Congedo parentale 2024, come cambia con la manovra e quanti giorni spettano in più

Simone Micocci

17 Ottobre 2023 - 11:34

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Congedo parentale, più soldi alle famiglie nel 2024: cosa prevede la novità introdotta dall’ultima manovra e come cambia il calcolo dei giorni e della retribuzione.

Congedo parentale 2024, come cambia con la manovra e quanti giorni spettano in più

Novità per il congedo parentale introdotte dalla legge di Bilancio 2024: nel pacchetto famiglia finanziato dalla manovra viene dato seguito a quanto fatto lo scorso anno aumentando l’importo dell’indennità percepita per un ulteriore mese di congedo parentale tra quelli già a disposizione di padri e madri lavoratori.

Ricordiamo che il congedo parentale è lo strumento di astensione facoltativa dal lavoro che da normativa viene retribuito al 30% dello stipendio. Un importo piuttosto basso, tant’è che con la scorsa legge di Bilancio il governo Meloni è intervenuto a riguardo riconoscendo un mese di congedo retribuito all’80%. Una novità che sta rappresentando un valido aiuto per le famiglie, alle quali si aggiunge quanto viene fatto con la manovra per il 2024, quando ai giorni di congedo a disposizione si aggiunge un mese retribuito al 60%.

Questa novità, che si dovrebbe applicare solamente in favore di chi il prossimo anno farà rientro dal congedo obbligatorio, rende quindi ancora più complicato il meccanismo del congedo parentale; a tal proposito, è bene fare chiarezza riguardo a quanti giorni spettano effettivamente, nonché quanto viene retribuita l’assenza, a seconda di quando è nato il figlio per il quale si ricorre al congedo.

Quanti giorni spettano a chi è rientrato dal congedo obbligatorio entro il 31 dicembre 2022

Va detto che per capire cosa spetta di congedo parentale non bisogna guardare alla data di nascita del figlio, quanto a quella in cui è terminato il congedo di maternità o paternità obbligatorio.

Ad esempio, nel caso dei lavoratori che hanno fatto rientro al lavoro entro il 31 dicembre 2022, si applica quanto previsto dalla normativa originaria, al netto quindi delle ultime novità introdotte dalle leggi di Bilancio. Ciò significa che padre e madre hanno a disposizione 10 mesi di permesso di cui godere fino al compimento dei 12 anni del figlio, elevabili a 11 mesi nel caso in cui il padre usufruisca di almeno 3 mesi di permesso, con un limite però di 6 mesi ciascuno (7 mesi nel caso del padre, 11 mesi per il genitore solo).

In questo periodo spetta il 30% della retribuzione, ma entro i seguenti limiti:

  • 3 mesi per ciascun genitore (6 mesi in totale);
  • 3 mesi ulteriori di cui i genitori possono fruire in alternativa tra loro.

In totale, quindi, sono 9 mesi di congedo parentale indennizzabili al 30% fino ai 12 anni di età del figlio, per un massimo di 6 mesi a genitore.

Quanti giorni di spettano a chi è rientrato dal congedo obbligatorio nel 2023

Ai lavoratori che hanno fatto rientro dal congedo di maternità o paternità successivamente al 31 dicembre 2022 si applica quanto previsto dalla scorsa legge di Bilancio, con la quale viene riconosciuto un mese di congedo parentale, il primo, retribuito all’80%.

Di questo ne possono fruire tanto il padre quanto la madre, anche alternativamente tra di loro, a patto di goderne entro il compimento dei 6 anni di età del figlio (oppure entro i 6 mesi dall’ingresso in famiglia nei casi di affidamento o adozione).

Va sottolineato però che la legge di Bilancio non tocca i suddetti limiti, non aggiungendo un ulteriore mese di congedo parentale: ne dispone, infatti, solamente l’aumento dell’indennità dal 30% all’80% per un mese. Ciò significa che resta valido il limite complessivo di 9 mesi di congedo parentale retribuito, di cui 6 mesi per genitore.

Quanti giorni di spettano a chi rientra dal congedo obbligatorio nel 2024

Quindi, per quanto la presidente del Consiglio abbia annunciato un “incremento di un ulteriore mese di congedo parentale” non dovrebbe essere così in quanto varrà quanto già successo nel 2023.

Nel dettaglio, con la manovra approvata dal Consiglio dei ministri in data 16 ottobre 2023, viene aumentata l’indennità del secondo mese di congedo parentale, che passa dal 30% al 60%. Ciò dovrebbe valere per chi rientra dal congedo obbligatorio nel 2024 e sempre per i figli di età inferiore ai 6 anni.

Ne risulterà quindi che questi avranno diritto a:

  • 1 mese di congedo parentale retribuito all’80% godibile in alternativa tra i genitori;
  • 1 mese di congedo parentale retribuito al 60% godibile in alternativa tra i genitori;
  • ulteriori 7 mesi di congedo parentale retribuito al 30% godibile in alternativa tra i genitori.

Si ricorda però che complessivamente ogni genitore non può superare il limite di 6 mesi di congedo retribuito. Dopodiché, superati i 9 mesi di congedo ne spetta un ulteriore mese, 2 laddove il padre abbia goduto di almeno 7 mesi di congedo, non retribuito.

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