La Naspi va dichiarata nel 730?

Patrizia Del Pidio

16 Maggio 2023 - 19:00

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Quello che molti contribuenti potrebbero chiedersi è se la l’indennità di disoccupazione Naspi vada inserita nel modello 730/2023. Vediamo cosa dice la normativa in proposito.

La Naspi va dichiarata nel 730?

Con la dichiarazione dei redditi tramite modello 730/2023, i contribuenti comunicano al Fisco tutti i redditi che hanno percepito nell’anno di imposta precedente (2022). Redditi da lavoro dipendente, redditi da pensione, redditi da lavoro autonomo, ma anche redditi da capitale, da fabbricati, fondiari, ecc...

Quello, che però, molti contribuenti si chiedono è se anche le prestazioni erogate dall’Inps vanno inserite nella dichiarazione dei redditi ed in particolare se deve essere dichiarata l’indennità di disoccupazione Naspi.

730/2023, cosa si comunica?

Nel modello 730 non si comunicano solo i redditi ma anche la composizione del nucleo familiare per eventuali familiari a carico e le spese da indicare nel Quadro E per gli oneri deducibili e detraibili.

Ricordiamo che, per il 2023, il modello 730 deve essere inviato entro il 2 ottobre 2023. L’Inps a chi percepisce la Naspi rilascia ogni anno una Certificazione Unica che può essere scaricata direttamente dal portale dell’istituto. In essa sono indicate le somme percepite per l’anno di imposta precedente a titolo di Naspi.

La Naspi va indicata nel 730/2023?

Non sempre c’è l’obbligo di indicare la Naspi nel 730. Se, ad esempio, il contribuente, nell’anno di imposta precedente ha avuto come reddito solo la Naspi e, quindi, ha una sola CU rilasciata dall’INPS, il 730 può anche non essere presentato. Ma non deve aver percepito nessun altro reddito.

Se nel corso del 2022 i redditi percepiti sono diversi l’obbligo di presentazione del 730 sussiste e la Naspi va indicata in esso come reddito da lavoro dipendente o assimilato. Ma l’obbligo sussiste anche se si ha solo la CU dell’Inps ma si hanno redditi diversi, come ad esempio quelli da locazione. Con la Naspi, quindi, spesso il contribuente si troverà nella condizione di essere obbligato a presentare il 730. Vuoi perché ha lavorato per un periodo dell’anno, vuoi perché ha altri redditi da dichiarare. E insieme agli altri redditi va dichiarata anche la Naspi.

Se chi presenta il 730 essendo in Naspi o essendoci stato l’anno di imposta precedente, non lavora, dovrà presentare il modello senza sostituto di imposta e procedere al versamento dell’eventuale debito tramite F24 o attendere l’eventuale rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate entro la fine dell’anno.

Perché la Naspi va nel 730?

Con la presentazione del 730/2023 il contribuente non solo dichiara al Fisco tutti i redditi percepiti nell’anno di imposta precedente (2022) ma permetterà anche il corretto conguaglio dell’Irpef dovuta, soprattutto in presenza di più di una CU o di più di una tipologia di reddito. In questi casi, infatti, è facile che ogni sostituto di imposta abbia applicato la tassazione solo sui redditi di cui era a conoscenza e sommandoli ci potrebbe essere anche la possibilità di scivolare nello scaglione e nell’aliquota successiva e, quindi, dover versare una tassazione maggiore.

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