Bonus agricoltura, come ottenere 784 euro per ogni ettaro di terreno

Nadia Pascale

26/05/2024

Come ottenere fino a 784 euro per ogni ettaro di terreno coltivato? Con i bonus agricoltura, sotto forma di contributi diretti bastano solo piccoli accorgimenti.

Bonus agricoltura, come ottenere 784 euro per ogni ettaro di terreno

Gli agricoltori possono ottenere fino a 784 euro a ettaro di terreno ogni anno per una particolare coltivazione. A prevedere questo bonus agricoltura è la PAC (Politica Agricola Comune) che mira a rendere il reddito dei lavoratori agricoli in linea con quello delle altre attività imprenditoriali.

Naturalmente le coltivazioni effettuate seguendo gli obiettivi della PAC sono di particolare qualità e consentono di avere un reddito dalle attività, quindi il bonus agricoltura rappresenta un qualcosa in più rispetto al reddito prodotto dalla ordinaria conduzione dell’azienda agricola.

L’economia italiana è in parte costruita sull’agricoltura e una buona fetta del settore, per importanza e per qualità, è rappresentata dall’olio extra-vergine di oliva. Questo è uno dei motivi per cui la PAC tiene in particolare considerazione questo settore che riceve diversi aiuti economici, tra cui i contributi diretti.

Ricordiamo che a questi aiuti possono sommarsi a ulteriori misure a livello nazionale e locale, per cui è bene attenzionare i vari bandi per le imprese agricole.

Ecco i bonus agricoltura che si possono ottenere, sotto forma di pagamenti diretti, per la coltivazione degli ulivi: sommando titoli base ed eco-schemi si possono ottenere 784 euro per ettaro di terreno ogni anno.

Tipologie di contributi diretti nella PAC

In base alla PAC gli olivicoltori possono ottenere 4 tipologie di aiuti all’agricoltura:

  • Titoli base;
  • pagamento accoppiato, circa 116 euro a ettaro;
  • eco-schema 2, 120 euro per inerbimento;
  • eco-schema 3, 220 euro a ettaro;
  • eco-schema 5, inerbimento con essenze apistiche 250 euro.

Il primo punto di riferimento è il Titolo base, il valore di questo è variabile, viene di fatto riconosciuto a tutti. Ci sono “Titoli alti” e “Titoli bassi”, gli uliveti godono del “Titolo alto”. Il programma PAC 2023-2027 prevede però che vi sia un allineamento dei titoli base, di conseguenza i titoli alti devono essere ridotti e i titoli bassi aumentati. La media attuale nazionale ha un valore medio è di 164,12 euro. I Titoli Pac di valore basso dovranno raggiungere 139,50 euro entro il 2026.

Bonus agricoltura: i pagamenti accoppiati per gli uliveti

Per le imprese agricole si aggiunge il pagamento accoppiato del valore di 116 euro a ettaro, viene riconosciuto agli olivicoltori per le superfici incluse nei sistemi di qualità ai sensi IIGG del Regolamento Ue n.1151/2012. Per poter ottenere questo aiuto è necessario che il produttore conservi la documentazione che attesti l’inclusione nei sistemi di qualità e che la produzione di olio di oliva derivi da superfici che insistono su terreni IIGG.

L’obiettivo del sostegno accoppiato è recuperare produttività, sostenere il reddito, favorire la competitività nel settore e aumentare l’incidenza della produzione IG, cioè DOP (Denominazione di origine protetta) e IGP (Indicazione geografica protetta).

Bonus agricoltura per Inerbimento e protezione api

L’eco-schema 2 prevede 120 euro a ettaro l’anno a fronte di operazioni di inerbimento. Queste prevedono limitati interventi, infatti, sul manto erboso non è possibile produrre azioni meccaniche, oltre lo sfalcio dell’erba, trinciatura o sfibratura, sono operazioni che non incidono sul manto erboso, ma ne regolano l’altezza e consentono di recuperare foraggio. Per ottenere tali fondi non si possono usare diserbanti chimici.

L’eco-schema 2 è alternativo al 5, quindi, non si possono ottenere entrambi e per comodità indichiamo qui anche l’eco-schema 5 non seguendo l’elenco numerico. L’eco-schema 5 consente di ottenere 250 euro per ettaro di terreno ogni anno.

In questo caso occorre inserire nella coltivazione piante di interesse apistico (nettarifere o pollinifere), seminate o spontanee. Inoltre, durante l’anno non possono essere eseguite operazioni di sfalcio, trinciatura o sfibratura per tutto il periodo dalla germinazione al completamento della fioritura.

Non possono essere utilizzati anche in questo caso diserbanti chimici. Si aggiunge il divieto di uso di altri prodotti fitosanitari durante la fioritura sia della coltura arborea sia della coltura di interesse apistico. Durante il resto dell’anno gli agricoltori devono applicare le tecniche della difesa integrata.

Sia per l’eco-schema 2 sia per l’eco-schema 5 sono previste eccezioni al divieto di uso di fitosanitari nel caso in cui sia necessario contenere, eliminare fitopatie o di parassiti (ad esempio la Xylella fastidiosa).

Tutela olivi storici, contributi fino a 264 euro

L’ eco-schema 3 mira a tutelare il patrimonio paesaggistico e storico. In questo caso il pagamento annuo è di 220 euro per ettaro di terreno. Si aggiunge un 20% per chi si trova in aree Natura 2000 o Zvn, Zone Vulnerabili da Nitrati di origine agricola) per gli oliveti tradizionali. L’importo massimo quindi è di 264 euro.

Si considerano di particolare valore paesaggistico e storico gli oliveti con una densità mediamente inferiore a trecento piante per ettaro (minimo sessanta) e quelli individuati dalla regione o provincia autonoma competente per territorio, fino a un massimo di quattrocento piante per ettaro.

Anche in questo caso l’olivicoltore deve porre attenzione agli adempimenti. Deve impegnarsi a:

  • effettuare la potatura degli alberi una volta ogni 2 anni;
  • non bruciare in loco i residui di potatura;
  • divieto di conversione della coltivazione, infittimento delle coltivazioni, coltivazioni maggiormente intensive.

Ricordiamo che per ottenere i contributi diretti PAC è necessario presentare annualmente domanda. La stessa può essere inoltrata tramite gli sportelli regionali se la Regione li ha istituiti. In caso contrario è possibile rivolgersi direttamente agli uffici territoriali di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), oppure si può inoltrare domanda tramite i CAA, Centri di Assistenza Agraria.

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