Morto Bernardo Bertolucci: i migliori film e le sue frasi celebri

Alessandro Cipolla

26 Novembre 2018 - 11:42

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All’età di 77 anni è morto a Roma il maestro del cinema italiano Bernardo Bertolucci: ecco i migliori film del regista e le sue frasi più celebri.

Morto Bernardo Bertolucci: i migliori film e le sue frasi celebri

Dopo la scomparsa di Mario Monicelli, con la morte di Bernardo Bertolucci ci lascia anche l’ultimo grande maestro del cinema italiano. Malato da tempo, il regista si è spento a Roma all’età di 77 anni.

Vincitore di nove premi Oscar con l’Ultimo Imperatore, Bertolucci è stato uno dei registi italiani più apprezzati a livello internazionale: vediamo allora la biografia, i migliori film e le frasi più celebri del cineasta appena scomparso.

La biografia di Bernardo Bertolucci

Figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti italiani del ‘900) e fratello di Giuseppe (regista cinematografico morto nel 2012), Bernardo Bertolucci nacque a Parma il 16 marzo del 1941.

Trasferitosi a Roma per studiare Lettere alla Sapienza, dopo aver accarezzato l’idea di seguire le orme paterne dedicandosi alla poesia, vinse nel 1962 il Premio Viareggio Opera Prima con il libretto in versi In Cerca di Mistero, decise invece di imboccare la strada del cinema dopo che da ragazzo aveva già realizzato dei cortometraggi.

Vicino di casa di Pier Paolo Pasolini, gli fece da assistente nel suo primo film Accattone nel 1961. Durante le riprese, conobbe l’attrice Adriana Asti che poi diventerà la sua compagna per alcuni anni.

Nel 1967 invece sposò Maria Paola Maino ma la coppia non durò a lungo visto che nel 1972 arrivò il divorzio. Nel 1978 poi Bertolucci convolò nuovamente a nozze questa volta con la regista e sceneggiatrice Clare People.

Dopo aver diretto a soli 21 anni il suo primo film La Commare Secca, Bernardo Bertolucci tra successi e film scandalo è riuscito a imporsi negli anni come uno dei registi italiani più famosi al mondo. Dopo una lunga malattia, si è spento a Roma il 26 novembre 2018 all’età di 77 anni.

I migliori film

Dopo aver iniziato come assistente di Pier Paolo Pasolini, grazie alla fiducia del produttore Tonino Cervi già nel 1962 debuttò come regista con La Commare Secca film scritto proprio dall’intellettuale friulano.

In parallelo con quello che stava succedendo in Francia dal punto di vista cinematografico, Bernardo Bertolucci fin dalle sue prime opere venne definito come il principale esponente della Nouvelle Vague in Italia.

Cercando sempre di indagare l’ambiguità esistenziale, dopo aver collaborato con Sergio Leone alla sceneggiatura di C’Era una Volta il West inizia ad affermarsi con i suoi film.

Con Il Conformista del 1970 tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia, venne per la prima volta candidato all’Oscar come Miglior sceneggiatura non originale.

Il grande successo - e scandalo - internazionale arrivò però nel 1972 con il celebre Ultimo Tango a Parigi che vedeva Marlon Brando e Maria Schneider come protagonisti.

In Italia la pellicola venne ritirata dalla Cassazione, con Bertolucci condannato per offesa al comune senso del pudore a due mesi di carcere e privato per cinque anni dei diritti civili. Soltanto nel 1987 la pellicola venne dissequestrata.

Dopo le aspre polemiche, il regista divenuto ormai famoso in tutto il mondo decise di cimentarsi nel 1976 nel colossal Novecento con protagonisti Burt Lancaster, Donald Sutherland, Gérard Depardieu e Robert De Niro.

La consacrazione definitiva però arrivò nel 1987 con L’Ultimo Imperatore: oltre agli Oscar a Bertolucci per la Miglior regia (unico regista italiano a ottenere questo premio) e la Miglior sceneggiatura non originale, il film vinse altre sette statuette.

Forte del grande successo, il cineasta emiliano realizzò agli inizi degli anni ‘90 altre due grandi produzioni internazionali: Il Té nel Deserto e Il Piccolo Buddha. L’ultima grande pellicola del regista fu poi The Dreamers del 2002.

Presente nella Hollywood Walk of Fame di Los Angeles e insignito dei premi speciali alla Carriera sia a Venezia che a Cannes, con la scomparsa di Bernardo Bertolucci l’Italia piange l’ultimo grande maestro del nostro cinema.

Le frasi più celebri

Profondo intellettuale oltre che grande regista, Bernardo Bertolucci all’inizio della sua carriera ha cercato di indagare con i suoi film all’interno di una borghesia che si trovava di fronte ai grandi cambiamenti degli anni ‘60.

Il suo rapporto in generale con il cinema può essere racchiuso nella sua celebre frase:

Il cinema lo chiamerei semplicemente vita. Non credo di aver mai avuto una vita al di fuori del cinema; e in qualche modo è stato, lo riconosco, una limitazione.

Dichiaratamente ateo, “sono ateo grazie a Dio, come diceva Buñuel”, una volta così rispose in merito al suo rapporto con la religione:

Io non credo in Dio, ma se ci credessi sarebbe un chitarrista nero e mancino.

Molte poi sono le frase celebri nei suoi film. Come quella nel film L’Ultimo Imperatore:

Se non sapete dire cosa pensate, Vostra Maestà, non riuscirete mai a sapere quello che dite.

In Novecento invece Bertolucci ha avuto modo di commentare quello che era stata la storia politica del nostro paese.

I fascisti non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte. No. I fascisti sono stati i padroni a seminarli, li hanno voluti, li hanno pagati. E coi fascisti i padroni hanno guadagnato sempre di più, al punto che non sapevano più dove metterli i soldi. Così hanno inventato la guerra. Ci hanno mandato in Africa, in Russia, in Grecia, in Albania, in Spagna! Ma chi paga siamo sempre noi! Chi paga: il proletariato, gli operai, i contadini, i poveri!

Nella sua opera più discussa invece, Ultimo Tango a Parigi, celebre è la frase pronunciata da Marlon Brando:

Anche se un marito vivesse duecento maledetti anni, non scoprirebbe mai la vera natura di sua moglie. Potrei anche... potrei anche arrivare a capire l’universo, ma non riuscirò mai a scoprire la verità su di te, mai.

In un cinema italiano che ancora non riesce a tornare ai fasti dei decenni passati, con la morte di Bernardo Bertolucci il nostro paese piange un grande regista e un fine pensatore.

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