Banca Popolare di Bari-Cerved Group: cosa prevede l’accordo volto alle gestione delle sofferenze e delle inadempienze probabili? I dettagli.
Banca Popolare di Bari e Cerved Group hanno ufficialmente stipulato un accordo che prevederà la nascita di una partnership industriale di lungo termine.
L’accordo avrà come obiettivo quello di garantire una più efficiente gestione delle sofferenze e delle inadempienze probabili della Banca Popolare di Bari, che ha recentemente fatto tremare la Puglia con un’inchiesta che ha coinvolto circa 70.000 azionisti dell’istituto di credito.
Che cosa prevede il contratto stipulato tra la pugliese e la controllata di Cerved Information Solutions? Parte centrale dell’accordo sarà la creazione di una nuova società di servicing che Banca Popolare di Bari cederà a Cerved per un totale di 18 milioni di euro. Saranno ceduti anche dai 15 ai 20 dipendenti che si occuperanno del recupero crediti delle sofferenze.
Nei prossimi dieci anni la società, che passerà da BPB a Cerved, sarà chiamata a gestire inizialmente 1,1 miliardi di euro di NPL. Più avanti, però, a questi verranno aggiunti il 75% dei flussi futuri di sofferenze e il 55% e i flussi futuri di inadempienze probabili di Banca Popolare di Bari.
Secondo l’accordo, ai 18 milioni prima citati potrebbe poi aggiungersi un earn-out di 3 milioni, sulla base del raggiungimento dei risultati entro il 2021. Il contratto stipulato dalla Popolare di Bari, si legge dalle ultime notizie di stampa, prevede commissioni di mercato variabili e collegate agli effettivi incassi annuali delle masse in recupero.
Mediobanca Securities ha fatto notare come un accordo del genere rappresenti una novità assoluta in Italia: il contratto contiene infatti anche i crediti unlikely to pay (i pre-Npl). Secondo quanto si apprende dagli ultimi dettagli, il closing dell’operazione tra Cerved e Banca Popolare di Bari prenderà vita nell’ultimo trimestre dell’anno.
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