La classifica dei Paesi più democratici del 2022

Rosaria Imparato

2 Febbraio 2023 - 16:35

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L’Economist ha pubblicato la classifica dei Paesi più (e meno) democratici dello scorso anno: l’Italia è al 34esimo posto, tra le «democrazie imperfette».

La classifica dei Paesi più democratici del 2022

È pronta la classifica dei Paesi più democratici che ogni anno viene stilata dall’Economist. Il settimanale di informazione polico-economica ha pubblicato lo studio annuale della Economist Intelligence Unit - EUI: si tratta della sezione di analisi e investigazione del gruppo The Economist.

Il Democracy Index 2022 fotografa lo stato della democrazia a livello globale, valutando 167 paesi sulla base di cinque parametri: processo elettorale e pluralismo, funzionamento del governo, partecipazione politica, cultura politica democratica e libertà civili. L’Italia si trova al 34° posto di questa classifica.

Lo stato della democrazia nel mondo nel 2022

Secondo l’analisi dell’Economist, il punteggio globale di 5,29 su dieci, in aumento di appena 0,01 rispetto all’anno precedente, rappresenta una stagnazione (e non un’inversione) della recessione democratica iniziata nel 2016. Uno dei motivi per cui ci si aspettava un rimbalzo era la revoca delle restrizioni legate alla pandemia nel 2022.

La diffusa soppressione delle libertà individuali è iniziata per proteggere le persone dal Covid-19, e ha ridotto i punteggi nel 2020 e nel 2021. Gli eventuali miglioramenti nel 2022 sono stati compensati da sviluppi negativi altrove: per esempio la Cina (che ospita quasi un quinto della popolazione mondiale), ha concluso la sua politica zero-covid solo a dicembre. Per mesi decine di milioni di cittadini sono stati rinchiusi, e il governo ha abbandonato la politica zero-covid solo dopo diffuse proteste (e dopo una risposta repressiva a queste contestazioni). Il punteggio della Cina, infatti, è sceso a 1,94 su dieci, il minimo dall’inizio dell’indice nel 2006.

Ma a registrare il declino più grande della democrazia di qualsiasi paese al mondo è stata la Russia. La Federazione russa guidata da Putin ha perso 22 posizioni, scendendo al 146esimo posto (su 167). La ferma presa della Russia sui media e la repressione dei manifestanti contro la guerra hanno contribuito a un punteggio minimo storico di 2,28.

La classifica dei Paesi più democratici del 2022

In linea con il tema generale dell’inerzia e della stagnazione, ci sono solo cinque cambi di regime categoria nel Democracy Index 2022, tre positivi e due negativi. Cile, Francia e Spagna tornano nella categoria della «full democracies», cioè «democrazia a pieno titolo», ​​principalmente grazie a un’inversione dei governi sulle misure messe in atto durante la pandemia che avevano violato le libertà dei cittadini nel 2020-21. Papua Nuova Guinea e Perù sono stati declassati, sia da una classificazione di “democrazia imperfetta” a quella di un “regime ibrido”.

Come conseguenza di questi cambiamenti, il numero delle «democrazie a pieno titolo», passa da 21 nel 2021 a 24 nel 2022, mentre scende da 53 a 48 il numero delle “democrazie imperfette” e quello dei “regimi ibridi” sale da 34 a 36. Resta invariato, a 59, il numero dei “regimi autoritari”.

La classifica dei Paesi più democratici nel 2022:

  • Norvegia;
  • Nuova Zelanda;
  • Islanda;
  • Svezia;
  • Finlandia;
  • Danimarca;
  • Svizzera;
  • Irlanda;
  • Paesi Bassi;
  • Taiwan;
  • Uruguay;
  • Canada;
  • Lussemburgo;
  • Germania;
  • Australia;
  • Giappone;
  • Costa Rica;
  • Regno Unito;
  • Cile;
  • Austria;
  • Mauritious;
  • Francia;
  • Spagna;
  • Corea del Sud.

La classifica dei Paesi continua con le democrazie imperfette:

  • Repubblica Ceca;
  • Grecia;
  • Estonia;
  • Portogallo;
  • Israele;
  • Stati Uniti d’America;
  • Slovenia;
  • Botsawana;
  • Malta;
  • Italia;
  • Capo Verde;
  • Belgio;
  • Cipro;
  • Latvia;
  • Lituania;
  • Malesia;
  • Repubblica di Trinidad e Tobago;
  • Jamaica;
  • Slovacchia.

L’Italia si trova al 34esimo posto di questa classifica, tra le «democrazie imperfette».

I paesi meno democratici del mondo nella classifica dell’Economist

Secondo il report dell’Economist la polarizzazione rimane la più grande minaccia per la democrazia in America, anche se ci sono stati due fattori che hanno aiutato il punteggio del paese a rimanere stabile a 7,85: l’affluenza alle urne storicamente alta alle elezioni di medio termine di novembre e un ampio rifiuto dei candidati che ancora negano i risultati delle elezioni presidenziali del 2020.

In America del Sud, il «pasticciato» colpo di stato del presidente del Perù (da allora estromesso), Pedro Castillo, ha indebolito una democrazia già instabile. L’indice ora classifica il governo del Perù come un «regime ibrido».

Vari colpi di stato hanno fatto scendere il Burkina Faso di 16 posizioni in classifica. I falliti tentativi di colpo di stato in Guinea Bissau, São Tomé e Príncipe e Gambia hanno contribuito alla stagnazione dei punteggi democratici dell’Africa subsahariana per il secondo anno consecutivo.

Lasciamo in allegato il report dell’Economist.

Democracy Index 2022 - The Economist (1° febbraio 2023)
Clicca qui per scaricare il report.

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# Italia

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