Danni per oltre 300 miliardi di dollari: ecco i 10 terremoti più disastrosi della storia per impatto economico. Conseguenze e lezioni apprese.
I terremoti sono tra i fenomeni naturali più spaventosi e potenzialmente distruttivi per la società.
Sin dall’alba dei tempi, l’essere umano ha sempre temuto i sismi, soprattutto per via della loro imprevedibilità e dell’origine misteriosa che li caratterizza. Sono un pericolo che proviene dalle profondità della terra e, forse, proprio questo aspetto ha contribuito ad alimentare l’idea di un fenomeno temibile, dal quale è difficile mettersi al riparo.
Nel corso dei secoli sono stati diversi i terremoti potenti, molti dei quali contraddistinti da una forza tale da aver raso al suolo intere città o distrutto ecosistemi.
Con il progresso tecnologico, soprattutto nelle zone considerate maggiormente sismiche, sono sempre più gli edifici che vengono eretti con le tecniche di costruzione più all’avanguardia.
Talvolta, però, queste precauzioni non bastano ad arginare la violenza con la quale alcuni terremoti possono incombere e i danni, sia in termini di vite umane che economici, possono essere catastrofici.
leggi anche
Un mega-terremoto minaccia l’Europa

I 10 terremoti più disastrosi della storia a livello di impatto economico
Ecco quali sono i 10 terremoti più disastrosi della storia, considerando l’impatto economico sulla società in termini di danni generati.
1) Terremoto del Tōhoku, Giappone
Il terremoto del Tōhoku, avvenuto in Giappone nel marzo del 2011, è riconosciuto come l’evento sismico più catastrofico della storia relativamente ai danni economici generati.
La scossa sismica ha registrato un magnitudo di 9.1 e le vittime sono state circa 19.000. Ad accrescere i danni ha contribuito l’imponente maremoto che si è abbattuto, poche ore dopo la scossa, sulle coste delle prefetture di Iwate, Fukushima e Miyagi, provocando, inoltre, un disastro nucleare a seguito del danneggiamento di una centrale.
I danni economici sono stati elevatissimi e sono derivati principalmente dagli effetti dello tsunami.
Le abitazioni distrutte furono circa 120.000 e si stima che il sale rilasciato nel terreno dopo che le acque si sono ritirate abbia danneggiato oltre 20.000 ettari di terreni agricoli, con danni importanti per l’economia locale.
Ad essere stati fortemente danneggiati sono stati anche i settori della pesca e dell’allevamento, con oltre 700.000 animali deceduti e più di 20.000 pescherecci andati distrutti.
Inoltre, un totale di quasi 200 imprese nipponiche furono costrette a dichiarare bancarotta a seguito degli ingenti danni causati da questi eventi.
Si stima che il cataclisma abbia portato a danni economici complessivi superiori ai 300 miliardi di dollari, dato che rende questo terremoto il più “costoso” della storia.
2) Terremoto di Tangshan, Cina
Questo terremoto, avvenuto nel 1976, fu uno dei più letali di sempre. Distrusse completamente la città cinese di Tangshan provocando circa 240.000 morti ufficiali, anche se alcune fonti parlano di oltre il doppio.
Le stime dei danni economici sono variabili ma molto elevate, aggirandosi intorno ai 200 miliardi di dollari.
3) Terremoto di Kobe, Giappone
Nel 1995 un altro violento sisma colpì il Paese del Sol Levante, portando a oltre 3.000 decessi e più di 300.000 sfollati.
I danni a livello economico furono stratosferici: circa 102 miliardi di dollari, pari al 2,5% del PIL giapponese dell’epoca.
4) Terremoto di Sichuan, Cina
Questo evento risale al 2008, anno in cui in Cina si registrò il numero di morti maggiore per un sisma, secondo solo al terremoto di Tangshan del 1976.
I decessi confermati furono oltre 69.000 e l’impatto economico fu disastroso: scuole, abitazioni ed edifici di ogni tipo vennero rasi al suolo lasciando milioni di persone senza casa.
5) Terremoto del Cile
Il 27 febbraio del 2010 un violento terremoto di magnitudo 8.8 colpì diverse regioni del Cile.
Le vittime furono 521 e i danni economici vennero stimati in quasi 30 miliardi di dollari statunitensi.
6) Terremoto di Haiti
Nel 2010, un terremoto devastante con epicentro nei pressi della capitale di Haiti provocò più di 210.000 morti. Le condizioni di povertà e isolamento del Paese, dotato di infrastrutture poco avanzate e sprovviste di qualsiasi sistema antisismico, resero però difficile fornire una stima più precisa.
Le conseguenze economiche furono altrettanto disastrose. Si calcola che i danni complessivi furono compresi tra gli 8 e i 14 miliardi di dollari.
7) Terremoto dell’Oceano Indiano
Il 25 dicembre del 2004 avvenne uno dei più grandi disastri naturali della storia contemporanea. Una lunga scossa di magnitudo 9.1, durata oltre 8 minuti, si generò con epicentro al largo dell’isola di Sumatra, nell’Oceano Indiano.
Furono 13 gli stati colpiti, complice un forte maremoto che venne generato dalla scossa, con l’Indonesia che subì i danni peggiori. Il numero totale di vittime fu di 226.000 persone, con danni stimati superiori ai 10 miliardi di dollari.
8) Terremoto del Nepal
Il 25 aprile del 2015 un violento sisma provocò in Nepal oltre 8.000 vittime e milioni di sfollati. I fondi necessari alla ricostruzione delle città ammontarono a circa 10 miliardi di dollari.
9) Terremoto del Kantō, Giappone
Questo devastante terremoto colpì il Giappone nel 1923, distruggendo Tokyo, Yokohama e provocando danni immensi in tutta la regione del Kantō. Il numero di vittime fu di circa 140.000 persone, alle quali si aggiunsero oltre 30.000 dispersi.
Le devastazioni nella capitale furono talmente grandi da proclamare la legge marziale e alcuni rappresentanti politici suggerirono di spostare la capitale da Tokyo a un’altra città.
Le stime complessive dei danni economici corrispondevano a più di 5,5 miliardi di Yen, all’epoca circa il 37% del prodotto nazionale lordo del Paese.
10) Terremoto dell’Alaska, Stati Uniti
Nel 1964, un evento sismico di magnitudo 9.1 colpì lo stato dell’Alaska causando, anche per via dello tsunami successivo, 131 vittime. Il valore dei danni è stato stimato per circa 750 milioni di dollari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA