Bonus di 1.491 euro per chi vive in affitto

Patrizia Del Pidio

5 Marzo 2024 - 07:52

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Per chi vive in affitto è possibile fruire di un bonus che può arrivare fino a 1.491 euro l’anno. Vediamo come funziona e a chi spetta.

Bonus di 1.491 euro per chi vive in affitto

Bonus per chi vive in affitto, a quanto ammonta e a chi spetta? Vivere in affitto è un onere da sostenere non sempre facile e proprio per questo motivo sono previsti importanti benefici che arrivano fino a 1.491 euro l’anno per chi paga i canoni di locazione. Si tratta delle detrazioni affitto che, però, in alcuni casi sono molto più elevate.

Si tratta di casistiche particolari che riguardano, nello specifico, chi è costretto a cambiare residenza per motivi di studio o di lavoro. In questi casi, infatti, pur possedendo una casa in cui vivere il soggetto è costretto a spostarsi per poter proseguire la propria attività lavorativa o i propri studi. In questo articolo affronteremo proprio queste agevolazioni che, in sede di 730/2024, potrebbero portare uno sconto di imposta che vale fino a 1.491 euro.

Bonus per chi vive in affitto per lavoratori

Ci sono categorie di lavoratori dipendenti che sono costretti a spostare la propria residenza per motivi di lavoro. A determinate condizioni a questi soggetti, spetta una detrazione forfettaria di importo abbastanza elevato che dipende dal numero di giorni per i quali l’immobile in affitto è stato adibito ad abitazione principale.

Nello specifico, il lavoratore che sposta la propria residenza nel comune in cui lavora o in uno vicino, spetta una detrazione pari a :

  • 991,60 euro se ha un reddito complessivo che non supera i 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro se ha un reddito complessivo compreso tra 15.493,71 euro e 30.987,41 euro.

Non basta spostare la residenza per avere diritto a questa tipologia di detrazione sull’affitto visto che il contribuente deve anche:

  • essere titolare di contratto di lavoro dipendente;
  • essere titolare di un contratto di locazione per un immobile ubicato nel comune di lavoro;
  • avere spostato la propria residenza nel comune di lavoro (o in uno limitrofo) nei 3 anni che precedono la richiesta della detrazione. In questo caso il comune di lavoro deve distare almeno 100 km dal comune in cui il lavoratore aveva la residenza in precedenza ed essere situato in una Regione diversa rispetto a quello in cui aveva la residenza.

La detrazione in questione può essere sfruttata solo per i primi tre anni a partire da quello in cui la residenza è stata trasferita.

Bonus per studenti che vivono fuori casa

Un’altra importante detrazione è prevista per gli studenti universitari che studiano fuori sede: la detrazione spetta su una spesa massima di 2.633 sui canoni di locazione. Il rimborso massimo ottenibile, quindi, è pari a 500,27 euro.

Per avere diritto alla detrazione, in ogni caso, è necessario che lo studente sia iscritto a un corso universitario in un Ateneo situato in un comune di diverso da quello di residenza e che sia distante da quest’ultimo almeno 100 chilometri.

Se a sostenere la spesa dei canoni di affitto è un soggetto a cui lo studente è a carico, la detrazione spetta a questi ultimi soggetti. La detrazione non spetta per la frequenza di master, dottorati di ricerca o corsi di specializzazione.

Bonus fino a 1.491 euro per chi vive in affitto

Di fatto, quindi, se un lavoratore che ha spostato la propria residenza per motivi di lavoro in un’altra Regione sostiene anche le spese di affitto per il proprio figlio che studia in un Ateneo che si trovo ad almeno 100 chilometri dal comune di residenza, il contribuente ha diritto a sommare le due detrazioni portando il beneficio a 1.491 euro da portare il detrazione dalle tasse nella dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo, però, che la detrazione massima di 991,60 euro per il lavoratore spetta solo per redditi compresi fino a una determinata cifra che supera di poco i 15.000 euro. Sommando a questa detrazione anche quella per l’affitto del figlio, studente fuori sede, il rischio che si potrebbe correre è quello di non avere la giusta capienza fiscale per fruire dell’intero beneficio. In questo caso il consiglio è quello di valutare se far sfruttare la detrazione per l’affitto dello studente fuori sede all’altro genitore, in caso che quest’ultimo abbia la giusta capienza fiscale.

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