Elezioni UK 2017: che succede se la May perde? Impatto e conseguenze

Elezioni UK 2017: che succede se Theresa May perde e quali ripercussioni e conseguenze sui mercati?

Le elezioni nel Regno Unito 2017 sono finalmente arrivate: dopo essere state annunciate a sorpresa dal primo ministro Theresa May hanno immediatamente catturato l’attenzione dei mercati internazionali. Quest’ultimi si interrogano su quali potrebbero essere l’impatto e le conseguenze delle elezioni UK 2017, soprattutto sul processo Brexit in caso di sconfitta di Theresa May.

Nel momento in cui si scrive, all’alba delle elezioni UK 2017, gli investitori stanno adottando un atteggiamento piuttosto cauto in attesa di conoscere quali saranno i risultati della consultazione che verranno resi noti forse già nella mattinata di domani, venerdì 9 giugno.

Ad attirare l’attenzione degli investitori e dei mercati stessi saranno soprattutto le mosse della sterlina e dell’azionario inglese, non tanto durante, ma soprattutto dopo le elezioni del Regno Unito. Che cosa succede se Theresa May perde le elezioni UK 2017 e quali conseguenze sul processo Brexit?

Elezioni Regno Unito 2017: che succede se May perde?

Le elezioni nel Regno Unito sono state convocate dal primo ministro Theresa May con lo scopo di rafforzare il potere del suo partito conservatore e di garantire, una volta ottenuta una maggiore legittimazione, il miglior accordo possibile per la Brexit.

Se tuttavia tali elezioni sono state pensate in un’ottica di rafforzamento, i sondaggi pubblicati nell’ultimo mese hanno messo in luce uno scenario alternativo che ha visto scivolare i consensi di Theresa May e avanzare sempre più il partito dei laburisti. Tali sondaggi hanno messo ripetutamente sotto pressione la sterlina, la quale ha risentito della progressiva erosione dei consensi per la coalizione di Governo.

Nonostante la percezione dominante sia ancora quella di una vittoria di Theresa May e del suo partito dei Conservatori, in molti vogliono ricordare come i sondaggi, soprattutto nel 2016, abbiano commesso una serie di errori svilenti (si pensi alla Brexit e all’elezione di Trump). Cosa succede se la May perde le elezioni parlamentari nel Regno Unito nel 2017 e quali le conseguenze e l’impatto sui mercati?

Da questo punto di vista serve molta cautela. Ricordiamo infatti come dopo la Brexit la sterlina sia crollata, come previsto dagli analisti, ma anche come il Ftse 100 sia decollato. Ricordiamo anche come, nonostante le funeste previsioni in merito, l’elezione di Trump abbia fatto volare l’azionario USA.

Se il parlamento rimarrà appeso, la sterlina ne risentirà quasi certamente. Stessa cosa accadrà all’azionario, mentre l’incertezza renderà gli investitori d’oltremare sempre più riluttanti nei confronti del Regno Unito. Con il passare del tempo, però, una sconfitta della May e una conseguente vittoria del Labour Party potrebbero anche dar vita ad una soft Brexit in grado di rafforzare la sterlina.

Tuttavia, con la sconfitta della May il partito dei labutisti potrebbe anche scegliere di spingere le politiche economiche favorite da John McDonnell e Jeremy Corbyn, come quelle relative all’innalzamento delle tasse sulle imprese o alle nazionalizzazioni. In questo caso i mercati potrebbero davvero allarmarsi. Le reazioni e l’impatto delle elezioni inglesi di oggi dipenderanno da come i vincitori sceglieranno di agire.

Elezioni Regno Unito 2017 e mercati: la reazione della sterlina

Come accennato in precedenza, la reazione dei mercati all’alba delle elezioni non pare ancora essere degna di nota. L’atteggiamento prevalente è quello attendista e, sia dal punto di vista valutario che dal punto di vista azionario, i mercati sembrano pronti ad agire soltanto dopo l’esito delle elezioni del Regno Unito che, come accennato, inizierà ad essere noto nella nottata odierna o nella mattinata di venerdì.

Per quanto riguarda la reazione della sterlina, si segnalano innanzitutto le variazioni minime osservate sul cambio EUR/GBP: il cross sta scambiando con un lievissimo rialzo dello 0,01% a quota 0,8688. Ricordiamo, infatti, che nella giornata odierna i mercati non si concentreranno soltanto sulle elezioni, ma anche sulla riunione BCE in cui Draghi si pronuncerà sulla politica monetaria dell’Eurozona.

Attenzione anche al cambio GBP/USD: il cross sterlina-dollaro statunitense sta salendo di un lieve 0,07% e sta scambiando su quota 1.29693. Almeno sul fronte valutario, insomma, l’impatto delle elezioni non riesce ancora ad osservarsi.

Elezioni UK 2017 e mercati: l’azionario

Che cosa sta succedendo sui mercati azionari asiatici a meno di 24 ore dal risultato delle elezioni del Regno Unito? Se il Forex non sembra essere ancora interessato alle consultazioni che metteranno in discussione la leadership di Theresa May, stesso discorso vale anche per l’azionario asiatico.

Nel momento in cui si scrive le oscillazioni dei mercati asiatici sono soltanto lievi. Il Nikkei ha chiuso con un ribasso di 0,26 punti percentuali, lo Shangai sta salendo dello 0,03%, l’Hang Seng dello 0,13%, il Kospi dello 0,23%. Anche dal punto di vista dei mercati azionari, insomma, l’impatto delle elezioni UK non appare dirompente, almeno per ora.

Elezioni UK: il miglior scenario per i mercati?

Quale sarebbe il miglior esito possibile per i mercati internazionali? Per molti analisti i mercati apprezzerebbero di gran lunga un ulteriore rafforzamento della maggioranza dei conservatori, cosa che potrebbe aiutare il consolidamento degli indici globali senza tuttavia portare ulteriori guadagni.

Lo scenario più probabile che verrà fuori dalle elezioni UK 2017 sarà quello di un sostanziale immobilismo. Per Kathleen Brooks, direttore di ricerca della City Index, poco o niente cambierà con la consultazione, la May non sarà sconfitta e le elezioni UK 2017 si riveleranno soltanto un’inutile esercitazione.