Tangenti Eni Nigeria, assolti ad Descalzi ed ex numero uno Scaroni

Mario D’Angelo

17/03/2021

17/04/2023 - 14:28

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Assolti l’ad di Eni Claudio Descalzi e l’ex numero uno Paolo Scaroni, nell’ambito del processo sulla presunta tangente Eni-Shell alla Nigeria.

Tangenti Eni Nigeria, assolti ad Descalzi ed ex numero uno Scaroni

Il fatto non sussiste. Con questa motivazione il tribunale milanese ha assolto tutti e 15 gli imputati coinvolti nel processo Eni Nigeria, compresi l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, il suo predecessore, adesso presidente del Milan, Paolo Scaroni, e l’ex ministro del petrolio nigeriano Dan Etete. L’avvocata di Descalzi, Paola Severino, ha detto che al suo cliente “è stata finalmente restituita la sua reputazione professionale e a Eni il suo ruolo di grande azienda”. Il processo è durato per oltre tre anni.

Con le assoluzioni, non ci sarà alcun risarcimento per il governo nigeriano, che era parte civile al processo.

Presunta tangente Eni Nigeria, assolti i 15 imputati

La sentenza di assoluzione è stata emessa dai giudici Marco Tremolada, Mauro Gallina, Alberto Carboni della settima sezione penale del tribunale di Milano. Il pronunciamento è arrivato dopo sei ore di camera di consiglio. Si attendono ora le motivazioni, che saranno depositate entro 90 giorni.

Al centro del dibattimento v’era la presunta tangente da 1,092 miliardi di dollari che, per l’accusa, era stata versata da Eni e Shell Foundation per aggiudicarsi la licenza di esplorazione del giacimento petrolifero offshore Opl24. L’ipotesi avanzata dall’accusa, però, alla fine è stata giudicata “inconsistente”.

Il pm Sergio Spadaro e l’aggiunto Fabio De Pasquale avevano chiesto 8 anni di reclusione per Scaroni e Descalzi e 10 anni per Etete. Eni e Shell, invece, avrebbero dovuto pagare una sanzione di 900mila euro ciascuna oltre a subire la confisca in solido con tutti gli imputati del valore della presunta tangente.

Siamo molto contenti. La centralità del dibattimento in questo caso si è riconfermata. La tesi della pubblica accusa è stata verificata in un dibattimento che è durato tre anni ed evidentemente è stata ritenuta non fondata, cosa che noi abbiamo sempre ritenuto”, ha detto il legale di Scaroni, Enrico de Castiglione.

Oltre all’ex numero uno Scaroni e a Descalzi, che all’epoca era direttore generale di Exploration&Production, sono stati assolti anche Roberto Casula (ex responsabile del gruppo per l’Africa sub-sahariana), Vincenzo Armanna (ex manager Eni), Ciro Antonio Pagano (manager della controllata Eni in Nigeria, Nae), Dan Etete (ex ministro nigeriano), il “faccendiere” Luigi Bisignani, Gianfranco Falcioni (ex viceconsole in Nigeria e imprenditore), il russo Ednan Agaev, l’ex presidente di Shell Malcom Brinded, e gli ex dirigenti della compagnia olandese Peter Robinson, Guy Jonathan COlgate e John Coplestone.

Anche le due società, Shell Foundation e Eni, sono state assolte. Condanne a 4 anni di reclusione soltanto per i presunti mediatori, Obi Emeka e Gianluca Di Nardo.

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