Notte di San Giovanni 2023: cosa si festeggia e come preparare l’acqua tradizionale

Alessandro Nuzzo

23/06/2023

23/06/2023 - 17:21

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Tra il 23 e il 24 giugno si festeggia la notte di San Giovanni, considerata da molti magica. Ecco cosa richiede la tradizione.

Notte di San Giovanni 2023: cosa si festeggia e come preparare l’acqua tradizionale

Manca poco alla notte di San Giovanni 2023 che cadrà come di consueto a cavallo tra il 23 e il 24 giugno. Per molti è considerata una notte magica e si pensa che se festeggiata porti fortuna e possieda virtù curative, purificatrici e protettrici.

In tutto il mondo si organizzano eventi e riti tradizionali. Alcuni sono davvero curiosi. Vediamoli i più importanti.

Notte di San Giovanni 2023: cos’è e come si festeggia

La notte di San Giovanni è legata all’evento astronomico del solstizio d’estate che avviene il 21 di giugno. Si festeggia tra il 23 e il 24 giugno, nello stesso giorno in cui la Chiesa ha collocato il giorno della nascita di San Giovanni Battista, precursore di Cristo. Una festa cristiana che affonda però le sue radici su una differente festa pagana, risalente probabilmente alla ritualità celtica nata per festeggiare il Sole nel periodo di massimo splendore.

Sono diversi i riti propiziatori e purificatori che si svolgono in tutto il mondo proprio in questa notte. A partire dall’accensione di enormi falò, i cosiddetti falò di San Giovanni. Una tradizione comune a molti Paesi europei, dall’Italia alla Spagna, dall’Irlanda alla Grecia, dalla Russia alla Norvegia, dalla Germania alla Svezia.

Si crede che i falò accesi nei campi possano essere propiziatori e purificatori. Ma il rito non si ferma alla sola combustione della legna. Quando il fuoco sarà ormai spento, secondo la tradizione è buona usanza prendere le ceneri e cospargerle tra i capelli: in questo modo si allontanano tutti i mali. In molte città il falò di San Giovanni ha risentito del richiamo della modernità ed è stato sostituito da fuochi d’artificio. Genova e Firenze sono le due città italiane dove la tradizione della notte di San Giovanni si fa più sentire.

Notte di San Giovanni 2023: gli eventi di Genova e Firenze

Sono le due città italiane dove si sente di più la tradizione per la notte di San Giovanni. Questo è il primo vero anno dopo la pandemia e per questo nelle due città italiane è ricco il programma di eventi per festeggiare al meglio questa notte.

Partendo da Genova dove San Giovanni è il patrono della città e i festeggiamenti si concluderanno sabato 24 con la processione verso il porto antico. Il momento clou sarà però nella notte di venerdì 23 dove sono in programma numerose iniziative in giro per la città. Ci saranno concerti, apertura straordinaria serale del Museo Diocesano e il tradizionale falò alle ore 24.

Anche Firenze sarà in festa per i festeggiamenti del santo patrono San Giovanni. In questo caso gli eventi saranno più sabato 24. A partire dai tradizionali fuochi di San Giovanni che si terranno sabato a partire dalle ore 22 da piazzale Michelangelo. Il tutto durerà circa 40 minuti e ci sarà anche una diretta web sui canali social e Youtube della società di San Giovanni Battista. Ma non solo fuochi perché ci saranno anche due eventi sportivi molto amati dal popolo fiorentino: il Palio Remiero di Firenze e la finale del Calcio storico.

Ma oltre ai falò ci sono anche altri riti che si svolgono durante la notte di San Giovanni come la preparazione dell’acqua, della barca di San Giovanni o del nocino.

Acqua di San Giovanni: come si prepara

La sera del 23 giugno è tradizione in molte famiglie preparare l’acqua di San Giovanni con cui lavarsi mani e viso la mattina del 24. Si tratta di un infuso misto di erbe e fiori che si crede abbia poteri straordinari come proteggere dalle malattie, disgrazie e invidia.

Per tradizione, le erbe e i fiori vanno raccolti a mano dalle donne, meglio se a digiuno e in numero dispari. L’acqua dovrebbe essere di fonte e il recipiente non di plastica. Di solito vanno bene le erbe e i fiori spontanei presenti nel proprio territorio, ma nel complesso vanno più che bene:

  • iperico;
  • assenzio;
  • finocchio selvatico;
  • achillea;
  • avena;
  • valeriana;
  • felce d’acqua;
  • alloro;
  • melissa;
  • elicriso;
  • sambuco;
  • lavanda;
  • timo;
  • rosmarino;
  • rosa;
  • salvia;
  • calendula;
  • ruta.

La mattina del 24 giugno l’acqua dove sono stati lasciati i fiori e le erbe viene usata per lavarsi mani e viso. Si tratta di un rito propiziatorio che si dice porti amore, salute e fortuna. Se avanza l’acqua non si conserva ma si regala ad amici.

Barca di San Giovanni: cos’è

La barca di San Giovanni è un’altra tradizione per la notte del 23 e 24 giugno, molto in voga soprattutto nel territorio di Firenze. Un rito dalle origini antiche il cui scopo è prevedere il futuro. Per vedere la barca di San Giovanni occorrono pochi e semplici ingredienti: contenitore di vetro o plastica, mezzo dito d’acqua e albume d’uovo.

La prima cosa da fare è versare l’acqua nel contenitore, e dopo anche l’albume. A questo punto bisogna disporre il contenitore all’esterno su una terrazza, in balcone o in giardino la sera del 23 per tutta la notte.

La mattina seguente sarà possibile ammirare la barca di San Giovanni (frutto dell’influenza dell’umidità sull’albume, ndr) e a seconda della posizione delle vele capire cosa ci riserverà il futuro: più saranno numerose e spiegate le vele della barca, più il futuro sarà roseo.

Nocino

Infine, un’altra tradizione prevede la preparazione del nocino con le noci raccolte proprio la notte tra il 23 e il 24 giugno. Queste, ancora acerbe, vengono tagliate e messe a macerare nell’alcool fino alla notte del 31 ottobre. A questo punto si aggiunge dell’acqua per ridurre il grado alcolico, ma in alcune Regioni l’acqua viene sostituita dal vino bianco. Una volta imbottigliato, il nocino deve essere lasciato a riposo prima di berlo, fino a Natale.

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# Acqua

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