Migranti e Ong, cosa sta succedendo tra Italia e Germania

Giorgia Bonamoneta

3 Novembre 2022 - 00:16

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Migranti bloccati sulla nave tedesca Humanity 1. Tra le persone a bordo potrebbero esserci circa 104 minori bisognosi di cure. La Germania chiede soccorso immediato. Cosa ha risposto l’Italia?

Migranti e Ong, cosa sta succedendo tra Italia e Germania

Da Berlino arriva la richiesta al governo italiano di soccorrere rapidamente i minori non accompagnati presenti sulla nave Humanity 1. La nave batte bandiera tedesca e per questo, in risposta alla richiesta della Germania, la Farnesina ha richiesto di conoscere informazioni dettagliate sulle operazioni delle nove. Secondo le informazioni fornite da SOS Humanity sulla nave ci sarebbero circa 104 minori non accompagnati, di cui alcuni bisognosi di cure mediche, ma la risposta italiana è quella dell’attesa di informazioni in vista dell’assunzione di eventuali decisioni.

La presidente del consiglio Giorgia Meloni, intervistata da Bruno Vespa all’interno del suo nuovo libro, ha raccontato di come secondo lei l’interpretazione del diritto del mare è fin troppo spesso arbitraria. “Tante volte invocata a sproposito”, ha detto. “Se fai la spola tra le coste africane l’Italia per traghettare i migranti, viene apertamente violato il diritto del mare e la legislazione internazionale”, con tale affermazione Meloni mette in dubbio le informazioni disposte dalle associazioni che vigilano sui minori presenti sulla nave Humanity 1 e mette in dubbio le richieste della Germania.

Mentre tra Germania e Italia si rimbalzano lettere contenenti la responsabilità sulle persone presenti sulla Humanity 1, potrebbero esserci 104 minori a rischio. Sono troppe le vittime minorenni nei mari italiani e al cimitero di Lampedusa, ma invece di prestare soccorso si cercano informazioni sul viaggio effettuato dalla nave. Anche nel caso di una tratta, i possibili minori presenti sulla nave si troverebbero in condizioni di pericolo. Al contrario però il ministro dell’Interno ha inviato una comunicazione alla polizia e alla capitaneria di porto definendo la possibilità di un divieto di ingresso nelle acque territoriali, poiché vanno prima effettuate valutazioni sull’essere in linea o meno con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere di contrasto all’immigrazione illegale.

La Germania scrive all’Italia per richiedere il soccorso dei migranti

S.O.S. Humanity, organizzazione di ricerca e soccorso che garantisce il monitoraggio durante la fuga attraverso il Mediterraneo, ha confermato che su la Humanity 1 sono presenti 104 minori. Con questo dato il governo tedesco ha chiesto all’Italia di prestare soccorso ai minori non accompagnati, di cui alcuni sembrano aver bisogno di cure mediche. La lettera, letta in diretta alla trasmissione Il cavallo e la torre di Raitre, è giunta al governo italiano il 23 ottobre scorso.

L’interesse di Berlino è dato dalla bandiera fissata sulla nave Humanity 1. Infatti la nave batte bandiera tedesca e per questo Meloni aveva già comunicato che i casi erano solo due: o la Germania riconosceva la nave e se ne faceva carico o quella diventava una nave pirata. L’Italia sta tuttora monitorando e controllando la situazione, ma non sta rispondendo alla richiesta tedesca. Il motivo è semplice: il governo italiano non ha stabilito se la nave di soccorso abbia effettivamente soccorso i migranti in mare o abbia fatto da traghettatrice dall’Africa all’Italia.

La risposta dell’Italia alla richiesta tedesca si migranti: chi viola la legge del mare

La Farnesina ha risposto alla lettera con la richiesta di soccorso. Questa lettera in risposta arriva dopo l’intesa con il Ministro dell’Interno, che per iscritto ha informato l’ambasciata della Repubblica federale tedesca di non avere abbastanza informazioni per prendere una decisione sulla Humanity 1. La risposta infatti contiene una richiesta di dettagli sulle persone a bordo della nave e sulle zone marine in quella nave operato.

Solo se si dovesse rendere necessaria l’assistenza l’Italia risponderà alla richiesta della Germania. L’approccio del governo italiano è quello burocratico che prevede il rispetto del diritto del mare prima della risoluzione del disagio delle persone a bordo della stessa. Questo perché, secondo quanto affermato da Giorgia Meloni nel libro di Vespa, il diritto del mare viene invocato tante volte a sproposito. La risposta dell’Italia è un messaggio chiaro, come spiegato dal ministro dell’Interno Piantedosi, sul fatto che il nostro paese non può farsi carico di migranti raccolti in mare da navi straniere che operano sistematicamente senza alcun preventivo coordinamento dell’autorità.

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