Il bollettino della BCE è chiaro: l’incertezza sulla ripresa economica è ancora troppo elevata. Da Francoforte potrebbero arrivare nuovi stimoli.

Bollettino BCE in primo piano: cosa ha svelato il report mensile della banca centrale?
Aggiornamenti importanti e non sorprendenti: da Francoforte la cautela è ai massimi livelli, considerando il clima ancora troppo incerto sul fronte pandemia.
Il 2021 si è aperto con una ripresa dei contagi e, nonostante la cruciale novità dei vaccini, la campagna delle iniezioni lenta e ostacolata nell’UE rischia di compromettere gli scenari di rilancio.
Cosa è emerso dal bollettino economico BCE?
Dalla BCE il monito: la ripresa è a rischio
Ridurre l’incertezza, aumentare la fiducia: questo l’obiettivo urgente della Banca Centrale Europea considerando il quadro attuale dell’Eurozona.
Sebbene l’inizio della campagna di vaccinazione abbia segnato una svolta generale, sia a livello economico che sanitario e nonostante il comparto manifatturiero mostri evidenti segnali di ripresa, la strada del rilancio è in salita.
leggi anche
Quanto costa all’Europa il ritardo dei vaccini?

Innanzitutto, proprio per la questione vaccini, che in Europa ha incontrato ostacoli, ritardi, rallentamenti assai pericolosi. Le parole del bollettino, del resto, sono chiare:
“L’incertezza permane su livelli elevati, anche riguardo all’evoluzione della pandemia e alla velocità delle campagne di vaccinazione...Il Consiglio direttivo resta pronto ad adeguare tutti gli strumenti a sua disposizione, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione continui a convergere verso il proprio obiettivo, in linea con il suo impegno alla simmetria.”
Nuovi stimoli in arrivo a marzo? La BCE resta in attenta osservazione, ben consapevole che il quarto trimestre 2020 e l’inizio del 2021 probabilmente saranno al ribasso. La ripresa prepotente dei contagi e le conseguenti misure restrittive hanno oscurato le stime di ripresa.
Il settore servizi sarà ancora in contrazione e l’inflazione è vista aumentare, ma in modo marginale e con molte fragilità “in un contesto caratterizzato da una domanda debole e da una significativa capacità inutilizzata nei mercati del lavoro e dei beni e servizi.”
Cosa aspettarsi?
Come ribadito nell’ultimo incontro, la BCE mantiene un tono cauto e uno spirito di forte attenzione, mantenendo inalterata la sua politica monetaria accomodante finalizzata a lasciare condizioni finanziarie favorevoli.
In focus, però, ci sono anche le mosse dei singoli Governi, con una spinta a fare presto e bene con i fondi del Next Generation EU, in grado di stimolare la crescita grazie a nuovi investimenti.
La BCE ricorda che dal fronte epidemia non arriveranno presto segnali sicuri e incoraggianti:
“Il raggiungimento di un’immunità generalizzata, tuttavia, richiederà tempo e non è possibile escludere ulteriori evoluzioni avverse della pandemia, con connesse difficoltà per la salute pubblica e le prospettive economiche. Nel medio periodo, la ripresa economica dell’area dell’euro dovrebbe essere sorretta dalle favorevoli condizioni di finanziamento, dall’orientamento espansivo delle politiche di bilancio e da una ripresa della domanda allorché verranno revocate le misure di contenimento e si ridurrà l’incertezza.”
© RIPRODUZIONE RISERVATA