Esame patente auto: come funziona e quali documenti servono

Redazione Motori

2 Agosto 2019 - 15:53

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Per ottenere la patente di guida è necessario essere idonei e superare gli esami previsti, uno teorico e uno pratico. Vediamo come funziona e cosa bisogna presentare.

Per poter guidare un autoveicolo sulle strade pubbliche è necessario essere in possesso della licenza di guida. Per ottenerla bisogna superare l’esame della patente auto, regolati dalle normative che ne prescrivono modalità e documenti da produrre.

Nel corso degli anni le procedure sono cambiate più volte e tutt’oggi vengono periodicamente aggiornate per adeguarle al mutare del Codice della Strada, dei veicoli e delle infrastrutture sulle quali circolano le auto.

Scopo degli esami della patente auto è quello di verificare che il potenziale automobilista sia in possesso dei requisiti fisici necessari, che conosca i principi meccanici degli autoveicoli che dovrà condurre, che sappia riconoscere ed interpretare la segnaletica stradale e che conosca le regole di comportamento sulle strade.

Esame patente auto: quali documenti sono necessari?

Per poter sostenere gli esami per la patente auto è necessario presentare un’apposita domanda o alla scuola guida o alla Motorizzazione, a seconda di dove si intende sostenere l’esame. Il candidato deve allegare alla domanda un documento di identità in corso di validità.

L’eleco della documentazione da allegare alla domanda per il consenguimento della patante di guida è il seguente:

  • versamento su c./c. 9001 di Euro 26,40, su c./c. 4028 di Euro 16, un ulteriore versamento di euro 16 sul c.c.p. n. 4028 (imposta di bollo);
  • documento di identità in corso di validità in visione e relativa fotocopia integrale;
  • dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza redatta su apposito modello;
  • certificato medico in bollo da 16 euro con foto (con data non anteriore a tre mesi) rilasciato da un medico di cui all’art. 119 del Codice della Strada;
  • due fotografie su fondo chiaro;
  • fotocopia del codice fiscale.

Esame patente auto: come funziona la prova teorica?

Una volta presentata la domanda ad un ufficio della Motorizzazione Civile, il candidato riceve dallo stesso ufficio la marca operativa, con la quale può prenotare l’esame di teoria in base alle date disponibili.

L’esame teorico deve avvenire entro sei mesi dalla data di presentazione della domande. Esiste però un numero massimo di due prove teoriche che il candidato può sostenere nei sei mesi. Se non riesce a superare una delle due dovrà istruire una nuova domande di esame.

L’esame di teoria si svolge presso la sede dell’Ufficio Motorizzazione Civile presso il quale è stata presentata la domanda di conseguimento della patente. La prova viene sostenuta attraverso un sistema informatizzato, mediante il quale il candidato deve rispondere a 40 domande contrassegnando con una “V” le affermazioni che ritiene corrette e con una “F” quelle che ritiene false.

La prova ha una durata di trenta minuti, le domande in totale sono 40 ed il numero massimo di risposte errate consentite è pari a quattro. Il candidato ha a disposizione un pc touchscreen e una smartcard per accedere alla spiegazione delle procedure per compilare correttamente la scheda d’esame.

Terminata il breve corso, l’esaminatore darà l’avvio alla prova d’esame. Il candidato dovrà rispondere alle affermazioni che leggerà sullo schermo contrassegnandole come vere o false mediante i pulsanti che troverà sullo schermo. aL’esame viene superato fornendo almeno 36 risposte corrette sulle 40 totali.

Esame patente auto: come funziona la prova pratica?

Una volta superato l’esame di teoria il candidato può richiedere il foglio rosa. Si tratta del documento che gli consente di esercitarsi alla guida dei veicoli della categorie per la quali è stata richiesta la patente o l’estensione di validità di quest’ultima.

Il foglio rosa è valido per sei mesi e la prova pratica non può essere sostenuta prima che siano trascorsi 30 giorni dal rilascio dell’autorizzazione alla conduzione dei veicoli finalizzata all’ottenimento della patente.

L’esame va prenotato presso gli uffici della Motorizzazione almeno 10 giorni prima della data di esecuzione. Secondo quanto stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad inizio di agosto 2019, viene abolito il precedente limite che non consentiva di sostenere l’esame pratico oltre la data di scadenza del foglio rosa. A patto che - ovviamente - l’esame teorico sia già stato superato.

Rimane però il limite massimo due prove pratiche. Se nessuna delle due viene superata il candidato dovrà ripetere nuovamente anche l’esame di teoria. Le sedute di esame pratico per il conseguimento della patente B vengono organizzate in modo da assicurare quaranta minuti ad ogni candidato.

La prova pratica di guida si articola in tre fasi: verifica della capacità del conducente di prepararsi ad una guida sicura, manovre e comportamento nel traffico.

La durata della prova e la distanza percorsa devono essere sufficienti a consentire la valutazione della capacità e dei comportamenti di cui è richiesta la verifica. La durata non deve essere inferiore a 25 minuti e la terza fase va condotta - se possibile - su strade extraurbane.

La valutazione del candidato deve riflettere la padronanza dimostrata nel controllare il veicolo e nell’affrontare in piena sicurezza il traffico. Nel corso della prova gli esaminatori devono prestare particolare attenzione alla prudenza e al senso civico del candidato durante la guida.

La valutazione deve tenere anche conto dell’atteggiamento del candidato, con particolare riferimento allo stile di guida - che deve essere sicuro -, al tener conto delle condizioni meteorologiche, di quelle della strada e delle condizioni del traffico. Particolare attenzione viene riservata all’atteggiamento del candidato verso gli utenti più a rischio sulla strada, come pedoni e ciclisti.

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