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Come diventare trader? Quanto guadagna e cosa fa

Maurizio Contini

1 Marzo 2023 - 09:37

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Come diventare trader e quanto si guadagna? Qual è il percorso di studi migliore? Vediamo cosa c’è da sapere, cosa fa un trader e suggerimenti per entrare nel settore.

Come diventare trader? Quanto guadagna e cosa fa

Un trader è un individuo che acquista e vende strumenti finanziari, per se stesso o per conto di un’altra persona o entità, con l’obiettivo di realizzare un profitto.

Diventare trader, meramente a livello operativo, non è difficile come si pensa, dal momento che per investire su un mercato finanziario è sufficiente avere un conto su broker operate online. Chiunque quindi può diventare trader, ma non tutti riescono a guadagnare con il trading online essendo profittevoli. Essere un buon trader è infatti un’impresa non da tutti e soprattutto non semplice. Riuscire a operare sul mercato ottenendo dei guadagni è una pratica piuttosto complessa.

Lo scopo di diventare un trader è ovviamente quello di trasformarlo in un lavoro e riuscire così a guadagnare ingenti somme di denaro. Per riuscire ad ottenere dei buoni risultati da questo punto di vista si deve però essere esperti della materia e avere una buona strategia.

Il pericolo per un trader è quello di perdere i propri soldi, a causa dell’apertura o chiusura di posizioni sbagliate o per non aver seguito le buone regole del money management.

Il trading online permette a tutti di investire i propri soldi, senza richieste specifiche sulla preparazione. Questa componente nel mestiere del trader è quindi molto pericolosa, dal momento che, investendo soldi propri, si rischia di non avere più i risparmi di una vita.
Vediamo di seguito come si diventa trader, quanto si guadagna e qual è il percorso di studi idoneo a questa professione.

Come diventare trader?

Per diventare dei trader professionisti ovviamente si devono effettuare degli studi specifici e soprattutto si deve avere un buon senso degli affari. Come abbiamo visto in precedenza nella casistica del broker finanziario, anche per questa figura è necessario avere una preparazione a tema economico.

Avere una laurea in Economia è senza dubbio il primo step utile per diventare un trader finanziario nella vita. Non è infatti sufficiente conoscere le teorie economiche a grandi linee, dal momento che è necessario riuscire a comprendere l’andamento del mercato.
Anche coloro che sono laureati in Matematica o in Scienze statistiche possono aspirare a diventare un trader nella vita.

Per avere una preparazione completa serve tuttavia uno studio specifico delle tecniche del trading e quindi dei metodi che servono per svolgere le analisi.
Il consiglio è quindi quello di frequentare un master che possa essere specifico in quest’area e nel frattempo cominciare ad allenarsi con le demo gratuite e a studiare sugli approfondimenti online.
Un corso completo, altamente consigliato è quello di scuola di trading, che può essere seguito anche da principianti.

Cosa fa un trader?

L’obiettivo principale di un trader è identificare opportunità di trading analizzando i trend di mercato, le notizie finanziarie e i dati economici, per poi piazzare trade in base alle proprie previsioni.
I trader possono lavorare per istituti finanziari come banche, hedge fund o società di investimento, oppure possono lavorare in modo indipendente come trader al dettaglio.
Solitamente i trader si specializzano nell’operare in determinati mercati finanziari, in base alla propria formazione, interesse o datore di lavoro.

Oltre all’operare sui mercati, i trader possono anche essere responsabili della gestione del rischio, del monitoraggio degli sviluppi del mercato e dello sviluppo di strategie di trading. Pertanto, tutti coloro che svolgono questa attività, sia come lavoro che come hobby, devono rimanere informati sulle notizie e sulle tendenze del mercato e possono utilizzare tecniche di analisi tecnica, analisi fondamentale o analisi quantitativa per prendere decisioni di trading informate. Per essere un trader di successo è fondamentale possedere anche forti capacità analitiche, disciplina e capacità di prendere decisioni rapide sotto pressione.

Trader autonomo o trader istituzionale?

I trader istituzionali lavorano per un istituto finanziario e operano con i fondi e il capitale del datore di lavoro e viene ricompensato con un mix di retribuzione e bonus. Al contrario, i trader autonomi lavorano per se stessi, utilizzando i propri fondi e mantenendo tutti i profitti.

Le principali istituzioni finanziarie hanno trading floor di considerevoli dimensioni, in cui operano i trader istituzionali, acquistando e vendendo un’ampia gamma di asset per conto dell’azienda. Ogni trader ha un limite sulla dimensione della posizione che può aprire, la scadenza massima della posizione e la massima perdita mark-to-market che può subire prima di dover chiudere la posizione. In questo caso è la società ad assumere il rischio principale e ottiene la maggior parte del profitto.

La maggior parte di coloro che fanno trading sui propri conti, invece, utilizza un broker finanziari e piattaforme di trading computerizzate e opera da casa o da un piccolo ufficio. Le loro risorse creditizie e finanziarie determinano la loro massima capacità di indebitamento, ma questi individui possono mantenere tutti i guadagni, essendo lavoratori autonomi.

La differenza tra trader e investitore

La distinzione principale tra un trader e un investitore consiste nel periodo di tempo in cui un individuo possiede un asset. I trader, infatti, spesso conservano le attività per periodi di tempo più brevi al fine di trarre profitto dalle tendenze a breve termine, mentre gli investitori in genere hanno un orizzonte temporale più lungo.

Quanto guadagna un trader?

Come per i broker gli stipendi in questo campo sono piuttosto differenti e dipendono dai capitali che muove il trader. Ovviamente è ben diverso se egli agisce per guadagnare qualcosa in più o se lo fa per mestiere.

Un trader professionista dipendente ha uno stipendio che varia a seconda delle sue responsabilità e dallo stress che deve gestire. In ogni caso i trader che lavorano per grandi istituti di credito o per dei fondi hanno uno stipendio mensile che si aggira intorno ai 5.000 euro al mese.

Questa è solo una stima generica, che può variare di molto in base all’esperienza e alle responsabilità che il trader ha. Per i trader che invece effettuano queste operazione in modo autonomo o amatoriale i guadagni dipendono da molti fattori.

Non è possibile fare una stima in questo caso dal momento che dipenderà molto da quale capitale viene investito, quali sono i rischi che si corrono e l’esperienza che si ha in questo campo.

Consigli per diventare trader

Prima di iniziare la vostra attività dovrete fare dei primi passi che vi permetteranno di impostare il vostro lavoro nel modo giusto. In primis dovrete infatti studiare in modo approfondito gli strumenti con cui si opera sul mercato e come impostare le vostre strategie di trading.
Questo è il primo modo per non perdere soldi e cominciare con il piede giusto la vostra avventura da trader.

Sarete inoltre voi stessi a decidere il tempo da impiegare nell’attività e se vorrete trasformarla in un vero e proprio mestiere, o mantenerla un semplice hobby.
In base a ciò stabilirete che tipo di strumenti finanziari utilizzare e come impostare le vostre strategie di attacco.

Un trader professionista ha ovviamente un modo diverso di operare sul mercato, dei budget differenti e una strategia strutturata in un determinato modo. Invece chi fa questo tipo di lavoro solo come un passatempo avrà un modo di operare differente, che dovrà prendere anche in esame le sue attività quotidiane e lavorative.

Il consiglio migliore che possiamo darvi è però quello di partire sempre dalle demo dei broker, dove è possibile sperimentare le strategie di investimento senza però perdere soldi reali. In queste piattaforme di prova è difatti possibile applicare le proprie strategie, ma senza investire dei soldi reali, dal momento che funzionano con soldi virtuali.

In questo modo non guadagnerete nulla, ma comunque non perdere i vostri soldi, che soprattutto nel primo periodo è un elemento molto importante.

Il broker è determinante per un trader

Le società di brokeraggio permettono ai trader di accedere ad una vasta gamma di mercati su un’unica piattaforma. L’utilizzo di un intermediario finanziario è una soluzione conveniente per i singoli investitori, che altrimenti non sarebbero in grado di negoziare direttamente su una borsa valori o merci per proprio conto.

La scelta dell’intermediario finanziario a cui affidarsi, per la propria formazione e per gli investimenti, è fondamentale: scegliere un broker regolamentato e riconosciuto a livello globale come XTB, ti permette di accedere ad una formazione completa e gratuita, oltre al beneficiare di maggiore sicurezza rispetto ad istituzioni non regolamentate.

La piattaforma XTB offre l’accesso a più di 5.800 strumenti finanziari - sia azioni ed ETF reali, sia strumenti derivati ​​di tipo CFD.

Tassazione sui guadagni da trading

Prima di intraprendere l’attività di trading, è importante informarsi sulla tassazione imposta. Ogni trader è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, anche in caso di conto trading estero soggetto al regime di dichiarazione dei redditi essendo cittadino italiano con residenza fiscale ivi.

Il conto di trading estero va sempre dichiarato, anche in caso di minusvalenza. Molti trader hanno il falso presupposto che se non hanno prelevato fondi o hanno appena effettuato un piccolo investimento, non sono tenuti a rivelare il proprio conto di trading all’estero. Tuttavia, questo non è vero e c’è il rischio di essere sanzionato a causa dei nuovi controlli automatizzati dell’Agenzia delle Entrate.

Il 26% delle plusvalenze nette e lo 0,2% del saldo IVAFE sono le due imposte primarie per un conto trading (equivalenti all’imposta di bollo italiana).

Devi sempre presentare una dichiarazione dei redditi utilizzando il quadro RW e pagare la tassa IVAFE se hai un conto di trading estero. Anche i moduli RT, RM e/o RL devono essere compilati se hai guadagnato entrate.

Ricorda sempre di considerare i rischi

Si prega inoltre di notare che le informazioni o le ricerche basate su dati storici non garantiscono prestazioni o risultati futuri. Qualsiasi opinione, ricerca, analisi, prezzi o altra informazione fornita sotto il titolo di commento generale del mercato non costituisce consiglio di investimento. I CFD sono strumenti complessi e presentano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro.

In collaborazione con XTB

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