Pensione anticipata, quando è possibile con 30 anni di contributi?

Lorenzo Rubini

3 Giugno 2021 - 16:13

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Non sempre è possibile anticipare il pensionamento. In alcuni casi, però, bastano anche 30 anni di contributi.

Pensione anticipata, quando è possibile con 30 anni di contributi?

In alcuni casi specifici il pensionamento anticipato è possibile anche con soli 30 anni di contributi ma bisogna appartenere ad uno dei profili tutelati dalla normativa che ha introdotto l’Ape sociale.

Rispondiamo ad un lettore di Money.it che ci scrive:

“Salve, mia moglie attualmente ha 62 anni compiuti a gennaio, avendo 29 anni di contributi chiede se potrebbe già andare in pensione con le attuali leggi, oppure al raggiungimento dei 30 di contributi che avverrà nel mese di settembre 2021. Grazie”

Pensione anticipata con 30 anni di contributi

L’unica pensione, oltre a quella di vecchiaia, che permette il pensionamento con 30 anni di contributi è l’Ape sociale che, però congiuntamente al requisito contributivo chiede anche di aver compiuto almeno 63 anni di età.

A sua moglie, quindi, non basta raggiungere i 30 anni di contributi per poter accedere al pensionamento ma deve attendere anche di compiere i 63 anni. Purtroppo, però, l’Ape sociale resta in vigore con l’attuale proroga solo fino al 31 dicembre 2021, permettendo di fatto l’accesso solo a coloro che sono nati entro il 31 dicembre 1958.

Sua moglie, compiendo i 63 anni solo a gennaio 2022, quindi, non rientra nella possibilità di accedere con l’attuale Ape sociale ma deve sperare in una proroga che permetta l’accesso almeno fino al 2022 (in ogni caso si tratta di una ipotesi di cui si sta discutendo).

Inoltre, se anche dovesse esserci la proroga alla misura sua moglie potrebbe accedere al pensionamento al compimento dei 63 anni solo se rientra in uno dei profili di tutela previsti dalla normativa, ovvero:

  • disoccupato involontario che ha terminato di fruire della Naspi spettante da almeno 3 mesi (se disoccupato per scadenza contratto a termine è necessario anche aver, nei 36 mesi precedenti la disoccupazione, almeno 18 mesi di contratto subordinato);
  • invalidi con percentuale pari o superiore al 74%;
  • lavoratore che al momento della richiesta di pensione si prenda cura da almeno 6 mesi di un familiare convivente con handicap grave ai sensi della legge 104/1992.

Se non ci sarà la proroga all’Ape sociale o se sua moglie non rientra in nessuno dei profili sopra descritti l’unica possibilità di pensionamento rimane quella di vecchiaia al compimento dei 67 anni.

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