Fatturazione elettronica 2025, cosa cambia tra proroghe e novità

Nadia Pascale

22 Ottobre 2024 - 16:37

Scade il 31 dicembre 2024 l’autorizzazione alla fatturazione elettronica da parte dell’Unione Europea. L’Italia chiede una nuova proroga, attesa per la decisione.

Fatturazione elettronica 2025, cosa cambia tra proroghe e novità

Cambia la fatturazione elettronica dal 2025, l’Italia chiede la proroga all’Unione Europea, tutte le novità per il 2025.

La fattura elettronica in Italia può essere considerata una vera rivoluzione in quanto semplifica il sistema e soprattutto contrasta l’evasione fiscale. L’introduzione è stata graduale, prima con l’obbligo della fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione, in un secondo momento con l’estensione della fatturazione nei confronti di titolari di partita Iva e clienti finali, con esclusione dall’obbligo per i forfetari, infine, vi è stata l’estensione a tutte le partite Iva.

Ciò che però molti non sanno è che l’introduzione della fatturazione elettronica non è strutturale, ma frutto di autorizzazione da parte dell’Unione Europea e soprattutto l’autorizzazione è sottoposta a scadenza e la prossima scadenza è molto vicina, cioè il 31 dicembre 2024. L’Italia ha già richiesto la proroga per la fatturazione elettronica in modo da non perdere continuità con l’uso di questo strumento.

Vediamo le novità 2025 per la fatturazione elettronica.

Introduzione della fatturazione elettronica in Italia e proroghe

Il processo di digitalizzazione delle fatture inizia nel 2018 quando l’Italia chiede all’Europa l’autorizzazione, valida per un triennio, per l’introduzione della fattura elettronica.
Nel 2021 viene chiesta un’ulteriore proroga concessa con la Decisione UE 2021/2251, in questo caso vi è un’ulteriore novità, infatti, l’obbligo di fatturazione elettronica viene esteso anche ai forfetari con esclusione dei piccoli contribuenti. Dal 1° gennaio 2024, invece, la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti.

Ora che tutti i titolari di partita Iva hanno preso confidenza con questo strumento, tranne per le prestazioni medico-sanitarie, arriva la nuova scadenza dell’autorizzazione che appunto c’è il 31 dicembre 2024, ma cosa aspettarsi?

L’Italia chiede la proroga per la fatturazione elettronica

La nuova richiesta di proroga inoltrata dall’Italia ha una scadenza a breve termine, infatti, è stata richiesta fino al 31 dicembre 2025, in seguito dovrebbe entrare in vigore il “pacchetto ViDA”.
La proposta di decisione di esecuzione del Consiglio UE, contenuta nel documento COM (2024) 447, è attualmente in fase di approvazione e pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

La richiesta di proroga è finalizzata a dare continuità al sistema di fatturazione elettronica ed evitare che gli sforzi sinora fatti per il contrasto all’evasione fiscale possano essere compromessi dalla mancata proroga.
La decisione dell’Unione Europea dovrebbe arrivare durante l’Ecofin di novembre (organo responsabile della politica economica, fiscale e finanziaria dell’Unione europea, composto da tutti i ministri dell’economia e delle finanze dei Paesi Membri), occasione in cui dovrebbe essere approvata anche la modifica della Direttiva 2006/112/CE.

Quest’ultima mira a superare la necessità di autorizzazione a ricevere la fattura elettronica da parte del destinatario in questo modo viene agevolato il passaggio al sistema digitale. Una volta approvate le nuove regole, cosa molto probabile e che non dovrebbe trovare ostacoli di sorta, non sarà più necessario chiedere l’autorizzazione alla fatturazione elettronica, questo implica che l’Italia non avrà più ostacoli nell’adozione di questo sistema.

Cosa prevede il pacchetto ViDA per la fatturazione elettronica

Si è prima detto che la proroga è stata richiesta fino al 31 dicembre 2025 in quanto successivamente dovrebbe entrare in vigore il pacchetto ViDA (VAT in the Digital Age), è un progetto volto a modernizzare il sistema IVA in tutta l’Unione Europea e adotta proprio il sistema italiano di fatturazione elettronica.

Prevede misure volte all’implementazione di un nuovo sistema di rendicontazione fiscale attraverso la fatturazione elettronica tra aziende.
In particolare il pacchetto ViDA prevede in sintesi:

  • la fatturazione elettronica come metodo predefinito per l’emissione delle fatture;
  • gli Stati membri potranno imporre la fatturazione elettronica B2B senza chiedere deroghe all’UE;
  • la fatturazione elettronica sarà obbligatoria per le transazioni transfrontaliere, con uno standard comune;
  • abolita la possibilità di emettere fatture riepilogative.

Si ricorda che a partire dal 1° gennaio 2025 viene meno anche il divieto di fatturazione elettronica per le professioni sanitarie, ad oggi non vi sono indiscrezioni su eventuali proroghe. Ricordiamo che tale eccezione all’obbligo di fatturazione elettronica per le professioni sanitarie sussiste in quanto è stato ritenuto necessario tutelare la privacy dei contribuenti su dati sensibili e super-sensibili inerenti la salute.

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