Referendum eutanasia legale: come, dove e quando firmare

E. C.

9 Luglio 2021 - 22:42

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Quello dell’eutanasia è un tema preso a cuore da molti. Ebbene, il referendum è ora possibile in Italia: ecco come fare per firmare e dove e quando farlo.

Referendum eutanasia legale: come, dove e quando firmare

Al via per i referendum days per l’eutanasia legale: in tutta Italia si raccolgono firme e tanti sono gli influencer e i personaggi dello spettacolo che aderiscono all’iniziativa, primo fra tutti Fedez, ma anche Vasco e Maurizio Costanzo.

Oltre a influencer e personaggi pubblici, anche più di 8.000 volontari si sono attivati e messi a disposizione dell’iniziativa: pare che i referendum days vedano come ostacolo solo la classe politica.

Comunque, ad oggi, c’è ancora bisogno di tanta partecipazione da parte di tutti gli italiani perché si realizzi il referendum: ecco come fare per aderire, dove poter firmare e le date.

Quante firme servono “per essere tutti liberi, fino alla fine”

Perché il referendum vada avanti serve raccogliere almeno un numero pari (o anche superiore) a 500mila firme in tutta la penisola italiana. Queste 500mila firme sono necessarie entro il 30 settembre per poter indire il voto del popolo sull’eutanasia legale attraverso il mezzo democratico del referendum.

Il promotore che si colloca alla base di tutta l’iniziativa è l’Associazione Luca Coscioni, ma l’intero appoggio dell’opinione pubblica, degli influencer e di molti personaggi della TV, dello spettacolo e dello sport c’è ed è viva e attiva anche nel mondo del web.

Il motto sponsorizzato dall’iniziativa per far comprendere l’importanza della firma, è connotativo dell’essenza del gesto e coglie dritto il punto della corsa al referendum: se l’eutanasia fosse legale “non aumenterebbero le morti, ma diminuirebbero le sofferenze”.

Quando si può firmare e dove si può aderire all’iniziativa per l’eutanasia legale

La data utile per poter firmare per il referendum e aderire all’iniziativa va da oggi fino al 12 luglio 2021. In tutta l’Italia sono state allestite delle postazioni create per l’occasione, tra tavoli, studi di avvocati e notai e anche uffici comunali.

Tutte le sedi in cui è possibile firmare sono state tracciate e mappate sul sito www.referendum.eutanasialegale.it, dove si può trovare in modo facile il punto più vicino alla nostra abitazione per andare a firmare.

Si può anche essere utili e diventare attivisti

Sempre sul sito ufficiale dedicato, c’è una sezione apposita per chi voglia attivarsi come volontario e prendere parte attiva alla corsa verso il referendum.

Le possibilità sono diverse e riguardano più gradi di coinvolgimento. Si può, infatti, sia partecipare a un tavolo organizzato da altre persone sia mettere in azione la gestione di un intero tavolo. In alternativa, si può anche partecipare semplicemente invitando tutti i contatti a firmare.

Per chi fosse a favore dell’iniziativa e pronto sostenitore, si può anche dare aiuto per la campagna per il referendum in maniera diversa e, in particolare, con una donazione (anche piccola) di qualsiasi importo, sempre ed esclusivamente attraverso il sito ufficiale.

Perché firmare per il referendum sull’eutanasia legale

Quello dell’eutanasia è un tema sentito e preso a cuore da molti. Una sezione del sito ufficiale è dedicata anche a questo: perché firmare per portare a referendum la legalizzazione dell’eutanasia. Non per forza bisogna essere a favore, ma qualora il tema ci toccasse, sarebbe utile prendere parte attiva nell’azione.

Si tratta di un dibattito che in Italia va avanti da molti anni e che ha come fulcro cardine il poter essere interamente padroni della nostra vita biologica. In questo modo, si potrebbe impedire che siano gli altri a decidere per la nostra vita o la nostra morte, in caso di impossibilità decisionale.

L’iniziativa sta già iniziando a raccogliere il grande entusiasmo che c’è da parte di tutta la popolazione italiana e in tutta Italia si stanno creando code sempre più lunghe davanti ai tavolini disposti per firmare e aderire. Le persone sembrano quindi essere favorevoli all’idea che si arrivi al referendum, ma per raggiungere il traguardo del numero necessario (500 mila firme) manca ancora molto.

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