Perché il Giappone è una bomba ad orologeria?

Qual è il paese con il debito pubblico più alto del mondo? Non gli Stati Uniti, non la Grecia, non l’Italia, bensì il Giappone. Ebbene, se preoccupa il rapporto debito/pil dell’Italia al 120%, cosa dire del 230% del Giappone? Il paese del Sol Levante ha anche un deficit al 10% del pil, lo stesso che aveva più o meno la Grecia quando entrò in crisi nel 2010 anche se mostrava ancora un rapporto debito/pil inferiore al 150%.

Finora il mercato ha considerato la valuta di Tokyo come porto sicuro, non avendo grandi alternative tra le grandi potenze economiche mondiali. Il Regno Unito è in declino da anni, la Germania è ancorata all’euro, la Svizzera prova a bloccare l’ascesa del franco, la Cina non lascia fluttuare liberamente lo yen. Così le valute rifugio restano sempre dollaro americano e yen giapponese.

Il rendimento del JGB decennale è ancora inferiore allo 0,8%, mentre quello italiano è al 5% circa. Uno spread superiore ai 480 punti base. Il mercato forse si sta sbagliando sul Giappone e le agenzie di rating sono già intervenute con alcuni downgrade. Nel maggio scorso Fitch ha tagliato il rating ad "A+" con outlook negativo.

Il Giappone, però, presenta ancora alcuni punti di forza importanti. Innanzitutto la capacità di esportare e di avere un sistema fiscale funzionante e credibile agli occhi degli investitori. Poi la possibilità di monetizzare il debito e soprattutto controllare l’elevato debito pubblico, in quanto il 90% è in mano ai giapponesi stessi.

Per ora il mercato sta risparmiando il Giappone concentrandosi sull’Europa e in parte sugli Stati Uniti. In futuro, il paese del Sol Levante potrebbe risvegliarsi in una situazione clamorosamente capovolta, come accaduto ad esempio nei primi anni ’90 dopo lo scoppio della bolla azionaria e immobiliare nel 1990. Il Giappone rischia di mandare sul lastrico un intero paese e di contagiare l’intera economia mondiale.