730/2023, entro quando va saldato il debito Irpef?

Patrizia Del Pidio

19/07/2023

21/07/2023 - 16:00

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Il debito che emerge dal 730 ha una scadenza? Entro quando deve essere pagato? E se si sceglie il pagamento rateale l’ultimo pagamento entro che mese deve essere fatto? Scopriamolo.

730/2023, entro quando va saldato il debito Irpef?

Quando il contribuente presenta il modello 730/2023 le situazioni in cui può trovarsi dopo il conguaglio sono essenzialmente due: debito verso il Fisco o credito. Nel caso di debito si troverà ad avere delle imposte da versare entro una determinata scadenza. Se si trova, invece, a credito avrà diritto a un rimborso che riceverà in busta paga se ha presentato il 730 con sostituto di imposta, se lo ha presentato senza sostituto di imposta il rimborso avverrà, in tempi leggermente più lunghi, da parte dell’Agenzia delle Entrate o sull’Iban indicato o con bonifico domiciliato.

Ma il problema non è quando dal conguaglio emerge un credito, bensì quando ci si trova a debito. Questo perché non tutti sanno che la scadenza per il versamento dell’Irpef ha una data ben definita fissata al 30 giugno di ogni anno. E la cosa può apparire alquanto strana visto che la scadenza di presentazione del 730 è molto più tardi: per il 2023 è fissata, infatti, al 2 ottobre 2023. Cosa accade a chi presenta il 730 dopo il 30 giugno e si ritrova con un debito nei confronti del Fisco essendo scaduta la data di versamento dell’Irpef?

Cerchiamo di capire come funziona e anche di comprendere cosa accade a chi sceglie di rateizzare il proprio debito derivante dal 730 in diverse tranche che cadono, ovviamente, dopo la data di scadenza che abbiamo appena indicato.

730 a debito, quando si deve pagare l’Irpef

In base a quello che può essere letto anche sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’imposta dovuta che risulta dalla dichiarazione dei redditi deve essere pagata entro il 30 giugno dell’anno in cui la dichiarazione è stata presentata. In questa data, infatti, il contribuente è chiamato a versare l’Irpef relativa all’anno di imposta precedente.

In ogni caso si può procedere a pagare sia in un’unica soluzione che anche la sola prima rata entro il 31 luglio applicando una maggiorazione dello 0,40 per cento sulle somme dovute.

Per chi rateizza il debito del 730 come funziona?

Ovviamente chi si trova con un debito derivante dal 730 abbastanza importante sceglie la strada della rateizzazione, sia che scelga le trattenute in busta paga sia che provveda al pagamento tramite F24.

Se si sceglie la strada della rateizzazione, però, è bene sapere che per ogni mese di ritardo, rispetto a giugno, si pagheranno interessi sulle somme che si versano e nello specifico:

  • la prima rata di giugno non prevede interessi;
  • la seconda rata di luglio prevede interessi pari allo 0,33%;
  • la terza rata del 31i agosto prevede interessi pari allo 0,66%;
  • la quarta rata del 2 ottobre prevede interessi pari allo 0,99%;
  • la quinta rata del 31 ottobre prevede interessi pari all’1,32%;
  • la sesta rata del 30 novembre prevede interessi pari all’1,65%.

Si può scegliere anche di non pagare la prima rata a giugno ma in questo caso a luglio si dovranno pagare 2 rate, la prima e la seconda con una maggiorazione dello 0,40%.

Cosa accade a chi presenta tardi la dichiarazione dei redditi?

Ovviamente, non coincidendo la data di scadenza del versamento Irpef con quella di presentazione della dichiarazione dei redditi, un contribuente che presenta il proprio 730 ad agosto o settembre, non avrà più la possibilità di rateizzare il proprio debito in 6 mesi perché entro il 30 novembre il debito Irpef dovrà essere interamente saldato. E anche in questo caso nelle somme che si andranno a versare bisognerà calcolare gli interessi dello 0,33% per ogni mese di ritardo rispetto a giugno.

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