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Quotazione oro: quali scenari dopo la riunione della BCE?
venerdì 27 ottobre 2017, di
L’estensione del quantitative easing da parte della BCE ha provocato una reazione al ribasso non solo per l’euro, ma anche nei confronti dell’oro, che ha visto la sua quotazione perdere valore repentinamente. Gli investitori si sono infatti riversati sul dollaro, vista la debolezza della sua principale concorrente. Alle ore 9 il prezzo dell’oro è intorno ai 1265$ l’oncia, il supporto a 1260$ è quindi molto vicino.
La quotazione dell’oro soffre la forza del dollaro
Dopo la riunione della BCE, dove è stata decisa l’estensione del quantitative easing a un ritmo di 30 miliardi di euro al mese fino al settembre 2018, la quotazione dell’oro ha subito gli stessi effetti dell’euro, deprezzandosi repentinamente.
I trader hanno infatti scommesso in grandi volumi sul dollaro, portando il suo indice, che segue l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei valute, a guadagnare lo 0,80% in una giornata, a svantaggio di questa materia prima che è scambiata direttamente con la moneta americana.
Gli scenari futuri per l’oro non sono dei migliori, in quanto la Fed potrebbe entro la fine dell’anno annunciare l’aumento dei tassi di interesse e portare il dollaro a nuovi apprezzamenti.
Quotazione oro: supporto a 1260$
Il prezzo dell’oro viaggia intorno ai 1265$ nella mattinata del 27 ottobre, trovandosi a pochissima distanza dal supporto posto a 1260$ (61,8% del ritracciamento fibonacci), toccato lo scorso 6 ottobre.
L’oro, che aveva tentato una risalita dopo aver raggiunto il suo minimo mensile, non è riuscito a superare i 1306$ (16 ottobre) e ha iniziato una discesa graduale fino al momento in cui si scrive.
Sul lungo periodo il prezzo dell’oro vive un trend crescente a partire dal 10 luglio (1205$), raggiungendo il suo massimo l’8 settembre (1357$). In seguito alla crisi missilistica nordcoreana la il prezzo della commodity è lentamente sceso fino a toccare il 6 ottobre supporto citato poco prima.
Sotto questo valore il trend rialzista sarebbe duramente a rischio e il prezzo della materia prima potrebbe perdere valore ulteriormente.
I valori da tenere in considerazione al ribasso sono quindi i minimi toccati precedentemente, che metteremo fra parentesi per una maggiore chiarezza:
1260$ (6 ottobre) - 1251$ (8 agosto) - 1235$ (20 luglio) - 1205 (10 luglio)
Per quanto riguarda il movimento rialzista abbiamo le seguenti resistenze, tenendo in considerazione i ritracciamenti fibonacci, come mostrato dall’immagine:
1281$ (50%) - 1299$ (38,2%) - 1321$ (23,6%)
