Il Parlamento è chiamato a pronunciarsi sulla petizione contro i vitalizi per i parlamentari condannati in via definitiva.
Stretta finale sul provvedimento che dovrebbe abolire il vitalizio per i parlamentari condannati in via definitiva.
Dopo anni di rinvii, sembra dunque arrivato il “grande giorno”: una vera e propria svolta che tanti italiani aspettavano da tempo.
Oggi, alle ore 13.30, il Parlamento deciderà se accogliere o meno la proposta promossa dall’iniziativa congiunta di Libera e Gruppo Abele.
Grazie al sostegno del portale web Change.org, le due associazioni hanno raccolto più di 500.000 firme, per la petizione #stopvitalizio ai politici condannati.
L’istanza sottolinea la necessità di negare il privilegio ai parlamentari condannati in via definitiva per gravi reati, come mafia e corruzione. In particolare, si fa riferimento alla violazione dell’articolo 54 della Costituzione, secondo il quale ’il mandato istituzionale va assolto con disciplina e onore’.
Le firme raccolte sono state direttamente consegnate a Laura Boldrini e Pietro Grasso, rispettivamente presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.
Attraverso una nota congiunta, i due fanno sapere che la petizione ’sarà formalmente sottoposta in contemporanea, agli organi competenti dei due rami del Parlamento’.
In realtà, non è la prima volta che la politica medita sull’eventualità di abolire il vitalizio per chi ha subito una condanna, ma in più di un’occasione la discussione si è arenata, adducendo come scuse problematiche legate a questioni di natura tecnica.
Questa volta, tuttavia, il traguardo sembra essere davvero ad un passo.
Ne è convinto Enrico Fontana, coordinatore nazionale di Libera:
"La preoccupazione ora è proprio quella di raggiungere i numeri necessari negli uffici di presidenza. So che molti di loro ancora non hanno preso una posizione ufficiale sul punto, ma sono ottimista.
Come potrebbero giustificare davanti ai cittadini-elettori una scelta contraria? Grasso e Boldrini poi, ci sembrano davvero determinati ad andare avanti".
Fontana, inoltre, ha annunciato per oggi una manifestazione in piazza Montecitorio, promossa proprio da Libera e Gruppo Abele.
Ad oggi, godono del vitalizio numerosi onorevoli condannati in via definitiva per i reati più disparati: sul ’libro paga’ dello Stato risultano politici coinvolti in crimini mafiosi, corruzione o ricettazione; travolti da scandali datati come Tangentopoli, o da quelli più recenti come gli appalti concessi per l’Expo.
Una risposta positiva da parte del Parlamento, potrebbe porre fine a questa situazione grottesca, togliendo dall’imbarazzo il Parlamento stesso.
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