Chi è Luigi Gubitosi, AD di TIM

Redazione

19/01/2021

04/03/2021 - 15:06

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Luigi Gubitosi, attuale AD di TIM, presenta le sfide prossime del Gruppo, da “Operazione Risorgimento Digitale” alla partnership con Eutelsat.

Chi è Luigi Gubitosi, AD di TIM

Luigi Gubitosi è nato a Napoli in data 22 maggio 1961. L’attuale AD di TIM si è laureato nella città partenopea in Giurisprudenza presso l’Università Federico II e ha proseguito i suoi studi alla London School of Economics and Political Science e ha conseguito un master in Business Administration all’INSEAD di Fontainebleau.

La carriera da manager di Luigi Gubitosi lo ha visto protagonista in diverse aziende di levatura nazionale e internazionale. Tra i vari incarichi ricoperti citiamo quello nel Gruppo Fiat e quello in Wind Telecomunicazioni.

Luigi Gubitosi in data 17 luglio 2012 viene nominato direttore generale della Rai, succedendo a Lorenza Lei. Viste le sue riconosciute doti di “manager di ferro”, Luigi Gubitosi è stato anche nominato Commissario Straordinario di Alitalia, per sistemare una situazione poco rosea in seguito all’esito negativo della consultazione referendaria dei lavoratori Alitalia per l’approvazione del pre-accordo siglato tra sindacati e azienda.

Luigi Gubitosi in TIM

Luigi Gubitosi il 18 novembre 2018 è stato nominato Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM, succedendo ad Amos Genish. Numerose le sfide del manager napoletano nel corso del suo mandato, che andremo ad analizzare nel proseguo dell’articolo.

Il mandato di Luigi Gubitosi si basa sull’idea di inclusione sociale, volta a garantire pari opportunità a tutti i cittadini italiani. Per questo motivo Luigi Gubitosi ha concentrato le sue azioni su due tematiche: l’abbattimento del Digital Divide infrastrutturale e culturale.

Luigi Gubitosi e l’impegno di TIM per abbattere il Digital Divide

Luigi Gubitosi è consapevole che il primo passo decisivo per dare la possibilità a tutti i cittadini italiani di avere lo stesso potenziale in tema digitale, sia quello di garantire una Rete Unica in tutto il paese. Su questo fronte, nel corso del mandato di Luigi Gubitosi, sono stati fatti numerosi passi in avanti; negli ultimi nove mesi 3.250 i comuni italiani che hanno beneficiato degli interventi di copertura con reti UBB da parte di TIM, con l’obiettivo di fornire una risposta concreta ed immediata alle esigenze di connettività dell’intero Paese e consentire in questo modo ad un crescente numero di cittadini il ricorso ai servizi accessibili grazie alla rete tra cui smart working, didattica a distanza e contenuti video e d’intrattenimento.

Luigi Gubitosi, inoltre, spiega come la Puglia sarà la prima regione italiana ad abbattere il Digital Divide entro il 2020. L’AD di TIM ha ribadito l’impegno per portare la fibra in tutte le case e chiudere il Digital Divide nel 2021: “Stiamo lavorando alla seconda e piano piano raggiungeremo tutte le regioni”.

Sempre sul tema dei progressi infrastrutturali Luigi Gubitosi ricorda come il 5G sia già una realtà in una città come Milano. TIM non vuole fermarsi qui e vuole estendere la quinta generazione della telefonia mobile in tutta l’Italia.

L’accordo tra TIM ed Eutelsat

Luigi Gubitosi, sempre nell’ottica di garantire le infrastrutture digitali più all’avanguardia possibile a tutti i cittadini italiani, ha portato avanti in prima persona l’accordo tra TIM ed Eutelsat. Anche in questo caso il fine è chiaro e ben definito, ovvero abbattere il Digital Divide infrastrutturale presente nel nostro Paese.

L’accordo tra TIM e Eutelsat Communications è finalizzato ad ampliare la propria offerta di servizi in banda ultralarga attraverso la tecnologia satellitare. TIM, tramite un comunicato stampa, comunica che l’accordo gli consentirà di acquistare per i prossimi anni l’intera capacità trasmissiva per l’Italia sui due nuovi satelliti ad altissime prestazioni che Eutelsat ha attivato e attiverà nei prossimi mesi: il satellite KONNECT per la distribuzione della banda ultralarga satellitare e, successivamente, il satellite KONNECT VHTS che, una volta entrato in funzione, grazie alla sua maggiore capacità, consentirà di offrire connessioni ancora più performanti fino a 200 Mbps e ad un numero maggiore di clienti.

TIM grazie a questa importante iniziativa consentirà ad un numero sempre più alto di cittadini di lavorare e studiare a distanza, ma anche di usufruire dei servizi evoluti di intrattenimento, così come a tutte le aziende la possibilità di essere connesse e cogliere le opportunità della rivoluzione digitale e dell’Industry 4.0.

Luigi Gubitosi e “Operazione Risorgimento Digitale”

Per quanto concerne il superamento del Digital Divide culturale, Luigi Gubitosi e TIM hanno puntato molto su “Operazione Risorgimento Digitale”, un progetto finalizzato a fornire a tutti i cittadini italiani le capacità per sfruttare le potenzialità di Internet. TIM vuole assicurarsi che le novità in termini di infrastrutture possano essere accessibili e utilizzabili da tutti i cittadini ed è proprio questo il fine principale di “Operazione Risorgimento Digitale”. “Che senso avrebbe dare un libro a una persona che non sa leggere?”, si chiede l’AD di TIM, Luigi Gubitosi.

L’iniziativa è appoggiata da molti partner tra i quali citiamo Accenture, Adobe, Artur D. Little, BCG (Boston Consulting Group), Cisco, Dell, Engineering, Ericsson, Generation (Mckinsey), Google, Hewlett Packard Enterprise, Huawei, Lenovo, Manpower, Nokia, NTT DATA, Oppo, PWC (PricewaterhouseCoopers), Qualcomm, Reply, Samsung, SAP, SWG, Xiaomi, ZTE oltre a INWIT e Olivetti.

I corsi ideati da TIM sono rivolti a tutti coloro che vorranno migliorare le proprie competenze digitali. I target pensati da TIM per i vari corsi sono quattro:

  • persone, per acquisire, grazie ad un impegno quotidiano, maggiori competenze digitali e migliorarsi la vita;
  • imprese, per dare forza e supporto alla transizione digitale del nostro mondo produttivo;
  • Pubblica Amministrazione, per accompagnare la trasformazione digitale della PA;
  • giovani, un’offerta formativa pensata per i giovani attraverso l’innovazione didattica e l’integrazione delle nuove tecnologie nei processi di apprendimento.

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