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Spread Btp-Bund a 155 punti base. Prosegue il rally dei bond europei
giovedì 24 aprile 2014, di
La caccia ai bond europei sembra non conoscere soste. Ieri lo spread Btp-Bund è sceso sotto 155 punti base, con il rendimento del titolo di stato decennale italiano ormai prossimo a raggiungere la soglia psicologica del 3%. Nell’ultima asta del Tesoro di fine marzo i tassi sui Btp a dieci anni hanno registrato il minimo più basso di sempre sotto il 3,3%, ma sul mercato secondario continuano a evidenziare un trend discendente costante. La curva dei rendimenti in Europa si sta sempre più schiacciando: la tendenza non riguarda soltanto Italia e Spagna, ma anche i paesi dell’eurozona più in difficoltà come la Grecia e il Portogallo.
Dopo ben quattro anni di assenza, qualche giorno fa Atene è tornata sul mercato dei capitali finanziandosi autonomamente con l’emissione di un bond quinquennale a un tasso inferiore al 5% (nell’estate del 2012 si viaggiava intorno al 20%). Ieri è stata la volta del Portogallo, che ha piazzato con successo bond decennali per 750 milioni di euro a un tasso del 3,5752%. Per Lisbona si è trattato del primo collocamento di titoli di stato dal salvataggio pari a 78 miliardi di euro orchestrato poco meno di 4 anni fa dalla troika (Ue-Bce-Fmi). Lo scorso febbraio i bond decennali portoghesi, collocati per via sindacato, avevano evidenziato tassi decisamente più alti al 5,112%.
Secondo gli esperti di Rabobank lo spread tra i bond portoghesi e i bond tedeschi con scadenza decennale potrebbe ben presto scendere sotto 200 punti base dai 212 punti attuali. Gli investitori stanno apprezzando i progressi di Lisbona, che ora punta a uscire dal programma di aiuti della troika. I bond del Portogallo e della Grecia sono diventando sempre più attraenti, grazie agli elevati rendimenti che è ancora possibile spuntare sulle scadenze a breve-medio periodo. Gli investitori internazionali puntano sul rilancio dei due paesi, nonostante siano ancora alle prese con problemi strutturali delle proprie economie. La Grecia è comunque riuscita a centrare un surplus primario di 1,5 miliardi di euro, superiore alle aspettative della stessa Ue.