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Salvini, accordo vicino con Berlusconi: “Però no a gente come Alfano, Tosi e Cuffaro…”

lunedì 7 agosto 2017, di Alessandro Cipolla

Matteo Salvini conferma la propria disponibilità a stilare un programma condiviso assieme a Forza Italia, a patto però che Silvio Berlusconi non abbia intenzione di aggregare nella coalizione di centrodestra vari impresentabili e chi se ne è andato per sostenere il governo.

In questo torrido inizio di agosto Matteo Salvini, intervistato dal Corriere della Sera, fa capire che nonostante la pausa estiva le trattative politiche non si fermano, con settembre che sarà il mese dove tutti i partiti dovranno scoprire le proprie carte.

Convinto che alla fine la legge elettorale non cambierà, nonostante che Berlusconi continui a nutrire speranze a riguardo, il leader della Lega Nord ha ribadito la propria volontà di presentarsi alle prossime elezioni in un unico listone assieme a Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Oltre a un programma condiviso, altri due sono i punti fondamentali per Salvini affinché questa alleanza si realizzi: non allargare le maglie della coalizione a soggetti politici sgraditi e, in caso di vittoria elettorale, il premier sarà del partito che ha preso più voti.

Salvini e l’alleanza con Berlusconi

Settembre sarà il mese fatidico per capire che centrodestra sarà alle prossime elezioni. Terminata la pausa estiva, Matteo Salvini assieme a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni si andranno a sedere attorno a un tavolo per cercare di stilare un programma comune.

Un impegno questo che Salvini definisce possibile, in quanto le vedute di Forza Italia su alcuni temi centrali sono vicine a quelle della Lega Nord, anche se non mancano alcuni punti dove le idee sono differenti.

Vedo che Berlusconi sta ragionando sulla Flat tax, su posizioni diverse in rapporto all’Europa, sull’immigrazione ho sentito cose chiare. Certo, non ho capito il voto di Forza Italia a favore dei vitalizi e di questa ridicola missione in Libia con due navi, ma fa niente…

Dopo il successo nelle elezioni amministrative di giugno, Salvini quindi è pronto a riproporre quel modello di centrodestra, stoppando però ogni ingresso nella coalizione di personaggi a lui poco graditi.

Alle Amministrative gli elettori hanno parlato chiaro. Abbiamo vinto in tali e tanti Comuni che il messaggio è arrivato inequivocabile. A Berlusconi dico di non guardare indietro, che c’è la possibilità di cambiare e di vincere. Vincere, certo, ma non a tutti i costi. [...] Raccattare tutte le “varie ed eventuali” non serve: Alfano, Tosi, Cuffaro, quelli lasciamoli dove stanno. Si vince con la dignità e la coerenza.

Anche guardando gli ultimi sondaggi elettorali, il segretario del carroccio percepisce concreta la possibilità per il centrodestra di riuscire a raggiungere alle prossime elezioni la fatidica soglia del 40%, che garantirebbe il premio di maggioranza e un’ampia governabilità.

Quanto alla questione del leader della coalizione, Salvini ha ribadito che nel caso il futuro premier dovrà essere espressione del partito che ha preso più voti, proponendo così una sorta di sfida interna con Forza Italia.

Lo snodo della Sicilia

Il prossimo 5 novembre si terranno le elezioni regionali in Sicilia. Grande favorito è il Movimento 5 Stelle, dato in testa da tutti i sondaggi, ma nel centrodestra c’è la convinzione che uniti si può ribaltare il pronostico.

Fratelli d’Italia e Noi con Salvini da tempo hanno individuato in Nello Musumeci il loro candidato, mentre Silvio Berlusconi continua a trattare con Angelino Alfano, visto che Alternativa Popolare è molto forte nell’isola.

Quello che Salvini teme è che un accordo con Alfano in Sicilia possa essere una sorta di anticamera per un ritorno del ministro degli Esteri nel centrodestra, eventualità questa che il carroccio non prenderebbe neanche in considerazione.

Più che un accordo sul programma, la sensazione è che per dar vita a un centrodestra unito alle prossime elezioni debbano cadere le ultime perplessità da parte di Silvio Berlusconi , che al momento continua a trattare su più fronti.

Da una parte c’è la convinzione che alleandosi con Lega Nord e Fratelli d’Italia si possano vincere le elezioni, ma dall’altra c’è il rischio di finire in un ruolo subordinato al carroccio vista la grande crescita di Salvini.

Se potesse scegliere, con ogni probabilità Berlusconi andrebbe a optare per un governo dalle larghe intese con il più affidabile Partito Democratico di Matteo Renzi, ma al momento stando ai sondaggi mancherebbero i numeri.

A tal proposito Matteo Salvini sembrerebbe dimostrare molta pazienza a riguardo, visto che anche la Lega potrebbe avere in serbo anch’essa un piano B: un governo con il Movimento 5 Stelle, eventualità questa che per Berlusconi sarebbe un incubo.

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