Il ritorno dei petrodollari segna la fine della Green Economy: il mondo resta dipendente dal petrolio, mentre inflazione, crisi energetica e geopolitica bloccano la transizione ecologica.
In fondo, tutto è più semplice di quanto sembri: il mondo non può fare a meno del petrolio.
Per cercare di ridurre il saldo commerciale strutturalmente passivo, negli anni scorsi gli Usa hanno percorso una sola strada, quella di aumentare la produzione interna di petrolio e gas diventando esportatori. Mentre nel 2005 erano importatori netti per 12,5 milioni di barili equivalenti al giorno, nel 2024 sono stati esportatori netti per 2,3 milioni di barili equivalenti al giorno.
Non solo queste esportazioni nette di prodotti petroliferi non sono bastate agli Usa per azzerare il deficit commerciale, ma gli unici Paesi in grado di acquistare nuovamente il debito pubblico americano subentrando a Cina e Giappone, sono i Paesi arabi produttori di petrolio e gas. In particolare, l’Arabia Saudita ha promesso al Presidente Trump in visita ufficiale investimenti finanziari per 600 miliardi di dollari in dieci anni. Una cifra consistente, ma pur sempre una goccia nell’oceano del debito americano. [...]
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