È stato appena scoperto un pericoloso tentativo di truffa Facebook. Scopriamo come funziona e a cosa stare attenti per non farsi rubare i dati
Sono passati poco più di 20 anni da quando, nel 2004, Facebook è entrato nelle vite di milioni di persone. In questi due decenni in cui il mondo è cambiato, sia quello fisico che quello digitale, ma il social creato da Mark Zuckerberg continua a essere il più frequentato in assoluto.
Gli ultimi dati ufficiali parlano di oltre 3 miliardi di utenti attivi mensili. Un numero impressionante che, purtroppo, rappresenta anche un enorme bacino di potenziali vittime per hacker e criminali informatici.
Un esempio in tal senso è la truffa che in questi giorni sta colpendo decine e decine di persone e che prende di mira proprio gli account. Vediamo come funziona e come proteggere i propri dati personali.
La truffa dell’account sospeso o bloccato
La nuova truffa Facebook inizia con un messaggio privato in cui si avverte l’utente che il suo account è stato temporaneamente bloccato o addirittura in via di eliminazione definitiva per colpa di segnalazioni provenienti da altri utenti.
Un messaggio che sembra arrivare da uno degli account ufficiali di Meta, con tanto di spunta blu.
Purtroppo, si tratta di una truffa. E anche molto pericolosa. Puntando sul senso di urgenza, i criminali informatici promettono di “salvare” l’account visitando un sito esterno in cui andranno inseriti i dati e le password di accesso in vista del ripristino.
Ma, una volta forniti password e nome utente il danno è fatto. Abbiamo appena consegnato agli hacker la nostra privacy, la possibilità di accedere al nostro profilo e quella di mettersi in contatto con i nostri amici.
Cosa succede se rubano l’account
Cedere, seppur in buona fede, l’account ai cybercriminali, apre la strada a molti potenziali pericoli.
Il primo è che gli stessi truffatori provino a ricattarci per tornare in possesso delle credenziali di accesso. Il secondo è che inizino a sfruttare la nostra rete di contatti per tentare ulteriori truffe, chiedere soldi agli amici o diffondere malware di ogni tipo.
Anche in questo caso il meccanismo psicologico è molto sottile: le persone che abbiamo nei contatti si fidano di noi e probabilmente saranno più vulnerabili se il messaggio fraudolento arriva dal nostro account.
Come proteggersi dalla truffa Facebook
La prima cosa da sapere è che, per regolamento, Meta non invia mai messaggi privati relativi a pericoli per la sicurezza degli account.
Questo dovrebbe sgomberare il campo dagli equivoci e tranquillizzarci. Ma se abbiamo comunque dubbi, la prima cosa da fare è verificare il mittente dei messaggi. Se non lo conosciamo possiamo tranquillamente provvedere alla cancellazione.
La seconda cosa a cui prestare attenzione è l’indirizzo del sito a cui si viene rimandati. Se l’URL è sospetto o abbreviato, passiamo velocemente oltre.
Un’altra buona pratica è quella di guardare con sospetto ai messaggi che si presentano con il carattere di urgenza. Ansia e paura sono infatti i meccanismi su cui si basano quasi tutti i tentativi di phishing oggi conosciuti.
L’ultimo consiglio è quello di attivare il sistema di autenticazione a due fattori. È un’ulteriore protezione che renderà difficile l’accesso ai criminali, anche se riescono a rubarci le password.
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