori informazioni a ridosso dell’avvio dell’operazione.

Il ceo Lovaglio ha salutato l’approvazione con ottimismo, sottolineando che per questa via si garantirà “una adeguata patrimonializzazione alla banca anche in un’ottica prospettica. Per noi la cosa migliore è concentrarci sui clienti e questa quota consente di andare in questa direzione.”

Alle ore 10.28 circa, le azioni Mps scambiano a 0,35 euro con un tonfo del 4,90%.

Azioni Mps crollano: c’è aumento di capitale, cosa accade ora?

Nella nota ufficiale della banca senese si legge che nell’assemblea degli azionisti del 15 settembre è stato dato il via libera, “con una percentuale di voti favorevoli superiore al 98 del capitale presente in Assemblea” a:

“l’aumento di capitale a pagamento per un importo complessivo massimo di Euro 2,5 miliardi da eseguirsi in forma scindibile, mediante emissione di azioni ordinarie, aventi godimento regolare, da offrirsi in opzione agli Azionisti della Società, ai sensi dell’art. 2441 del Codice civile”

Mps ha precisato che le autorizzazioni per l’iter dell’aumento di capitale sono tutte state raggiunte e, nello specifico, in data 2 settembre la Bce ha autorizzato l’operazione e le modifiche statutarie previste e il 2 agosto il DG COMP ha comunicato di aver concluso il proprio iter autorizzativo con approvazione della proroga concessa al MEF sulla permanenza nel capitale sociale della Banca.

Lovaglio ha ricordato che per giungere al piano di risoluzione dei problemi della banca sono state eseguite “attività molto intense”. Il Ceo ha poi precisato che oltre un terzo dei 2,5 miliardi di euro saranno destinati all’uscita volontaria di alcuni dipendenti, con la possibilità, in questo modo, di avere un risparmio nei costi di 270 milioni di euro dal 2023.

Tutta l’operazione è da concludersi entro il 30 novembre. Investitori come Anima e Axor potrebbero essere coinvolti “per dare stabilitá all’azionariato di Mps”.

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