La storia di George Soros: come ha fatto a diventare così ricco?

Jacqueline Facconti

01/01/2018

02/01/2018 - 08:46

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Uno dei trenta uomini più ricchi del mondo, George Soros è un magnate, un finanziatore ed un attivista di origini ungheresi naturalizzato cittadino statunitense, filantropo e nemico dei conservatori. Come ha fatto a diventare così ricco? Scopriamolo in questa guida.

La storia di George Soros: come ha fatto a diventare così ricco?

La sua affascinante e strabiliante ascesa economica e sociale, la sua capacità di essere uno dei più importanti magnati sul Pianeta e, al contempo, un filantropo, rendono interessante ripercorrere la storia biografica di George Soros.

Avverso ai Governi nazionalisti, Soros è stato accusato di aver finanziato e guidato tutti i colpi di Stato degli ultimi 25 anni, è stato uno dei principali artefici della caduta dell’Unione Sovietica e ha messo “in ginocchio” interi sistemi economici a causa delle sue “spericolate” speculazioni finanziarie.

Nonostante questa presentazione non troppo “rosea”, George Soros è ben conosciuto per essere uno dei trenta uomini più ricchi sulla faccia della Terra e si stima che abbia un patrimonio netto di 25,2 miliardi di dollari.

Questa guida si propone di ripercorrere la storia biografica di Soros e di capire meglio come ha fatto a diventare così ricco.

Chi è Soros? Quali sono le sue origini?

Nato nel 1930 a Budapest da una famiglia di origini ebraiche, Soros dopo aver sopravvissuto all’occupazione nazista ungherese emigra in Inghilterra.

Qui si laurea alla London School of Economics e consegue un Master in Filosofia, successivamente trova difficoltà a reperire un posto di lavoro. Lo stesso Soros racconta di aver «fatto un gran numero di lavori, finendo per vendere souvenir nei resort di mare, e ho pensato, non è proprio quello che so fare meglio. Così ho scritto a tutti i direttori di tutte le banche commerciali di Londra, ricevendo solo una o due risposte, e alla fine è così che ho avuto un lavoro in una banca commerciale».

Double Eagle e Soros Fund Management: il riscatto

Nel 1969, dopo aver fatto gavetta in varie banche commerciali, Soros insieme a Jim Rogers, fonda il primo Hedge fund Double Eagle, con sede a Curaçao (nelle Antille Olandesi) con una dotazione finanziaria di quattro milioni di dollari di capitale da parte degli investitori e di 250.000 dollari a titolo di patrimonio personale.

Ribattezzato Quantum Fund, il suo primo hedge fund viene ricordato dallo stesso Soros come la principale impresa in cui ha ricoperto la carica di consulente; inoltre, ciò gli ha permesso di passare dai 12 milioni di dollari iniziali a 25 miliardi di dollari (nel 2011).

L’inizio delle speculazioni

Come già anticipato in premessa, Soros è noto come l’uomo che si è arricchito mettendo in atto una serie di speculazioni finanziarie.
Dopo aver individuato la posizione sfavorevole dell’Inghilterra nel meccanismo europeo dei tassi di cambio Soros decise di mettere in vendita allo scoperto tutte le sterline accumulate nel fondo per un valore totale di 10 miliardi di dollari.

Per far fronte alla mossa speculativa del magnate, il Governo del Regno Unito dovette abbandonare il Sistema monetario europeo, svalutando la sterlina.
Ciò consentì al magnate di introitare oltre 1 miliardo di dollari e si aggiudicò l’appellativo di «uomo che sbancò la Banca d’Inghilterra”.

Inoltre, sempre nel 1992, Soros insieme ad altri speculatori vendette lire allo scoperto: “l’attacco speculativo contro la lira fu una legittima operazione finanziaria […] mi ero basato sulle dichiarazioni della Bundesbank, che dicevano che la banca tedesca non avrebbe sostenuto la valuta italiana. Bastava saperle leggere».

Banca d’Italia svalutò la lira per compensare l’ormai insostenibile sopravvalutazione della moneta, riportando una perdita di valore del 30% per uscire dal Sistema monetario europeo.

Si può dire che i suoi studi filosofici siano stati utili in quanto gli hanno consentito di sviluppare e di applicare ai mercati dei capitali la teoria generale della riflessività di Karl Popper.

Grazie a questi studi, il magnate ha costruito un quadro ad hoc sulle bolle speculative e sul valore dei titoli di mercato, continuando a mettere in atto le sue strategie tattiche di destabilizzazione dei Governi a lui avversi.

In particolare, Soros è avverso all’ala conservatrice americana ed ai partiti nazionalisti europei: si può considerare come una “macchina invisibile” che, muovendo i fili, riesce a destabilizzare i sistemi economici dei Governi nazionalisti a livello planetario.

Non a caso il filantropo Soros promuove la democratizzazione non violenta negli stati dell’ex URSS, in particolare nei Governi dell’Europa centrale e orientale, attraverso la Open Society Foundations.

Soros: lo studioso della Riflessività e dei mercati finanziari

Grande filosofo, profondo conoscitore di Karl Popper, Soros è riuscito a costruire un quadro certosino sulle speculazioni finanziarie ed è riuscito in breve tempo a guadagnare ed arricchirsi sulle spalle dei Governi.

Il concetto di riflessività sviluppato dal finanziare ha modificato i fondamenti dell’economia: quando i mercati aumentano o crollano rapidamente sono caratterizzati da squilibri e la teoria economica convenzionale non deve essere applicata, sostiene lo stesso finanziere-filosofo.

Nel suo celebre scritto “The New Paradigm for Financial Markets”, pubblicato nel maggio 2008, lo stesso Soros descrive una «super-bolla» che si è sviluppata nei precedenti 25 anni e sarebbe stata pronta ad esplodere.

Si è trattata di una previsione azzeccata, del resto il magnate non ne ha mai sbagliata una; si pensi anche al successo dei suoi primi due scritti: «L’Alchimia delle finanze» (nel 1987) e «La crisi del capitalismo globale» (in 1998).

Il presidente della Federal Reserve Paul Volcker nella prefazione del primo libro di Soros ha avuto l’occasione di scrivere: "George Soros ha lasciato il segno come un speculatore enormemente di successo, abbastanza saggio da ritirarsi in gran parte quando ancora in vantaggio al gioco. La maggior parte delle sue enormi vincite ora è dedicata a incoraggiare le nazioni in transizione ed emergenti a diventare «società aperte», aperte non solo nel senso della libertà di commercio, ma - più importante - tolleranti di nuove idee e di diversi modi di pensiero e comportamento".

L’ambiguità del finanziere, la sua attività da lobbista e l’enorme disponibilità economica accumulata con ambiziose speculazioni finanziarie a danno dei Governi nazionalisti hanno consentito a Soros di inserirsi nella Hit Parade dei 30 uomini più ricchi del mondo.

Si può dire che Soros è stato scaltro, ambizioso e “truffaldino”, solo poche accuse gli sono state mosse concretamente nella realtà (è stato condannato nel 2006 per insider trading da un tribunale francese).

Tutto questo gli ha consentito di introitare guadagni e di fare previsioni sul mercato davvero certosine e sempre azzeccate da ottimo economista nonostante sia un Filosofo.

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