Flavio Briatore entra in politica: ecco il suo nuovo partito

Isabella Policarpio

13/08/2019

Si chiama “Movimento del fare” il partito di Flavio Briatore che potrebbe segnare l’ascesa politica dell’imprenditore. Ecco di cosa si tratta.

Flavio Briatore entra in politica: ecco il suo nuovo partito

Flavio Briatore è pronto ad entrare in politica e lo fa lanciando un nuovo partito; si chiama “Moviemento del fare” e si pone come proposta concreta per superare la crisi di Governo.

L’annuncio è arrivato nella giornata di ieri, 12 agosto 2019, tramite un post su Instagram in cui l’imprenditore ha dichiarato d voler scendere in politica con un partito innovativo e distaccati dalla attuali correnti politiche.

“Movimento del fare” sarà formato da imprenditori e professionisti di successo che mettono le loro competenze e capacità al servizio degli italiani, con il fine di creare nuovi posti di lavoro e di attirare gli investitori dall’estero, puntando soprattutto sul turismo e l’enogastronomia.

Da sottolineare, inoltre, che il mandato della squadra di Briatore sarebbe totalmente gratuito. Per quanto riguarda gli alleati futuri, invece, fa l’occhiolino a Salvini.

Flavio Briatore in politica: ecco “Movimento del fare”

Flavio Briatore, imprenditore italiano noto in tutto il mondo, ha deciso di entrare in politica. Ad annunciarlo è un post su Instagram in cui l’imprenditore presenta il suo partito innovativo “Movimento del fare”. Si tratterebbe di una squadra di professionisti e imprenditori di successo, a lui legati, pronti a mettere a disposizione capacità e conoscenze al servizio degli italiani, in maniera completamente gratuita e senza alcun legame con i partiti.

Tra le misure proposte da Briatore ci sono: la drastica riduzione dell’imposizione fiscale, l’apertura di nuove infrastrutture, lo snellimento dei tempi della giustizia e l’abolizione del Reddito di cittadinanza. Per far ripartire l’economia del Paese, i settori principali sui quali investire saranno il turismo e l’enogastronomia, eccellenze assolute che spingono milioni di stranieri a venire in Italia in vacanza o per investire.

Insomma, per riassumere, le direttrici del nuovo partito saranno tre:

  • creare nuovi posti di lavoro con la costruzione di infrastrutture;
  • ridurre il cuneo fiscale;
  • attirare investitori stranieri.
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Nasce il "Movimento del Fare" —- ‘In questo momento così critico e confuso per il Paese Italia, ormai alla deriva, mi faccio avanti con una proposta forte e concreta: Il Movimento del Fare. Totalmente indipendente da qualsiasi partito o corrente politica attuali, Il Movimento del Fare nasce per essere al completo servizio dei cittadini. Sarà formato da persone e personalità che metteranno la loro esperienza e le loro competenze a disposizione degli Italiani: Imprenditori e professionisti di successo che insieme, con le loro idee e la loro visione aiuteranno a far ripartire il Paese, creando lavoro e attirando gli investimenti: drastica riduzione del cuneo fiscale, cantieri aperti, riforma della giustizia, abolizione del reddito di cittadinanza, lavoro ai giovani e Turismo come eccellenza del Paese, sono le assolute priorità. Ma c'è tanto altro nel nostro programma. Io mi metto in gioco in prima persona e so di poter contare su tanti professionisti e imprenditori che condividono le mie idee e vogliono far parte del Movimento del Fare. Insieme, uniti, senza alcun interesse personale e tutti con un unico obiettivo: Salvare l'Italia, ci metteremo a disposizione e al lavoro per amore del nostro Paese. E lo faremo completamente GRATIS' Flavio Briatore #MovimentodelFare . . #portrait photo by @gianluc4_santoro

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Briatore, possibile un’alleanza con Salvini

Oltre a presentare il suo partito, Flavio Briatore ha chiarito anche le alleanze possibili: se alle prossime elezioni dovesse vincere il Governo leghista, l’imprenditore sarebbe pronto ad entrare nella squadra di Governo con Salvini.

Un appoggio però non senza condizioni: Briatore si dichiara disponibile a collaborare solo se il Governo si dimostri competente ed eviti questioni e dibattiti inutili. Ma forse l’imprenditore ignora che i tempi della politica non sono gli stessi della Formula 1.

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