Prezzo oro in calo a causa del dollaro: possibilità di nuovi minimi?

Lorenzo Baldassarre

06/11/2017

Il prezzo dell’oro è sceso notevolmente a causa dei dati positivi americani di venerdì 3 novembre che hanno spinto il dollaro al rialzo. 1262$ supporto fondamentale.

Prezzo oro in calo a causa del dollaro: possibilità di nuovi minimi?

Il prezzo dell’oro ha subito un deprezzamento dopo la pubblicazione dei dati americani sul lavoro, che sono risultati del tutto positivi per l’economia statunitense. Questi hanno rafforzato il dollaro a danno anche della quotazione XAU/USD, che ha perso valore in modo repentino. Il supporto da tenere in considerazione è 1262$, la rottura di quest’ultimo potrebbe provocare un forte ribasso.

Prezzo oro: Il trend è crescente. Supporto a 1262$

Il prezzo dell’oro vive un movimento ribassista dall’8 settembre 2017, in quei giorni la tensione per la minaccia nordcoreana era molto alta, susseguita da alcuni test missilistici. Come prima reazione gli investitori dirottarono il proprio denaro sull’oro, considerato bene rifugio per eccellenza, portandolo a un valore pari a 1357$.

Da quel giorno la quotazione dell’oro ha iniziato un’inversione che l’ha portata fino a 1260$, dato registrato il 6 ottobre. Il valore della materia prima è poi risalito fino a 1306$ (16 ottobre) e ha infine effettuato un rimbalzo portandolo in area 1265$, molto vicino al minimo degli ultimi due mesi.

La quotazione XAU/USD è sul lungo periodo, però, dal 10 luglio su un trend crescente, che non è stato ancora annullato, dato che il supporto posto a 1262$ non è stato mai bucato di netto sul grafico daily. Ovvero a fine giornata mai il prezzo dell’oro si è trovato sotto tale soglia.

Le previsioni: possibili nuovi minimi o rimbalzo?

La possibilità che il supporto a 1262$ possa essere superato è da tenere in considerazione, in tal caso la quotazione dell’oro potrebbe perdere valore repentinamente e raggiungere valori che non conosceva dalla scorsa estate.

I valori da tenere in considerazione sarebbero dunque i seguenti, inserendo tra parentesi l’ultima data in cui il prezzo dell’oro ha raggiunto queste quote:

1252$ (8 agosto) - 1244$ (26 luglio) - 1235$ (20 luglio)

Un rimbalzo sul supporto a 1262$ è anch’esso del tutto probabile e non possiamo escluderlo. Innanzitutto questo valore corrisponde al 61,8% del ritracciamento fibonacci, quindi potremmo immaginare che il prezzo dell’oro possa andare a toccare gli altri livelli di questa analisi matematica, dunque:

1280$ (50%) - 1298$ (38,2%) - 1320$ (23,6%)

I dati americani incidono sul valore della materia prima

Venerdì 3 novembre il dollaro ha effettuato un forte apprezzamento in seguito alla pubblicazione dei dati sul lavoro.

La disoccupazione è scesa dal 4,2% al 4,1%, andando a sorprendere gli analisti, che non si aspettavano questo calo.

I tanto attesi non farm payroll hanno segnato un aumento di 261.000 buste paga, che hanno generato un iniziale deprezzamento del dollaro, per via della delusione dell’aspettativa di un aumento di 310.000 unità. Nel giro di pochi minuti il dollaro ha iniziato ad apprezzarsi perché, molto probabilmente, i trader non hanno considerato questo dato così deludente, dando più risalto al calo della disoccupazione.

L’indice ISM non manifatturiero ha invece dato la spinta necessaria al dollaro per rafforzarsi e all’oro, di conseguenza per indebolirsi. La commodity currency è passato quindi da 1278$ a 1269$ in poco più di un’ora.

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