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Grexit: boom del mercato immobiliare in Grecia. Italia, Russia e Francia le più interessate

venerdì 10 luglio 2015, di Marta Ruggiero

Il mercato immobiliare in Grecia, dopo l’esito del referendum del 5 luglio scorso, ha avuto una crescita notevole. All’indomani della consultazione popolare che ha visto la vittoria del No, le richieste di immobili dall’estero, infatti, sarebbero aumentate mediamente del 60%, a fronte invece di un calo del 38% di quelle effettuate in Grecia.
Una possibile Grexit è alla base di questo fenomeno.

Nei tre, quattro giorni immediatamente successivi al referendum in Grecia, il traffico proveniente dall’estero è aumentato del 130%, e si è poi stabilizzato a un aumento medio del 50%.

Vedi anche: Crisi in Grecia: comprare casa conviene?

Quali sono le cause scatenanti?
Le cause che hanno portato a una crescita così rilevante delle ricerche online da parte di utenti di tutto il mondo sono strettamente connesse alla possibile uscita della Grecia dall’Eurozona e alle conseguenze che questo avrebbe sul costo degli immobili.

Case in Grecia: la classifica dei Paesi più interessati
Non tutti i paesi hanno registrato lo stesso interesse, però: i russi sembrano in testa alla classifica degli utenti maggiormente inclini a un acquisto di immobili in Grecia. Le ricerche, infatti sono aumentate del 244%. Sul podio, insieme alla Russia, troviamo l’Italia - con un aumento del 194% - e la Francia con +156%.
I Paesi che storicamente hanno scelto la Grecia come meta di migrazione sono: gli Stati Uniti (+114%), l’Australia (+105%) - a pari merito con la Turchia - e il Canada (+96%). Più contenuta, invece, è stata la crescita delle ricerche provenienti dal Regno Unito, con un +36%.

Germania: un paese in controtendenza
A discostarsi dall’andamento generale troviamo la Germania con addirittura un calo del 5% rispetto al periodo pre-referendum. Nonostante il livello di reddito medio, infatti, il popolo tedesco va in controtendenza: non sceglie il mercato immobiliare come territorio di investimento, e non vede la Grecia come possibile luogo dove trasferirsi o trascorrere le vacanze estive. Il motivo è più che ovvio: al momento tra Grecia e Germania non scorre buon sangue.

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