L’UE contro la concorrenza sleale delle aziende straniere. Novità in arrivo

C. G.

17 Giugno 2020 - 16:05

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La Commissione UE contro la concorrenza sleale delle aziende cinesi in Europa: grandi novità in arrivo

L’UE contro la concorrenza sleale delle aziende straniere. Novità in arrivo

La Commissione europea ha detto basta alla concorrenza sleale delle aziende straniere nel Vecchio Continente e lo ha fatto tramite la presentazione dell’atteso libro bianco.

In quest’ultimo è stato dato ampio risalto a un problema già messo in luce da diverse economie del blocco, ossia quello delle acquisizioni e della vittoria di appalti da parte di società spesso cinesi, sovvenzionate da Pechino.

Per mettere fine a queste operazioni distorsive della concorrenza, la Commissione UE ha annunciato la prossima introduzione di diverse novità.

Commissione UE contro concorrenza sleale: le novità

L’esecutivo comunitario non ha lasciato spazio a dubbi di sorta e si è detto pronto a introdurre nuovi meccanismi volti a limitare la concorrenza sleale delle aziende straniere, le quali fanno leva sui sussidi del proprio Stato di appartenenza per acquistare società UE.

“C’è un numero crescente di casi in cui i sussidi stranieri sembrano aver facilitato l’acquisizione di società europee o distorto decisioni di investimento, operazioni di mercato, politiche dei prezzi, oppure distorto gare d’appalto a detrimento delle aziende non sussidiate”,

ha dichiarato la Commissione UE dicendosi intenzionata a sottoporre all’attenzione degli Stati membri diverse proposte per affrontare e risolvere il problema.

Tra le opzioni al vaglio l’introduzione di uno strumento di controllo del mercato (che potrebbe essere la stessa Commissione), in grado di agire su segnalazione e di mettere in luce la sussistenza o meno di sussidi esteri.

Un’altra possibile soluzione potrebbe essere quella di imporre alle società straniere che intendono acquistare in UE (e che beneficiano di sussidi nazionali) la notifica all’autorità delle proprie intenzioni. Un’ipotesi valida anche nel caso di appalti.

“Abbiamo bisogno di avere strumenti volti ad assicurare che i sussidi stranieri non distorcono il nostro mercato, proprio come facciamo con i sussidi nazionali” ha aggiunto Vestager.

La Commissione Ue, d’ora in poi, cercherà di dare una stretta alle citate pratiche anticoncorrenziali.

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