Un meccanico con 50 anni di esperienza mette in guardia su un pulsante presente nelle nuove auto. Vediamo di cosa si tratta e se il pericolo è fondato
Le nuove auto, se paragonate a quelle di appena 10 anni fa, sembrano vere e proprie astronavi. Hanno sistemi di infotainment paragonabili a quelli dei computer, motori sempre più efficienti, durevoli e rispettosi dall’ambiente.
Ma non è tutto oro quel che luccica. Almeno secondo l’opinione di Scotty Kilmer, meccanico esperto e star di YouTube con milioni di follower, che ha recentemente puntato il dito su un pulsante delle auto moderne: quello dello start and stop.
Secondo Kilmer, la funzione di “arresto e ripartenza“ è una delle più dannose in assoluto e disattivandola si raddoppia la vita del motore. Ma è davvero così? Proviamo a scoprirlo.
Il pulsante start/stop è dannoso per il motore dell’auto
Prima di approfondire l’argomento proviamo a capire come funziona il sistema start and stop presente sulle nuove auto.
Il meccanismo si attiva in automatico una volta che si ferma l’auto, ad esempio a un semaforo o in coda. Qui la tecnologia entra in gioco e spegne in automatico il motore. Per farlo ripartire è sufficiente premere la frizione o rilasciare il pedale del freno, se il cambio è automatico.
Lo scopo primario del sistema è quello di abbassare i consumi di carburante, riducendo le emissioni di CO2 negative e rispettando le più recenti normative ambientali.
Ma proprio questo meccanismo è finito nel mirino di Scotty Kilmer, meccanico con oltre 50 anni di esperienza nel settore e da qualche anno seguitissimo anche su YouTube. In uno dei suoi video più recenti ha sostenuto che disattivando la funzione, il motore dura il doppio, e ha aggiunto che il 97% dell’usura dei moderni motori si verifica nel momento in cui vengono avviati.
Lo start/stop rovina il motore: fake news o problema reale?
In realtà l’idea (o la leggenda) che lo start/stop rovini il motore delle auto non è un’esclusiva di Scotty Kilmer, ma già da anni alimenta il dibattito tra le aziende produttrici e gli esperti del settore.
Le preoccupazioni maggiori riguardano i possibili danni arrecati dal sistema su un motore che si avvia a freddo. In realtà, però, questo non avviene quasi mai e lo start/stop entra in funzione soltanto quando il propulsore raggiunge la temperatura di funzionamento giusta.
E a questo va aggiunto che, nel caso in cui le fermate siano brevi (alcuni secondi o pochi minuti), l’olio presente all’interno del motore non ha il tempo materiale di raffreddarsi e raggiungere una temperatura potenzialmente dannosa per l’usura del motore.
L’altra idea dei detrattori della nuova tecnologia è che le continue accensioni e fermate influiscano in maniera negativa su parti come i cuscinetti o l’impianto di lubrificazione.
Anche in questo caso si tratta di una falsa preoccupazione. Le auto che installano lo start and stop sono progettate appositamente per gestire questi meccanismi. Soprattutto se utilizzano olio di alta qualità, utile a mantenere un buon livello di lubrificazione anche in cicli brevi di funzionamento come quelli di cui abbiamo parlato in queste righe.
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