Aprire un conto corrente per minorenni è un ottimo strumento di risparmio per il futuro dei propri figli. Ecco come funziona, quali le regole da rispettare e cosa valutare nella scelta di un conto.
Il primo passo per educare i figli al risparmio è aprire un conto corrente per minorenni attraverso il quale anche i più piccoli potranno raccogliere le loro mance, le paghette, iniziando a mettere da parte e a gestire da soli il denaro per quando «saranno più grandi».
In realtà, i minori non possono aprire un conto corrente fino al compimento del 18esimo anno di età, nemmeno se il conto è cointestato a uno dei genitori. Con questa regola, la legge intende infatti tutelare gli interessi del minore.
Ad agire in tal senso devono essere i genitori o coloro che vantano la patria podestà sul ragazzo.
Il conto verrà aperto da un adulto, ma il titolare sarà a tutti gli effetti un ragazzo o un bambino.
Esistono delle regole generali da rispettare nel momento in cui si decide di aprire un conto corrente per minorenni. Inoltre, è possibile scegliere tra diverse alternative, confrontando diverse soluzioni. Ecco come fare.
Come aprire il conto corrente per minorenni
Per aprire un conto corrente per minorenni, i genitori devono presentare in banca il proprio documento di riconoscimento e quello del figlio in modo da attestare il legame di parentela o la patria potestà.
Alcuni istituti richiedono la presenza di entrambi i genitori, altri solo uno di essi, purché legittimato.
Una volta aperto, il minore sarà l’unico titolare del conto corrente ma non potrà averne accesso e disporne fino a quanto compirà 18 anni.
In generale, conviene aprire un conto corrente per minorenni quando il proprio figlio (o nipote) ha compiuto 12 anni di età: la maggior parte delle banche propone prodotti più simili ai normali conti correnti a partire da questa fascia di età e fino ai 17 anni.
Conto corrente per minorenni: le tipologie
Quando si decide di aprire un conto corrente a un ragazzino è bene confrontare i prodotti offerti dagli istituti di credito in base alla fascia di età: la prima è per bambini da 0 a 12 anni, la seconda per teenager dai 12 anni ai 17 anni.
Nel primo caso (0-12 anni) non si tratta di un vero e proprio conto corrente, quanto piuttosto di un libretto di risparmio che non prevede spese di apertura o gestione e che non permette di svolgere le operazioni di incasso e pagamento che sono tipiche, invece, di un conto. I tassi di interesse, in questo caso, possono arrivare al 4,5% lordo annuo per scadenze superiori a 16 anni.
Quando il ragazzo inizia ad essere più grande (dai 12 ai 17 anni), invece, i genitori possono intestare al minorenne un conto corrente vero e proprio, godendo di costi di apertura ridotti. In questo modo al ragazzo sarebbero permessi incassi e pagamenti, oltre alla disponibilità di una carta prepagata per effettuare i primi acquisti.
Miglior conto corrente per minorenni
Per individuare il miglior conto corrente per minorenni confrontiamo le varie opzioni attraverso l’indicatore del costo complessivo (ICC), un indice realizzato dalla Banca d’Italia che prende in considerazione le spese relative al conto, sulla base di 164 operazioni.
Conto corrente minorenni | Banca | ICC |
---|---|---|
XME Conto UP! | Intesa Sanpaolo | 0 euro |
Hype minori | Hype | 0 euro |
Conto My Genius | UniCredit | 0 euro |
Conto Primo Conto | ICREA | 0 euro |
Conto Under 18 | Tinaba Banca Profilo | 0 euro |
Conto Corrente Arancio | ING | 0 euro |
Conto Start | BancaWidiba | 36 euro |
Conto Fineco | Fineco | 0 euro per 12 mesi poi 83,4 euro |
Conto corrente o conto deposito?
Una volta chiarite le fasce d’età che distinguono i bambini dai ragazzi, è bene precisare che i genitori di un minorenne possono scegliere di aprire al figlio un conto corrente oppure un conto deposito.
La prima scelta, ovvero l’apertura di un conto corrente a un minorenne, va effettuata da una persona adulta che esercita la patria podestà sul ragazzo. Al compimento dei 18 anni, invece, il ragazzo potrà gestire in autonomia il proprio conto. Solitamente i conti per minorenni offrono interessi attivi e bassi costi di gestione.
Per quanto riguarda, invece, il conto deposito o libretto di risparmio, la gestione è affidata al genitore - o meglio - a quell’adulto che risulta essere il tutore legale del minorenne. Il tutore, quindi, sarà colui che verserà il denaro sul conto, mentre il titolare (ovvero il ragazzo minorenne) ne avrà accesso al compimento della maggiore età.
Esiste poi una terza opzione, sebbene non sia un vero e proprio conto corrente. Si tratta delle carte prepagate dotate di IBAN che possono essere utilizzate per ricevere o inviare soldi, limitatamente alle somme disponibili sulla carta. Questa soluzione è semplice e funzionale perché può essere ricaricata in base alle esigenze e usata come un bancomat per prelevare denaro.
Conto corrente per minorenni: i vantaggi
Sono molti i vantaggi che comporta l’apertura di un conto corrente per minori, a partire dal fatto che in questo modo si può insegnare anche ai più piccoli il significato del risparmio.
In secondo luogo, intestare un conto corrente o un libretto di risparmio a un ragazzo permette di effettuare un investimento su di lui in vista del futuro.
Un terzo vantaggio è dato dall’assenza di costi: i conti corrente per minorenni non prevedono spese di apertura e di gestione. Nella maggior parte dei casi l’imposta di bollo a carico della banca fino al compimento dei 18 anni.
Inoltre i genitori possono monitorare i movimenti effettuati sul conto corrente, impostare limiti oltre a quelli imposti dalle condizioni contrattuali attraverso la funzione di parental control.
Infine, al compimento della maggiore età, il figlio (o nipote) potrà gestire in piena autonomia il proprio conto corrente.
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5 ottobre 2023
Swiss Chamber, via Palestro 2 - Milano
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