La detrazione al 50% per l’impianto fotovoltaico spetta anche se non è installato sul tetto della propria abitazione. I chiarimenti e le istruzioni per avere il beneficio fiscale.
Per le spese sostenute per installare l’impianto fotovoltaico è riconosciuta una detrazione che può arrivare fino al 50%. Per il diritto al beneficio fiscale sono previste determinate regole da rispettare a cui si aggiungono anche i limiti previsti a partire dal 2025.
Per le ristrutturazioni edilizie realizzate tra il 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024 era prevista una detrazione al 50% su una spesa massima di 96.000 euro. A partire dal 1° gennaio 2025 l’aliquota di detrazione è scesa al 36% ma è possibile godere di una maggiorazione al 50% se l’intervento è realizzato sull’abitazione principale. La detrazione al 36% con maggiorazione al 50% rimane in vigore fino al 31 dicembre 2025, dal 1° gennaio 2026 e fino al 31 dicembre 2027, l’aliquota scenderà al 30% con maggiorazione al 36% per gli interventi effettuati sull’abitazione principale.
Si tratta della detrazione riconosciuta dal bonus ristrutturazioni in cui rientrano anche le eventuali istallazioni di impianti fotovoltaici realizzate su edifici già esistenti. Il beneficio, infatti, è volto alla modernizzazione del parco immobiliare esistente e non si applica, invece, sulle case di nuova costruzione.
Detrazione al 50%, quando spetta?
La detrazione al 50% sull’IRPEF si recupera in 10 quote annuali di pari importo che faranno, quindi, abbassare la tassazione dovuta in sede di dichiarazione dei redditi.
Le spese che si possono portare in detrazione sono quelle sostenute, per interventi di ristrutturazione, fino al 31 dicembre 2027, e vi rientrano anche quelle sostenute per installare l’impianto fotovoltaico. Una scelta che, soprattutto in questo periodo, può rivelarsi molto conveniente visto anche l’aumento dei prezzi dei riscaldamenti con il caro bollette.
Poter realizzare un impianto del genere con un abbattimento della spesa del 50% non è certo poca cosa, anche se la detrazione, poi, si recupera in 10 anni e l’investimento iniziale non si recupera subito (anche se il risparmio in bolletta consente un rientro dell’investimento in tempi brevi).
Non è rilevante dove è situato l’impianto
L’Agenzia delle Entrate, proprio sulla detrazione al 50% sull’installazione dell’impianto fotovoltaico fornisce una preziosa precisazione. Non è importante dove sia stato installato l’impianto ma solo che serva, poi, l’immobile residenziale.
Il chiarimento viene in risposta a un quesito sottoposto all’AdE in cui veniva chiesto se era possibile fruire della detrazione al 50% installando l’impianto su un capannone agricolo di proprietà di un altro familiare adiacente l’abitazione da servire.
La circolare 28/E del 2022 dell’Agenzia delle Entrate, in ogni caso, aveva già precisato che la fruizione della detrazione è subordinata al fatto che l’impianto sia installato per rispondere ai bisogni energetici dell’abitazione di residenza.
E’ determinante, quindi, che l’impianto fotovoltaico sia posto al servizio dell’abitazione e non è determinante dove sia stato installato. La normativa in merito non pone limitazioni di sorta sul luogo dove installare l’impianto, ha chiarito l’Agenzia dell’Entrate nel rispondere al quesito.
Di fatto, quindi, per poter fruire della detrazione al 50%:
- è necessario che l’intevento sia effettuato sull’abitazione principale e che le spese siano sostenute dal proprietario o da colui che ha un reale diritto di godimento;
- non rileva dove l’impianto fotovoltaico è installato e può essere posto anche su un edificio adiacente l’abitazione che andrà a servire;
- resta vincolante il patto che l’impianto stesso sia messo a servizio dell’unità immobiliare di residenza di chi richiede la detrazione al 50%.
Come si indica la spesa nel 730/2025 per fruire della detrazione?
Per le spese sostenute, quindi, nel 2024 non sono previste le limitazioni per le seconde case, l’aliquota è scesa al 36%, infatti, solo a partire dal 1° gennaio 2025. Per la dichiarazione dei redditi 2025, in cui è necessario indicare gli oneri sostenuti nel 2024 non vi è la discriminante tra abitazione principale e seconde case.
La spesa rientra negli interventi di ristrutturazione edilizia e va indicata:
- nel 730/2025: Quadro E al rigo E41;
- modello Redditi: Rigo RP41.
Nella compilazione del modello 730 vanno compilati solo i seguenti campi:
- Colonna 1 l’anno (si indica l’anno in cui sono state sostenute le spese);
- Colonna 8 numero rata (indicare il numero della rata che il contribuente utilizza per il 2025. Per le spese sostenute nel 2024 va indicato il numero ‘1’);
- Colonna 9 importo della spesa (: indicare l’intero importo delle spese sostenute nell’anno riportato in colonna 1);
- Colonna 10 n. d’ordine dell’immobile (per le spese sostenute nel 2024 devono essere compilate questa colonna e la successiva sezione III-B, relativa ai dati identificativi dell’immobile oggetto dei lavori. Nella presente colonna 10 va indicato un numero progressivo per identificare l’immobile oggetto degli interventi di ristrutturazione. Riportare lo stesso numero anche nella colonna 1 della seguente sezione III-B. Se sono stati effettuati più interventi sullo stesso immobile e quindi sono stati compilati più righi della sezione III-A, va riportato lo stesso numero d’ordine identificativo nella colonna 10 di tutti i righi compilati per il medesimo immobile e va compilato un unico rigo nella sezione III-B.)
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