Andrea Camilleri: frasi e citazioni più belle e famose

Matteo Novelli

17 Luglio 2020 - 09:37

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Le migliori frasi di Andrea Camilleri: le citazioni più belle e famose tratte dai romanzi dello scrittore scomparso, dal Commissario Montalbano agli aforismi migliori per ricordarlo.

Andrea Camilleri: frasi e citazioni più belle e famose

Le migliori frasi di Andrea Camilleri: ricordare uno scrittore come l’autore de Il Commissario Montalbano non è semplice. Per fortuna la lunga carriera e produzione letteraria lasciata in eredità da Camilleri offre la frase giusta, la citazione migliore e diversi aforismi colmi di saggezza da condividere su Facebook, WhatsApp e i principali social network.

Andrea Camilleri è tra gli scrittori più famosi del panorama italiano contemporaneo e non solo: è anche uno degli autori più amati, complice la sua verve che lo ha reso protagonista di diverse frasi memorabili e l’enorme e costante successo del Commissario Montalbano, uno dei personaggi più famosi nato dalla sua penna da cui è stata tratta l’omonima fiction con Luca Zingaretti.

A un anno dalla sua scomprarsa, ecco una breve raccolta delle migliori frasi e citazioni di Andrea Camilleri.

Frasi e citazioni migliori di Andrea Camilleri per Facebook e WhatsApp

Arriva un momento nel quale t’adduni, t’accorgi che la tua vita è cangiata. Fatti impercettibili si sono accumulati fino a determinare la svolta. O macari fatti ben visibili, di cui però non hai calcolato la portata, le conseguenze.

Se potessi vorrei finire la mia carriera seduto in una piazza a raccontare storie e alla fine del mio ‘cunto’, passare tra il pubblico con la coppola in mano.

Tra siciliani, un vero amico non deve chiedere all’altro una qualche cosa, perché non c’è bisogno, in quanto sarà preceduto dall’offerta dell’amico, che ha intuito la domanda che sarebbe arrivata.

La percezione del tempo, soprattutto in certe situazioni di forte emotività, subisce delle notevoli alterazioni, ore trascorrono in un lampo e pochi minuti durano un’eternità.

Mentre il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione lo sono, e possono moltiplicarsi esponenzialmente con straordinaria velocità.

Era l’insonnia della vecchiaia, quella che notte dopo notte ti condanna a stare vigliante, a letto o in poltrona, a ripassarti la tua vita minuto per minuto, a ripatirla sgranandola come i grani di un rosario.

La rivoluzione la intendo come una forza propulsiva, come il convergere di alcune situazioni storiche che determinano l’esplosione di tutte le valvole di sicurezza. La rivoluzione è un avvenimento che cambia il mondo.

Non tendo ad una verità assoluta, dogmatica. Credo a verità relative. Ma quando anche la verità relativa viene stravolta ti domandi a cosa devi credere.

Montalbano dice di amare quel che resta della Sicilia ancora selvaggia: avara di verde, con le casuzze a dado poste su sbalanchi in equilibrio improbabile, e questo piace anche a me ma credo che sia piuttosto un gioco della memoria.

Leggere le pagine dei quotidiani siciliani è, purtroppo spesso, assai più appassionante di un romanzo giallo.

Montalbano è meteoropatico, come molti siciliani. Le stagioni oggi hanno perso la strada, una volta erano gente d’onore, si presentavano in modo appropriato. Non c’erano inverni caldi, ma moderati.

Trovo la morte disdicevole, citando una celebre battuta. Ma l’aspetto con serenità.

Bisogna guardare la TV portandosi appresso un paracqua ideale che permetta al nostro cervello di restare asciutto e lucido, di non inzupparsi di tutte le informazioni distorte, contraffatte, alterate, finalizzate che ci vengono propinate.

Alla base di ogni scrittura c’è un paziente, scrupoloso, estenuante lavoro di rifinitura, di correzione, di messa a fuoco, di puntualizzazione, di calibratura che costituisce la qualità e la forza del buon artigiano.

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