La bolletta della luce presenta spesso dei costi difficili da scovare. Facciamo chiarezza spiegando come fare per individuarli.
Fino a qualche tempo fa con i costi energetici sotto controllo leggere la bolletta era una prassi che quasi nessuno faceva. Oggi, con l’inflazione che continua a dilagare e le bollette salite alle stelle, conoscere perfettamente cosa stiamo pagando è diventato importante.
La conoscenza, in questo caso, è il primo passo per poter risparmiare. In bolletta molto spesso vengono indicati soltanto alcune voci obbligatorie come il consumo effettivo nel periodo indicato e la cifra da pagare, tralasciando però dei costi nascosti e fissi che possiamo recuperare soltanto all’interno del contratto al momento della sottoscrizione. Vediamo come leggere meglio la bolletta andando ad individuare eventuali costi nascosti.
Mercato tutelato e mercato libero
La prima distinzione da fare riguarda il mercato di riferimento. In Italia al momento esistono due tipologie di offerta per l’energia: il mercato tutelato e quello libero. La legge dice che entro 10 gennaio 2024 tutte le utenze dovranno passare al mercato libero. Ma in attesa di quella data ad oggi nel nostro paese coesistono queste due tipi di offerte. Nel mercato tutelato a stabilire il prezzo della materia prima è l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che in genere aggiorna le cifre ogni 3 mesi. Nel mercato libero invece è l’operatore a stabilire il costo della materia che può essere identico a quello stabilito da ARERA o diverso.
In alcuni casi gli operatori aggiungono al contratto anche dei servizi aggiuntivi come assistenza gratuita o bonus. In genere in bolletta, sia che siamo nel mercato libero sia che siamo in quello tutelato, oltre alla voce del costo della materia sono presenti anche i costi di trasporto, la gestione del contatore, le imposte e gli oneri di sistema. Queste ultime due voci sono obbligatorie e imposte dallo Stato, per cui sono identiche a prescindere dall’offerta che abbiamo.
A queste componenti poi si aggiunge l’eventuale canone Rai che da qualche anno è stato inserito in bolletta.
Costi nascosti in bolletta: come leggerli
Molto spesso però a far lievitare la bolletta dell’energia elettrica sono alcuni costi nascosti che non vengono inseriti tra quelli elencati ed è per questo complicato andarli ad individuare. Nel caso del mercato tutelato come detto il prezzo lo stabilisce l’ARERA. Se vogliamo conoscere l’effettivo costo dal sito ufficiale dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente è possibile scaricare un foglio di calcolo con le cifre aggiornate.
Ma ci sono altri costi che formano il prezzo complessivo per la materia energia e che non vengono elencati. Costi specificati nel contratto ma che non vengono riepilogati nella bolletta. I principali sono: il componente per il dispacciamento (PD) e i componenti di perequazione (o PPE). C’è poi una quota fissa annuale per la commercializzazione vendita (PCV) che viene aggiunta al costo della materia prima. Fino al 31 dicembre, ARERA ha stabilito un costo di 69,88 euro all’anno per il PCV, circa 5,82 euro al mese. Nel mercato tutelato ciò che sappiamo con certezza è che i costi sono fissi e decisi dall’ARERA senza margini di manovra da parte del fornitore.
Nel mercato libero la situazione è diversa perché è l’operatore a fare il prezzo e può prevedere ogni mese anche un costo fisso mensile. Anche in questo caso sulla materia prima ricadono i costi per il dispacciamento e la commercializzazione vendita che possono variare da operatore a operatore.
Richiedere la bolletta dettagliata
Per poter conoscere nello specifico tutte le voci di costo che andremo a pagare possiamo chiedere all’operatore la bolletta dettagliata. Quella che arriva di solito è una bolletta dove l’elenco dei costi è molto risicato e dove l’operatore si limita ad inserire solo il costo della materia e quelli fissi come oneri e imposte.
La bolletta dettagliata può essere disponibile, in digitale, nell’area riservata del portale online dell’operatore oppure deve essere richiesta: in ogni caso, l’operatore deve sempre fornirla all’utente. In questo modo possiamo tenere sotto controllo tutti i costi che affrontiamo per il consumo di energia elettrica.
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