Russia, è allarme inflazione. Ripresa a rischio?

Pierandrea Ferrari

3 Giugno 2021 - 15:37

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Gli stimoli anti-Covid messi a punto da Putin e dai vertici del Cremlino stanno surriscaldando l’economia russa, con l’inflazione a maggio a +5,9% su base annua. Un potenziale “ostacolo alla crescita economica” secondo la numero uno della Banca centrale Elvira Nabiullina.

Russia, è allarme inflazione. Ripresa a rischio?

La ripresa economica in Russia è a rischio. Tutta colpa di quella inflazione esacerbata dagli stimoli anti-Covid di Putin e dei vertici del Cremlino, ma anche dalla sforbiciata al tasso di interesse da parte della Banca centrale – sceso ad un minimo del 4,25%, poi aumentato al 5% - e dalla grande corsa dei prezzi dei generi alimentari su scala globale.

Dopo aver rallentato ad aprile, +5,5%, l’inflazione su base annua è infatti salita a maggio a +5,9%, in un trend che secondo Elvira Nabiullina, numero uno della Banca centrale, potrebbe trasformarsi in “un ostacolo alla ripresa economica”.

Russia, è allarme inflazione. Ripresa a rischio?

Del resto, Nabiullina, che ha parlato stamattina in occasione del St.Petersburg International Economic Forum (SPIEF), non crede che la pressione inflativa in Russia sia “temporanea”, e quindi ascrivibile perlopiù alla ripartenza dell’economia, ma che piuttosto sia legata “ad altri fattori persistenti, in buona parte monetari”.

Una tesi corroborata anche dal ministro delle Finanze, Anton Siluanov, che parlando alla platea dello SPIEF ha affermato: “Se continuiamo ad aumentare la spesa, che cosa otteniamo? Un surriscaldamento dell’economia. Gli effetti sono già visibili, come la crescita dell’inflazione”.

L’inflazione russa, al momento, supera abbondantemente il target fissato dalla stessa Banca centrale, al 4%, e finirà con ogni probabilità sul tavolo della prossima riunione dei banchieri centrali della Federazione prevista per l’11 giugno.

Gli analisti si attendono un incremento del tasso di interesse di almeno 25 punti base, dal 5% corrente al 5,25%, con Nabiullina che ha tuttavia già accennato al “rischio di vedere una inflazione molto elevata per diversi mesi”.

Crescita iniqua in Russia

Un’altra gatta da pelare, per la Banca centrale, è quella relativa agli squilibri della crescita, che pure c’è: secondo l’ultimo bollettino, infatti, l’economia è rimbalzata ancora nel secondo trimestre dell’anno e il Pil – inflazione permettendo – potrebbe raggiungere i livelli pre-pandemia già nel corso dell’estate.

Tuttavia, come sottolineato dagli stessi analisti della Banca centrale, “la crescita è iniqua. Le industrie con focus sull’export e il settore dei servizi si stanno riprendendo da mesi ad un ritmo ben superiore alla media nazionale”.

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