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Agenda macro 21 dicembre 2018: Usa, cruciale un segnale di "fiducia"

venerdì 21 dicembre 2018, di Ufficio Studi Money.it

Oggi è una giornata molto intensa sul fronte macroeconomico, come si può osservare sul nostro calendario macro.

La riunione della Federal Reserve di mercoledì ha spostato gran parte dell’attenzione internazionale sugli Stati Uniti, dove nel pomeriggio sono attesi importanti dati retrospettivi, come la lettura finale del Pil del terzo trimestre dell’anno, e predittivi, come la fiducia dei consumatori di dicembre.

Altrettanto importanti anche i dati in programma la mattina che vedranno protagonisti Gran Bretagna, Francia e Germania. Vediamo i dettagli.

Stati Uniti: cruciale un segnale di "fiducia"

Dopo che la Fed ha ridimensionato le sue aspettative sulla crescita dell’economia americana diventa fondamentale osservare l’evoluzione del clima di fiducia dei consumatori.

Secondo gli analisti l’indice elaborato dall’Università del Michigan a dicembre dovrebbe attestarsi a 97,4 punti, in leggerissima flessione rispetto i 97,5 punti della precedente rilevazione.

Vale la pena notare che il dato effettivo, dalla misurazione di settembre in poi, si è sempre rivelato al di sotto delle stime degli analisti censiti da Bloomberg.

Ulteriori indicazioni sull’economia americana arriveranno con la lettura finale del Pil del terzo trimestre. Gli analisti non si attendono variazioni rispetto la seconda lettura su base annua rilasciata lo scorso 28 novembre che si rivelò pari al 3,5%, misurazione che aveva deluso le stime mancando la progressione prevista al 3,6%.

I dati economici dell’area euro

Per quanto riguarda l’Europa i dati più significati di oggi sono quelli di Regno Unito, Francia e Germania. Alle prese con una sempre più complicata Brexit, l’economia del Regno Unito dovrebbe confermare la crescita dello 0,6% su base mensile e dell’1,5% su base annua.

In Francia si attende invece la lettura finale del Pil relativamente al terzo trimestre. Gli analisti censiti da Bloomberg non si attendono variazioni rispetto lo 0,4% e l’1,4%, rispettivamente su base mensile e annuale.

Per ora dunque gli impatti delle rivolte dei così detti "gilet gialli" non dovrebbero ancora manifestarsi. Per la Germania si attende il dato sulla fiducia dei consumatori GFK di gennaio, in contrazione a 10,3 punti dai 10,4 punti della precedente misurazione, mentre per l’Eurozona l’indice della fiducia al consumo è atteso in contrazione a -4,3 punti.

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