Chi è George Simion e cosa vuole il possibile presidente della Romania che fa paura all’Europa

Alessandro Cipolla

16 Maggio 2025 - 13:26

George Simion è il grande favorito al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Romania: la biografia e il pensiero politico del candidato di destra che non piace all’Europa.

Chi è George Simion e cosa vuole il possibile presidente della Romania che fa paura all’Europa

Chi è George Simion? Anche in Italia da tempo si parla molto di questo politico rumeno, leader del partito nazionalista di destra Aur (Alleanza per l’Unione dei Romeni) che per i sondaggi è il grande favorito del ballottaggio per le elezioni presidenziali.

Domenica 18 maggio infatti in Romania si voterà per decidere chi tra George Simion e Nicușor Dan - attuale sindaco di Bucarest, un liberale europeista - diventerà il nuovo presidente della Repubblica, un voto questo che da tempo sta attirando grandi attenzioni internazionali.

Il paradosso è che il leader di Aur neanche si voleva candidare a queste elezioni, ma ha deciso di scendere in campo dopo l’esclusione del candidato indipendente di destra Călin Georgescu che è stato indicato come suo vice in caso di vittoria.

Al primo turno Simion ha ottenuto il 41% dei voti contro il 21% di Dan, con i sondaggi che ora lo indicano come il probabile vincitore del ballottaggio di domenica.

Nei giorni scorsi il possibile prossimo presidente rumeno si è recato a Roma dove ha incontrato Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ma in Europa in molti tremano al solo pensiero di un suo successo al ballottaggio.

Simion infatti ha incentrato buona parte della sua campagna elettorale contro Bruxelles, accusata di aver orchestrato un autentico sabotaggio nei confronti di Georgescu, tanto da essere etichettato come un possibile nuovo Orban.

A preoccupare però sarebbe soprattutto la chiacchierata vicinanza di George Simion a Vladimir Putin, un problema non di poco conto per la Nato vista la posizione strategica della Romania nello scacchiere orientale dell’Alleanza atlantica.

Vediamo allora la biografia di George Simion, dando uno sguardo anche al pensiero politico del possibile prossimo presidente della Romania considerato come più vicino a Mosca che a Bruxelles.

Chi è George Simion: la biografia

Nome: George-Nicolae Simion

Data di nascita: 21 settembre 1986

Luogo: Focșani (Romania)

Famiglia: sposato con un figlio

Istruzione: laurea in Gestione Aziendale

Lavoro: politico

Partito: Aur (Alleanza per l’Unione dei Romeni)

Ruolo: deputato e candidato presidente della Romania alle elezioni presidenziali 2025

Cosa vuole George Simion

George Simion è noto per le sue posizioni ultranazionaliste e per essere il fondatore e leader del partito Alleanza per l’Unione dei Romeni, una forza di destra che alle ultime elezioni parlamentari ha ottenuto il 18% eleggendo un centinaio tra deputato e senatori.

Simion ha iniziato la sua carriera come attivista per l’unificazione della Romania con la Moldavia, fondando nel 2011 la piattaforma civica Acțiunea 2012, una coalizione di ONG che promuove questa causa.

Nel 2019 si è candidato come indipendente alle elezioni europee con lo slogan “La Grande Romania in Europa”, promuovendo l’irredentismo romeno e i diritti delle comunità romene all’estero. Nel 2020 ha co-fondato l’Aur, partito che ha ottenuto un successo sorprendente alle elezioni parlamentari, diventando una forza significativa nella politica rumena.

Simion si identifica con un nazionalismo conservatore e populista, ispirandosi al movimento MAGA di Donald Trump e al modello politico di Viktor Orbán. Riassumendo queste sono le sue idee politiche.

  • Unionismo: promuove l’unificazione della Romania con la Moldavia, considerandola un “imperativo storico”.
  • Sovranismo: pur non proponendo l’uscita dalla Nato o dall’Ue, è critico verso le politiche europee e sostiene una maggiore autonomia nazionale.
  • Politiche sociali: ha proposto la costruzione di un milione di appartamenti a prezzi accessibili e la nazionalizzazione dei servizi pubblici, nonostante il deficit fiscale del paese.
  • Relazioni internazionali: si oppone all’invio di aiuti militari all’Ucraina e ha espresso scetticismo riguardo alla minaccia rappresentata dalla Russia, proponendo una posizione di neutralità per la Romania.
  • Diritti civili: si è espresso contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso
  • Sanità: ha adottato posizioni anti-vaccino durante la pandemia di Covid.

Simion gode di un ampio sostegno tra la diaspora rumena e nelle aree rurali, mentre incontra resistenza tra le minoranze etniche e gli elettori urbani.

Come detto la sua possibile elezione preoccupa l’Unione europea e la Nato, poiché potrebbe portare la Romania verso una direzione più isolazionista e nazionalista.

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